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Cibo

Il primo vino alla cannabis in Europa è Italiano, e ci sono pochissime bottiglie in giro

Viene dalle Marche, ma non potete chiamarlo "vino", almeno secondo la legge.
Roberta Abate
Milan, IT
Photo via Flickr user eggrole

Quando si parla di utilizzo della canapa, compresa quella light appena arrivata in Italia, si cammina ancora in punta di piedi, anche se i limiti secondo la legge sono abbastanza chiari ed è difficile sbagliarsi: è possibile coltivare piante, senza problemi legali per l'agricoltore, con una percentuale di THC che può oscillare dallo 0,2% allo 0,6%.

Ciò vuol dire che con i biscotti, i panini e le birre alla cannabis - o meglio con quelli venduti in Italia - non sentiremo mai gli effetti di una canna.

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E neanche con il vino alla canapa made in Italy appena messo in commercio.

Il primo vino alla cannabis in Europa viene dalle Marche: si chiama Canavì (nome non originale, ma quantomeno efficace) ed è realizzato con del Verdicchio - il vitigno bacca bianca tipico proprio della regione del Centro Italia - e Canapa Sativa. Il principio attivo qui è ben al di sotto della legge: 0,4%.

A lanciarlo sul mercato la Cantina Monte Schiavo insieme all'Azienda Canapa Verde, che insieme hanno unito gli sforzi per un vino 100% made in Marche. L'azienda Canapa Verde, infatti, coltiva nelle Marche canapa a fini tessili e alimentari.

Attenzione però: qui di vino vero e proprio - almeno secondo la legge italiana - non si può parlare. Piuttosto si può parlare di bevanda aromatizzata, che è tutta un'altra storia.

Chi usa la farina di canapa o mangia prodotti da forno a base di canapa, sa che le sue note amarognole sono abbastanza persistenti, ma alla cantina marchigiana sono bastati 10 giorni per trovare il giusto equilibrio fra uvaggio e pianta. La miscela ottenuta sembra - purtroppo non l'abbiamo provata - essere molto versatile: potrà accompagnare perfettamente primi piatti, carni, formaggi erborinati e salumi.

Ma l'idea viene per il vino alla cannabis non è di certo italiana, viene da oltreoceano: Alessio Amatori dell'Azienda Canapa Verde ad agosto dichiarava: "L'idea mi è venuta prendendo spunto dagli Stati Uniti, dove già hanno iniziato a produrre questo tipo di prodotto". Il vino alla cannabis è infatti già una realtà in California, dove la cannabis è legale: lì si prepara un vino infuso alla marijuana che è già ricercatissimo, oltre ad essere molto costoso. "Cannabis e vino sono entrambi in giro da migliaia di anni" dice la cantautrice americana Melissa Etheridge attivista impegnata nel promuovere i vini infusi alla cannabis e che giustifica senza minimi termini il blend fra alcol e droghe leggere.

Per il momento solo 1200 bottiglie per Canavì, imbottigliate e già in distribuzione in cantine selezionate: una vera rarità che molto probabilmente diventerà un piccolo cult.