Photo de Anush Babajanyan
Quando a inizio aprile è esplosa la violenza in Nagorno Karabakh, una zona montuosa dell'Azerbaigian, si è riacceso un conflitto iniziato più di un secolo fa.La regione è contesa da molto tempo dalla fazione di etnia armena, che costituisce la maggioranza della popolazione, e dagli azeri, che affermano di aver diritto alla sovranità sulla regione.Nel 1991 gli armeni hanno dichiarato l'indipendenza del Nagorno Karabakh, e le tensioni si sono intensificate fino a far scoppiare una vera e propria guerra, che ha ucciso più di 30.000 persone e creato più di un milione di profughi.Per anni ci sono stati piccoli scontri sul confine, ma la violenza esplosa ad aprile è una cosa molto più preoccupante. Circa 50 persone sono morte durante quattro giorni di feroci scontri a fuoco, a cui ha posto fine un cessate il fuoco negoziato dalla Russia.Sono in corso le trattative di pace, ma se per l'Azerbaigian l'unico esito accettabile è il ripristino del suo controllo sul Nagorno Karabakh e sui distretti circostanti in mano ai separatisti, per gli armeni è impensabile accettare la sovranità azera sulla regione."L'Azerbaigian è stato creato nel 1918. Il Karabakh, invece, circa cinquemila anni prima. Ma è stato dato via. Ora noi viviamo qui e vogliamo vivere sulla nostra terra senza l'Azerbaigian," dice Ribuk Danelyan, un abitante di Stepanakert, la capitale della regione."Non vogliamo andare da nessun'altra parta," spiega Ella, un'altra abitante di Stepanakert. "Questa è la nostra terra, vogliamo la pace in modo da poterci vivere. E non vogliamo andarcene, non vogliamo andare da nessuna parte."Tutte le foto sono di Anush Babajanyan/4Plus.
Tutte le foto sono di Anush Babajanyan/4Plus._Segui _Anush_ su Twitter: @anushbabajanyan, su Instagram: @anushbabajanyan_Segui VICE News Italia su Twitter, su Telegram e su Facebook
Pubblicità
Tutte le foto sono di Anush Babajanyan/4Plus._Segui _Anush_ su Twitter: @anushbabajanyan, su Instagram: @anushbabajanyan_Segui VICE News Italia su Twitter, su Telegram e su Facebook