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Diemut Sterbe fa rivivere l'orecchio di Van Gogh con il suo DNA

La Venere di Milo è felicissima della notizia.

Nella grande corsa alla stampa 3D,  tra intere case, dimore sulla Luna e città, nulla ormai sembra troppo grande o troppo pazzo.Volete la prova? L’artista olandese Diemut Sterbe è riuscito a ricreare l’orecchio di Van Gogh. Sì, avete letto bene. Il suo progetto Sugarbabe utilizza il 3D, un sacco di conoscenze di biologia e cellule provenienti direttamente da un suo diretto discendente, Van Gogh Liuwe. Grazie a tutto questo, e a una grande dose di stupidità, Strebe ha ricostruito l’orecchio di Van Gogh. Ha prima lasciato il tempo al lontanissimo nipote del fratello cellulare di Vincent di crescere abbastanza e poi lo ha formattato, utilizzando una stampante 3D. L’orecchio è ora tenuto in vita con una soluzione nutritiva. Liewe condivide un sedicesimo dei suoi geni con quelli del maestro dell’impressionismo, tra cui, in particolare, il gene Y, che rende questo lavoro un orecchio umano.

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Ma l’artista non si è fermato qui. Dietmut Strebe ha probabilmente deciso di dare pieno significato alla frase “cadere nel vuoto” ed ha permesso ai visitatori del Centro d’Arte di Karlsruhe in Germania, in cui era esposto il lavoro (nella primavera del 2015 sarà esposto a New York), di parlare con il pittore, nell’orecchio, utilizzando un microfono.

“Si può parlare all’orecchio. Il suono d’ingresso viene elaborato da un software che lo converte e che stimola il nervo. Nessuno però risponde. L’artista ha preferito un sentimento d’assenza del pittore, anziché di presenza”, hanno spiegato al museo. Stiamo aspettando con impazienza che vengano stampati anche la bocca e il talento di Van Gogh.

Via 3ders