FYI.

This story is over 5 years old.

salute

Scoprire di essere un pedofilo può farti venir voglia di ucciderti

"Quando altri pedofili mi dicono che riescono a vivere vite anche relativamente felici, sono tentato di chiedergli su che cazzo di pianeta vivono. Com'è possibile sopportare questa maledizione ogni giorno senza volersi buttarsi da un ponte?"

"Abusi sessuali su minori" è l'accusa peggiore che ti può essere rivolta, nella nostra società. L'odio per chi si trova marchiato da questo reato è tale che anche i valori morali che riteniamo sacri finiscono per non valere. Ma la pedofilia può essere una condizione ancora più difficile per quegli uomini che non hanno commesso alcun crimine, ma sono costretti a convivere con un'identità ritenuta mostruosa. Per molti pedofili, la realtà è motivo di quotidiana depressione.

Pubblicità

"Quando altri pedofili mi dicono che riescono a vivere vite anche relativamente felici, sono tentato di chiedergli su che cazzo di pianeta vivono," mi ha detto Brett (nome di fantasia), un garden designer che vive con i genitori nella periferia di una grande città americana e soffre di depressione fin dall'adolescenza, momento in cui ha scoperto di essere attratto dai bambini. "Com'è possibile che una persona debba sopportare questa maledizione ogni giorno e non voglia buttarsi da un ponte?"

Di sicuro, i pedofili felici sono una minoranza. Uno studio del 1999 condotto dal Dipartimento di Salute pubblica della University of Minnesota su uomini con precedenti per molestie sessuali su minori ha dimostrato che il 76 percento di loro, nel corso della vita, ha sofferto di depressione grave, e che un altro nove percento risponde alle caratteristiche della depressione meno grave.

"Quando le tue preferenze sessuali sono stigmatizzate, come nel caso dei pedofili, non puoi rivolgerti a nessuno," mi ha detto il professor Michael Miner, uno dei coautori dello studio. "Perciò ti trovi completamente isolato, e questo ti fa porta alla depressione."

Todd Nickerson è un pedofilo 42enne del Tennessee. Venire a patti con la sua identità sessuale gli ha causato molti anni di depressione. "Se ci penso ora, mi sembra incredibile non essere mai arrivato al punto di prendere in mano una pistola e farla finita," mi ha detto. "C'erano giorni in cui mi svegliavo e non riuscivo a pensare ad altro. Mi dicevo, 'Voglio morire. Voglio solo morire.' Tutto il giorno."

Pubblicità

La depressione di Nickerson si aggravò quando, a vent'anni, confidò al cugino il suo segreto.

"Forse è stato un atto di autosabotaggio, perché conoscevo mio cugino e sapevo che avrebbe fatto girare la voce," mi ha detto. "Vivevo in una cittadina del sud, e pensavo che tutti l'avrebbero saputo. Non uscivo di casa. Vivevo nell'ansia e non volevo lasciare la mia stanza."

Nickerson si identifica come pedofilo, ma dice di non aver mai seguito il suo istinto. Dato che molti pedofili non si dichiarano, è impossibile sapere quanti condividono la visione di Nickerson, ma sono abbastanza per aver dato vita a un forum online, Virtuous Paedophiles, per chiunque riconosca la propria fissazione ma non voglia metterla in atto.

Uno dei cofondatori del sito, che si fa chiamare Ethan Edwards, mi ha detto che la depressione è così comune tra i membri della comunità che ci sono dei sondaggi aperti sui pensieri suicidi. Anche se è consapevole che i risultati non siano scientifici, sono comunque impressionanti: circa il 90 percento degli intervistati ha ammesso di aver pensato di uccidersi; il 20 percento ha tentato il suicidio.

Illustrazioni di Alex Jenkins.

Edward, 60 anni, dice di aver capito di essere un pedofilo solo quando era ormai sulla cinquantina, e che ci sono dei motivi validi per cui i membri del forum si sentono depressi. "Alcuni odiano la consapevolezza dei propri sentimenti. Altri odiano il fatto di doversi tenere nascosti. Altri ancora di dover stare soli. E alcuni hanno paura di perdere il controllo e molestare un bambino. Penso che molti abbiano il pensiero fisso di evitare di scaricare materiale pedopornografico, che è una pulsione molto forte."

Pubblicità

È difficile essere empatici con persone depresse perché devono resistere alla tentazione di vedere video pedopornografici. Ma anche chi lavora con le vittime di abusi infantili sottolinea l'importanza di separare i desideri dai comportamenti pedofili.

"La pedofilia si riferisce a una forte attrazione sessuale nei confronti dei bambini, dei preadolescenti," mi ha spiegato il dottor Ryan T. Shields, del Moore Centre for the Prevention of Child Sexual Abuse della John Hopkins University di Baltimora. "Molti di quelli che commettono abusi nei confronti dei bambini non sono pedofili—sono sex offender più attratti dagli adulti, che si trovano nella situazione di abusare di minori. Al contrario, molti pedofili non mettono mai in atto i loro desideri perché non vogliono fare del male ai bambini."

La verità è che non tutti i pedofili molestano i bambini, e non tutti quelli che compiono molestie sui bambini sono pedofili, secondo il dottor Shields.

"Quando pensiamo che solo dei 'mostri' o degli sconosciuti potrebbero fare del male ai nostri bambini, non ci rendiamo conto che non è completamente vero," dice Shields.

In realtà, secondo lui, "nella maggior parte dei casi gli abusi su un bambino sono messi in atto da persone che il bambino conosce."

Nel 2013, un post su Facebook accusava il 48enne Steven Rudderham di essere un pedofilo. Non è chiaro cosa abbia spinto l'autore a scriverlo (Rudderham non è mai stato accusato di molestie) ma questo post, in cui lo chiamava uno "sporco pervertito" ha circolato molto, e Rudderham ha cominciato a ricevere minacce di morte. Tre giorni dopo, si è impiccato.

Pubblicità

Lo zenit o, a seconda dei punti di vista, il nadir della giustizia fai-da-te è stato raggiunto con il programma della NBC To Catch a Predator, andato in onda per tre anni a partire dal 2007 e nel corso del quale alcuni uomini alla ricerca di minori da molestare venivano esposti in TV.

Gli uomini adescati in chat private venivano poi attirati in luoghi in cui si sarebbero trovati faccia a faccia con il presentatore Chris Hansen. Nel 2006, la troupe del programma si è unita alla polizia durante un raid in casa di Louis Conradt, assistente del procuratore distrettuale e accusato di cercare di adescare minori online. Quando gli SWAT hanno fatto irruzione a casa sua a Murphy, in Texas, Conradt si è sparato.

Molte delle inchieste dietro To Catch a Predator erano condotte dai volontari di Perverted Justice, un gruppo online di vigilanti con la missione di smascherare i pedofili. Nickerson è diventato bersaglio del gruppo dopo essersi esposto in un forum online per pedofili.

"Hanno chiamato il mio datore di lavoro, e mi hanno fatto licenziare," mi ha detto. "Poi qualcuno l'ha scoperto, ha stampato la mia biografia dal sito e ha cominciato ad appenderla ovunque, in città. Così l'ha scoperto anche il capo di mio padre, e l'ha licenziato. Mio padre mi ha sbattuto fuori casa."

Nickerson ha lasciato la città ed è andato a vivere nel Michigan con un amico. La sua depressione si è aggravata, e ha deciso di entrare in terapia. Prima si era sempre tenuto alla larga dagli psicologi, temendo che per etica professionale l'avrebbero denunciato. Questa analista non l'ha fatto, ma gli ha detto chiaramente che non poteva fare nulla per il suo caso, dato che si trattava della sua sessualità e non c'era modo che potesse cambiare.

Pubblicità

La giustizia fai-da-te non è però l'opzione migliore. Durante alcuni studi su adolescenti che avevano abusato sessualmente di bambini, Miner ha scoperto che questi sono spesso cresciuti nell'isolamento, e che proprio l'isolamento "aumenta le probabilità di commettere reati sessuali nei confronti di bambini e reati di altro tipo."

"Meno hai da perdere, più è probabile che tu non aderisca alle convenzioni sociali. Il fatto che individui predisposti ad agire in modo deviante siano tenuti più in contatto con le istituzioni, le norme sociali, e l'inclusione sembra andare a vantaggio di tutta la società. Si tratta di una questione di sicurezza," mi ha detto.

Quindi spingere i pedofili a nascondersi perseguitandoli potrebbe risultare in un aumento della possibilità che commettano reati. L'emarginazione dei pedofili dalla società ha anche avuto delle conseguenze estreme, per esempio Tom O'Carroll, attivista inglese per i diritti dei pedofili, durante gli anni Ottanta è stato a capo del gruppo Paedophile Information Exchange, schierandosi per la completa abolizione della legge del consenso. O'Carroll, che ha passato anni in carcere per possesso di materiale pedopornografico, scrive nel suo blog che le sue opinioni rimangono distante da quelle comuni riguardo "all'autodeterminazione sessuale dei bambini."

Brett, che si definisce un pedofilo, non prova "altro che disprezzo" per persone come O'Carroll, che nella comunità di pedofili vengono chiamate pro-contacter, [persone che cercano e aiutano i pedofili a entrare in contatto con le loro vittime].

Pubblicità

"In parte è per colpa loro se molte persone non vogliono ascoltare me e i pedofili come me," mi ha detto.

Nel picco della sua depressione, Todd Nickerson si è trovato a contatto con idee pro-contact su un sito per pedofili, che descrive "come un culto" dominato da pochi e influenti moderatori.

"È il vantaggio e lo svantaggio di internet," mi ha detto Miner. "Permette a queste persone isolate di entrare in contatto con una comunità che la pensa come loro. Il problema è che entrarci in contatto significa anche incoraggiare queste persone a fare cose sbagliate."

Nickerson ha detto che alla fine ha abbandonato il forum e che, riprendendosi dalla depressione, è riuscito "a vedere le cose per come sono, e non per come le voglio vedere."

È stato in quel periodo che ha scoperto anche Virtuous Pedophiles, a cui dà il merito di averlo aiutato a salvarsi la vita. Come Brett, fa il moderatore per il sito e si dedica ad aiutare i pedofili incensurati a trovare un modo di vivere la loro vita in un mondo che li considera feccia.

"Ci sono un sacco di persone che dipingono i pedofili come bombe a orologeria, e pensarla così non fa che rivelarsi profetico," ha detto Nickerson. "Ma io sono qua per dire che non deve esserlo. Mi sono scoperto pedofilo dieci anni fa e non ho mai abusato di un bambino."

E se molti di noi sono comprensibilmente terrorizzati dall'idea di O'Carroll, vale la pena considerare come è giunto a queste conclusioni. Mi ha detto che quando era più giovane "accettava la visione generale per cui la pedofilia non può che essere pericolosa."

"Dato che davanti a me vedevo solo un futuro tremendo, in cui non avrei potuto avere una famiglia, un ruolo sociale o un lavoro, ho provato a uccidermi," mi ha detto. "Se avessi ricevuto un aiuto prima di arrivare a quel punto, la mia vita magari avrebbe preso una direzione migliore: non sarei stato quello che sono, e avrei lavorato con la società, invece che oppormi a essa."

Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: