Mangiare bene a Padova quando sei giovane e hai pochi soldi
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Cibo

Mangiare bene a Padova quando sei giovane e hai pochi soldi

Sono andata in giro per il centro di Padova, alla ricerca di buon cibo e ristoranti economici.

Magna e bevi che la vita xe un lampo (mangia e bevi che la vita è breve). Si sente dire spesso in Veneto, dove sono nata, e credo di averne fatto un motto.

Questa guida per mangiare bene a Padova se hai pochi soldi, anni fa l’avrei sognata; andavo spesso a Padova dalla provincia di Vicenza (dove sono nata), ed ero sempre in difficoltà nel trovare locali buoni e adatti alle mie tasche, perennemente semi vuote.

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Qualche mese fa ho fatto un viaggio con Bla Bla Car e il conducente, un padovano doc sulla cinquantina, dopo averlo ammorbato con i miei soliti discorsi circa il cibo, mi ha lasciato una lista di locali dove mangiare spendendo poco a Padova, con annessi aneddoti.

Così ho deciso che li avrei provati, e impegnata a realizzare una sorta di guida on budget della città veneta, per chi come me non ha grosse entrate a fine mese, per chi frequenta l’università e per chi vuole mangiar bene senza lasciarci lo stipendio.

Se volete far partire la giornata al meglio, la colazione è un pasto fondamentale, personalmente preferisco la colazione dolce. Mia madre e mia nonna mi raccontavano che “de ‘sti anni se magnava pan biscotto col caffè latte”, una antica tradizione contadina veneta, ovvero il pane vecchio veniva “biscottato” facendolo ricuocere in forno e poi lo si ‘pucciava’ in un mix di latte e caffè.

Una fetta di Pazientina - Pasticceria Breda

Se siete in centro a Padova potete, invece, fermarvi dalla Pasticceria Breda a provare una fetta di Pazientina, un dolce autoctono con mandorle e cioccolato, accompagnato da un caffè Dubbini, una torrefazione locale. Se preferite rimanere sul classico, potete affidarvi ad una brioche ben farcita, ne trovate una buona selezione.

(Caffè 1,20 euro pastine 1,50 euro)

Un tramezzino e un'ombra - Bar dei Osei | Bar Nazionale

Se preferite una colazione salata o a metà mattina vi assale la voglia di un'ombra (bicchiere di vino in dialetto), il Veneto è il posto giusto e a Padova in particolare potete fermarvi al balcone o nei tavolini del Bar dei Osei o del Bar Nazionale, e scegliere una tra le tantissime varianti di tramezzino: due fette di morbido pane al latte con in mezzo una farcia ricca, e un buon vinello, non vi preoccupate dell’alito alcolico alle 11 del mattino, tranquilli in Veneto sarà accettato di buon grado.

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(Prezzo tramezzino 2 euro, bicchiere di vino dai 3 euro)

Panino onto - Dalla Zita

Per il pranzo si può spendere poco mangiando uno tra le tantissime proposte di panini dalla Zita, un buco di locale, dove il menù è scritto su una serie di post-it attaccati alla parete (la scelta è la parte più difficile). Da anni, durante la settimana, aiuta a combattere la morsa della fame di studenti e lavoratori con grossi panini farciti con le cose più disparate. Adesso è stagione degli asparagi bianchi, che vengono coltivati in tutto il veneto, e un bel panino con uova e asparagi è sicuramente una buona scelta.

(Panini dai 4 euro in sù)

Millefoglie - Pasticceria Graziati

Se vuoi trattarti come un Doge, per merenda la pasticceria Graziati fa una millefoglie che ti farà pentire di tutte le volte che hai creduto di mangiarne di buone in quei locali kitsch anni 80’ che passano ancora con il carrello dei dolci. Ti rivelerò un segreto: quelle torte sul carrello molto probabilmente stanno lì da quando hanno aperto il ristorante.

(Fetta di torta 3-4 euro)

Folpetti bolliti - La Folperia

All’ora della merenda (16.30), fino alle otto di sera, viene montato un banchetto in una delle piazze più centrali della città, Piazza della Frutta. Da più di quarant’anni La Folperia bollisce folpi - in italiano polpi - e li serve con un semplice battuto di aglio, olio, prezzemolo e una spruzzata di succo di limone, ma si può scegliere anche tra tantissime altre specialità come moeche, baccalà mantecato, polpette di pesce e fritture. Ci accompagni uno spritz e ti godi la fine della giornata.

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(Folpo bollito 5-6 euro)

Se vi state chiedendo perché mangiare pesce a Padova, quando la città non è bagnata dal mare, vi ricordo che sono solo 40 i chilometri che dividono la città da Venezia e, che la dominazione da parte della Serenissima ha influenzato tantissimo la cucina delle altre città venete.

Bìgoi - Osteria L'anfora

Per cena, L’osteria l’anfora è un buon posto per assaporare cibi tipici a prezzi popolari: l’atmosfera un po’ lugubre, legno nelle pareti, tanti quadri, tovagliette di carta gialla, bicchieri di vetro spesso e posate scalfite dagli anni e dai lavaggi, dietro il balcone una grande parete piena di vini avvolti da spessi strati di polvere.

Nel menù trovate piatti stagionali, e alcuni grandi classici, come Bìgoi, un tipo di spaghetti all’uovo molto spessi diffusi in tutto il veneto con varianti di sugo; secondi di carne, come la famosa Gallina padovana e il Fegato alla veneziana. Piatti semplici e tradizionali, serviti senza troppa cura per l’estetica. Ricordatevi di accompagnare il tutto con un buon calice di vino, o meglio una bottiglia, brindate e ascoltate il piacevole sottofondo degli anziani che bestemmiano al banco.

(Costo medio cena 30 euro con il vino copioso)

Dopo cena - Cafè Lumiere

Infine, dopo cena, se siete giovani e pimpanti anche dopo aver mangiato tutto questo, c’è un posto dove dare sfogo alla propria anima selvaggia, bevendo drink dai nomi bizzarri: ne ho provato uno che si chiama Satana (al gusto di mirtillo mi pare)! L’atmosfera dark, i manichini con vestiti fetish nella vetrina, e i bagni con foto sadomaso; questo è il Cafè Lumiere, un locale che al mattino spaventa i passanti, tanto che il proprietario mi racconta che un giorno ha trovato un rosario attaccato alla maniglia dell’entrata, e alla sera attira un mix generazionale, dagli universitari agli appassionati di questa particolare atmosfera sulla soglia dei cinquanta. Nessun pregiudizio solo lo spirito di bere insieme.

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(Drink da 4 a 8 euro)

Per finire questo tour di Padova vi lascio con questa frase per sembrare autoctoni - o almeno veneti: Cuel que se maña co gusto, no l fá mai mal (Ciò che si mangia con gusto non fa mai male). Ripetetevelo quando sarete alla terza fetta di Millefoglie.

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