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The next bad thing

​La storia del talento (momentaneamente) sprecato di Ravel Morrison non ha niente di romantico: a causa di arresti, minacce e violenze domestiche, ancora oggi è in bilico tra l'avere una carriera decente e non avercela affatto.

​Foto via 

​Twitter.

Ravel Morrison è dotato di quel tipo di talento, raro ma non unico, che permette a chi lo possiede di correre palla al piede mentre gli avversari intorno a lui inciampano, si scontrano tra loro e scivolano ai suoi piedi senza prendere né palla né gamba. Pochissimi giocatori al mondo, tra i pochissimi che diventano professionisti, possono andare in qualsiasi direzione in qualsiasi momento con la palla incollata al piede. Certi giocatori, una volta entrati in possesso del pallone, fanno somigliare i loro avversari a degli astronauti appena usciti dalla prova del disorientam​ento.

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Forse l'esempio migliore di questo tipo di talento naturale è quello di Me​ssi, su una scala che lo avvicina ai veri e propri fenomeni naturali, agli uragani, ai terremoti; ma anche il video di Ronaldinho ch​e "umilia" grandi giocatori rende bene l'idea. Se confrontare Ravel Morrison a Messi e Ronaldinho è esagerato, in nessuno degli articoli che da tre anni la stampa inglese gli dedica manca l'illustre opinione di Alex Ferguson che, ai tempi delle giovanili del Manchester United, lo aveva definito il giovane con più talento dai tempi di Paul Scholes.

E però, Ravel Morrison per il terzo anno consecutivo gioca in Championship. A diciannove anni è stato prestato al Birmingham, nella seconda parte della scorsa stagione ha aiutato il Queens Park Rangers a salire in Premier League e per quella in corso è stato prestato al Cardiff. Ferguson gli ha fatto firmare il suo primo contratto da professionista (il giorno del suo diciassettesimo compleanno, a inizio 2010) e due anni dopo lo ha praticamente regalato al West Ham, per una cifra intorno alle 650.000 sterline, più 25​.000 per ogni presenza collezionata da Ravel.

L'allenatore degli HammersSam Allardyce racc​onta che al momento di trattare la cessione Sir Alex gli ha confessato di non avere cambiato idea sul potenziale del giocatore, che però aveva bisogno di allontanarsi da Manchester. Nei tre anni e mezzo successivi, Ravel Morrison ha giocato meno di 20 partite con la maglia dei West Ham.

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Il talento puro ormai non basta più per emergere ad alti livelli, i tempi di maturazione si sono accorciati. A 21 anni Ravel è ancora abbastanza giovane da raggiungere più o meno qualsiasi obiettivo, ma è coetaneo di giocatori già pienamente affermati tipo Varane, Draxler, Ross Barkley, Thauvin, Iturbe o Pogba.

Con Pogba ha giocato nelle giovanili del Manchester United e vinto, nel 2011, la FA Youth Cup segnando due gol in finale (sul seco​ndo gol stoppa palla di sinistro e riprende la corsa di destro in maniera così fluida che sembra un movimento unico).

Morrison è quello di destra con l'iPhone in mano e le rughe sulla fronte. Troppo facile per Pogba essere il più cool della foto tra un tizio pallido che fa i muscoli e quello che tiene la coppa che sembra troppo concentrato a tenere la coppa.

Guardando il video della semif​inale contro il Chelsea i tifosi del Manchester lo hanno paragonato a Walcott per la velocità, a Ronaldo per la tecnica e Van Nistelrooy per il senso del gol. Morrison ha fatto tutta la trafila delle Nazionali giovanili a cominciare da quella Under 16 e persino i suoi insegnanti si dicevano impressionati dal talento di Ravel, descrive​ndolo al tempo stesso come "molto umile riguardo le sue qualità."

Eppure tre anni dopo Pogba è nella lista del Pallone d'Oro mentre Ravel è in bilico tra l'avere una carriera decente e non avercela affatto. Al Cardiff per ora ha giocato 192 minuti in tutto, partendo sempre dalla panchina e tornandoci quell'unica volta che è stato inserito nell'undici iniziale. In quell'occasione in realtà il W​ales Online lo ha votato migliore in campo, promettendo che "sarà un beniamino del pubblico," ma intanto il titolare in attacco è "Kiko" Macheda.

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Con tutto il rispetto per Macheda (andato in rete nell'ultima di campionato contro il Leeds di Cellino), ma Ravel Morrison è in grado di fare giocate di questo tipo, ovviamente non ogni volta che prende palla, ma con una certa costanza per un ventunenne e più o meno a tutti i livelli, in Championship come in Premier League:

Non tutti i giocatori veloci riescono a mantenere un contatto simile con il pallone e Ravel non è solo veloce: quando sembra già aver raggiunto la sua velocità di punta cambia ancora passo e diventa imprendibile. Dietro di sé lascia caos e distruzione: un difensore lituano entra in tackle su un altro difensore lituano che cade faccia a terra, il portiere esce in ritardo e Ravel lo dribbla nei 5,5 metri dell'area piccola.

​La storia del talento (momentaneamente) sprecato di Ravel Morrison non ha niente di romantico: non è il tipo di genio che rifiuta la convocazione della propria nazionale per andare a​ pesca.

I problemi di Ravel sono cominciati quando a inizio ​2011 (poco prima di compiere 18 anni) ha minacciato un ragazzo che avrebbe dovuto testimoniare contro dei suoi amici in un processo per rapina. Gli amici di Ravel gli avevano puntato il coltello togliendogli le scarpe e un mp3, e Ravel lo ha prima minacciato al telefono per due giorni dicendo cose tipo "Non sai cosa sono capace di farti," poi su Facebook, poi di persona insieme ad altri due amici, poi è andato a dargli fastidio nel giardino di casa e quando il ragazzo è uscito con i fratelli per cacciarlo Ravel è tornato con altri 15 amici. Alla fine qualcuno ha tirato un mattone in una finestra.

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Ravel si è presentato in tribunale indossando una felpa col cappuccio ed è stato condannato a un anno con la condizionale. Libero, ma al prossimo errore avrebbe scontato l'intera pena; il giudice era stato chiaro che quella sarebbe stata la sua ultima chance. La famiglia del ragazzo minacciato invece ha messo in vendita la casa.

A quei tempi Ravel viveva con i nonni a Denton, a est di Manchester, separato dalla madre e i due fratelli minori che abitavano in un'altra zona. In tribunale Ravel ha detto di aver pensato di andare a vivere da solo per non stare sotto l'occhio della nonna, ma il club preferiva che vivesse con degli adulti. E doveva davvero avere un talento più che cristallino se Rio Ferdinand e Gary Neville si sono proposti di prenderlo in casa propria.

Rio Ferdina​nd racconta di aver conosciuto Ravel quando aveva ancora 14 anni e Ferguson lo aveva chiamato dicendo che era il miglior quattordicenne che avesse mai visto. A 16 anni era in grado di terrorizzare Darren Fletcher, che si confessava con Rio: "Corre con la palla, corre con la palla e basta, e sembra quasi che mi stia guardando mentre corre, aspettando che io faccio una mossa per poi reagire." Da parte sua, Rio ha detto che avrebbe pagato anche solo per vedere i suoi allenamenti.

Rio magari esagera, ma Ravel in allenamento fa cose come questa qui sopra (che ne ricorda una di Sne​ijder).

​Pochi mesi dopo il primo processo e solo due giorni dopo aver segnato la doppietta in finale di FA Youth Cup, Ravel è tornato in tribunale per aver gettato dalla finestra il cellulare della sua ragazza, che a sua volta aveva scatenato la lite tirando addosso a Ravel il suo cellulare per una storia di sms.

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A quanto pare Ravel in passato era già stato denunciato dalla sua ragazza, Reah, che poi però aveva ritirato la denuncia. E nel 2008, quando cioè aveva solo quindici anni, aveva aggredito la sua stessa madre (in un' intervis​ta precedente la madre si diceva fiera di lui, anche se lo vedeva quasi solo in TV dato che era spesso fuori con le Nazionali giovanili).

Anche per la storia del cellulare Reah non aveva sporto denuncia, anzi Ravel e Reah si erano presentati al giudice come una coppia normale che aveva litigato ma adesso era pronta ad andare in vacanza insieme. Il giudice ha deciso che Ravel doveva rimborsare il telefono (600 sterline) e frequentare una terapia contro la violenza domestica, dicend​o però che si trattava di un comportamento inaccettabile: "Hai un grande futuro davanti e devi capire che in nessun caso, anche se provocato, non puoi perdere il controllo di te stesso." Quando gli ha chiesto dove avesse dormito la notte prima di andare in tribunale, Ravel ci ha messo un po' per rispondere.

A quel punto sulla mancanza di disciplina di Ravel Morrison giravano voc​i più o meno vere di allenamenti saltati (probabilmente vero) e di roba che spariva dagli spogliatoi, come scarpini di compagni di squadra regalati ad amici o l'orologio di Rio Ferdinand (che su richiesta di Ravel, via Twitter, ha smentito). Ferguson deve aver finito col pensare di non avere più l'età per occuparsi di un caso così limite.

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Ravel ha peggiorato ulteriormente la sua immagine poco dopo essere arrivato al West Ham, rispond​endo a un hater su Twitter dandogli del "frocio." La reazione gli è valsa una multa e le proteste della comunità LGBT. Dopo pochi mesi e una sola presenza, Allardyce lo ha mandato in prestito al Birmingham.

Al Birmingham ha vinto 13 volte il premio come "Man Of The Match" e il coach Lee Cla​rk, dopo l'iniziale periodo di adattamento, si è detto soddisfatto anche sotto l'aspetto disciplinare: "Ho insistito a dirgli che quello che fa in campo non basta. Devi darci il pacchetto completo."

​Clark ha detto anche che Ravel Morrison gli ricordava Paul "Gazza" Gascoigne, che ha conosciuto quando aveva più o meno la stessa età (19 anni): "Supera gli avversari come se non ci fossero." Secondo Clark si somigliano anche sul piano emotivo, nel senso che entrambi sembrano felici solo su un campo da calcio, anche se Gascoigne ha cominciato ad avere problemi solo dopo un infortunio.

L'aspetto divertente della cosa (con la speranza cioè che Morrison si eviti lo stesso percorso di vita) è che quando Clark lo ha detto a Morrison, questo, pur conoscendo il giocatore che aveva quasi portato la Nazionale inglese in finale a Italia '90, non ha​ capito a chi si riferiva con "Gazza".

Lontano sia da Londra che da Manchester (più precisamente Birmingham è a metà strada tra Londra e Manchester), Ravel Morrison sembra aver trovato una sua dimensione e quando torna al West Ham per la stagione 2013/14 il capitano Kevin Nolan lo definisce "un uomo nuovo."

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Il 6 ottobre segna forse il suo gol più bello nel derby con il Tottenham. In contropiede si mangia la metà campo avversaria portando palla con il sinistro, con Vertonghen che lo insegue da un metro senza riuscire a recuperarlo. Al limite dell'area lo affronta Dawson con il corpo in diagonale, pronto a correre sul lato sinistro di Morrison, ma Ravel a quel punto cambia direzione spostandosi la palla sul destro. Cambia direzione senza minimamente rallentare, e sempre di destro scavalca Lloris in uscita.

Morrison è destro ma usa il sinistro come vuole. I miei amici esperti di NBA mi dicono che in gergo il cambio di mano si chiama "crossover". Un crossover in corsa come quello di Ravel è praticamente indifendibile per un difensore nell'uno contro uno.

​In fondo però non è molto cambiato. Nelle prime convocazioni con la Nazionale Under 21 si mette in mostra nel bene e nel male: dopo aver segnato il 4-0 contro la Lituania, con un'altra sontuosa progressione palla al piede innescata da una gran palla di Berahino, quando Wilfred Zaha ha qualcosa da ridirgli dopo un calcio d'angolo, Ravel all'inizio non presta attenzione ma poi decide di mettergli una mano sul co​llo per allontanarlo.

La scelta, a partire da questa stagione 2013/14, di far cadere il cognome dalla sua maglia da gara contribuisce all'aria da cattivo dei fumetti. Qualche settimana dopo l'incidente in Under 21, a dicembre, "Ravel", che indossa i guanti anche quando nessun altro in campo lo fa, interviene in uno scontro tra il suo compagno di squadra James Tomkins e il difensore del Crystal Palace Joel Ward (Tomkins aveva calciato la palla addosso a Ward dopo il fischio finale dell'arbitro) ma anche quando in teoria non c'entra niente Ravel perde la testa e fa qualcosa sopra le righe, portando entrambe le mani a​l volto di Ward che lo stava spingendo.

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Sam Allardyce non è famoso né per il gioco brillante delle sue squadre (anche se sono lontane dal giocare male) né per essere un uomo tenero. "Mio padre è stato poliziotto per 25 anni e mi ha insegnato la disciplina," ha detto di recente a​l Telegraph. "Non importa quanto tu sia intelligente, o quanto hai studiato, quello che otterrai sarà solo grazie al livello del tuo lavoro." Allardyce, quando ancora era un giocatore, arrotondava lo stipendio ristrutturando case e difficilmente può mostrare empatia nei confronti di Ravel Morrison: "Il contesto in cui Ravel è cresciuto sicuramente lo ha influenzato. Però ci sono persone che vengono da un contesto simile e hanno lottato per uscirne."

A questo va aggiunto che a novembre dello scorso anno il West Ham ha iniziato ad andar male in campionato e probabilmente anche per liberarsi di un problema Allardyce ha deciso di prestare nuovamente Ravel, questa volta al Qpr, per la seconda parte della scorsa stagione.

Peccato perché Hodg​son aveva cominciato a parlare di lui in vista del Mondiale brasiliano (anche se Ravel nel 2012 aveva detto di essere indeciso se vestire la maglia con i tre leoni o quella della Giam​aica, di cui è originario) e scendere di categoria ha cancellato il suo nome dal blocco degli appunti.

In Championship Ravel è semplicemente troppo superiore. È impossibile togliergli palla anche a centrocampo. Al minuto 0:58 chiude un triangolo con un campanile che va prima fuori inquadratura e finisce poi perfettamente sul piede del compagno in corsa. L'azione dopo toglie palla a un avversario calciandogliela in faccia.

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​L'aspetto veramente triste della difficoltà di Ravel Morrison è che in campo non ha niente del giocatore egoista o egocentrico: non è innamorato del pallone, non costringe gli allenatori a costruirgli la squadra intorno. Anzi, al talento naturale da streetfootball unisce la duttilità tattica: è devastante da trequartista ma può giocare anche in una coppia di centrali di centrocampo. A volte non dà il 100 percento, in partita come in allenamento, ma le basi per farne un giocatore di primissimo livello ci sono tutte Di necessità virtù, in Championship Ravel Morrison dimostra ancora una volta di fare la differenza come e quando vuole.

Redknapp nella​ sua autobiografia racconta che a fine primo tempo di una partita che stavano perdendo gli aveva chiesto di cambiare posizione e Ravel aveva fatto la faccia scocciata: "Ravel, stiamo perdendo questa cazzo di partita, gli ho detto. Voglio solo che giochi in quel posto e che fai il tuo per la squadra. Dobbiamo vincere. Non ce l'ho con te, ok? È per la squadra. Le persone che erano presenti ti hanno guardato in faccia quando ti ho chiesto di cambiare ruolo e adesso penseranno tutti che sei un ragazzino montato, perché hai un atteggiamento tremendo. Questo è quello che la gente dice di te." E a quanto pare il discorsetto ha funzionato: "In quel secondo tempo sembrava un giocatore in grado di portarci in Premier League da solo, immagina un giocatore con la classe di Gareth Bale in Championship."

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Streetfootball

​Alcune critiche rivolte a Ravel Morrison sono del tutto pretestuose, tipo quella del Daily ​Mail dello scorso febbraio (poco prima di passare al Qpr) in cui, partendo da una foto notturna con i suoi amici postata su Instagram, si metteva in discussione il suo stile di vita. Ravel ha rispost​o per una volta a tono: "Un meticcio e tre ragazzi neri significa per forza che siamo cattivi."

Al Qpr nel frattempo ha trovato il sostegno di un altro calciatore con una pessima reputazione: Joey Barton (sulla cui evoluzione da bad boy a role model ho già scritt​o). A marzo Barton pos​ta su Twitter una foto romantica di un abbraccio (anche se nella foto sembra lui quello dei due con più intensità, Ravel è solo bloccato nella presa) e scrive: "Il mio compito è aiutarlo a tirare fuori il meglio." Ravel rin​grazia dicendo che Barton in effetti lo aiuta e che è una grande persona e un grande giocatore. Al che Barton parte un po' per una tangente sua e scrive altri quattro messaggi, tutti simili al primo: "Facciamo vedere a quelli che non aspettano altro che sbagli, quanto hanno torto" e anche, senza menzionarlo: "Vorrei riuscire ad impedire che faccia i miei stessi errori. È un ottimo giocatore/ragazzo. Può diventare quello che vuole…"

Anche altri com​pagni di squadra hanno parlato benissimo di lui e a conti fatti, con 15 presenze e sei gol, Ravel Morrison ha contribuito in modo significativo a fare tornare il Qpr in Premier League. A fine stagione, anche se il Qpr avrebbe voluto ten​erlo, è tornato alla corte di "Big" Sam.

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A proposito la foto con gli amici era questa:

Chissà se Ravel si è chiesto se, oltre al colore della pelle, anche la loro posa, il fatto che non sorridono, i cappucci in testa, la catena dorata, il mento in alto e il sorriso antipatico del tizio a destra, possono magari aver influenzato l'interpretazione dello scatto.

​Prima di tornare ad allenarsi con il West Ham, però, Ravel Morrison è dovuto passare attraverso un'estate difficile. A fine luglio è stato arrestato la terza volta, per aver aggre​dito la sua ragazza prima fuori da un pub, poi in casa dell​a madre della ragazza, prendendosela anche con lei. La ragazza ha detto alla polizia che Morrison la minaccia da quattro anni di cose come farle saltare in aria la casa e in quell'ultima circostanza si è spinto fino a minacciarla di farle gettare dell​'acido in faccia.

Pagata la cauzione è tornato a casa co​rrendo e poche ore dopo ha postato su Instagram una foto in cui è al volante di una Ferrari con addosso la m​aglietta dell'Arsenal, facendo incazzare anche i tifosi del West Ham più tolleranti in fatto di violenza domestica. Ad ago​sto poi, un suo amico è stato accoltellato in una rissa ed è morto.

Una volta tornato in campo, come sempre, le cose hanno iniziato ad andare meglio. A inizio settembre ha partecipato con Alex Song (in prestito dal Barça) e Diafra Sakho all'azione di uno dei gol più belli della stagione:

Ravel è quello che fa l'assist in scivolata. Su Twitter ha scritto che era uno dei gol che i tifosi del West Ham vedranno mai con l'hashtag, francamente sbagliato, #tikitaka

Ma fin dalle prime dichiarazio​ni di Allardyce di quest'anno era chiaro che Ravel non poteva essere certo di restare: "Non deve colpirmi come calciatore, conosco il suo talento. È questione di avere una vita disciplinata in generale." Aggiungendo: "Da quando è arrivato è migliorato, certo. Ma deve diventare ancora più disciplinato. Oltretutto penso che quando gioca titolare è più felice."

Il prestito al Cardiff è il banco di prova definitivo per Ravel, che ha avuto anche piccoli infortuni in questi tre anni a minarne la continuità. David Sullivan, presidente del West Ham insieme al suo socio d'affari David Gold, dice di tenere Morrison in considerazione per il futuro del West Ham ma lo met​te in guardia sul futuro: "Tutti quanti noi lo amiamo, ma non possiamo fare tutto al posto suo. Deve farcela da solo."

E le parole di Sullivan valgono qualcosa di più perché il padre di Sullivan non era un poliziotto e non è tipo da fare la morale. Diventato milionario a 25 anni vendendo foto porno, aprendo 150 sexy shop e girando film porno, ha fatto 71 giorni di prigione nel 1982 ma ha d​etto di non vergognarsi del suo passato: "Ho fatto un sacco di persone felici."

Il 2015 sarà un anno importante per Ravel Morrison: a gennaio c'è il processo per i fatti di luglio e a fine stagione il contratto con il West Ham scade. Molto dipenderà dai prossimi mesi in Galles e anche se ha iniziato a studiare francese, a giudicare dalla maggior parte delle foto che continua a postare su Instagram (q​ui c'è il suo profilo se lo volete seguire) non sembra voler cambiare stile.

La colpa però non è solo di Ravel. Quella calcistica è una cultura in cui si parla troppo poco di quanto sia difficile emergere anche con un talento sproporzionato come il suo. I club dovrebbero chiedersi se fanno abbastanza per coltivare i talenti oltre a selezionarli, ma noi spettatori dovremmo diventare più consapevoli delle reali qualità intellettive, sportive, umane, che ci vogliono per arrivare e resistere a quel livello. Il mito della lotteria del talento vinta il giorno della propria nascita è falso.

Il punto non è se Ravel Morrison riuscirà a guadagnare il più possibile finendo in un club importante, ma se noi riusciremo a goderci a pieno il suo gioco. Se riuscirà, per usare le parole di Sullivan, a fare felici un sacco di persone.​

Segui Daniele su Twitter: ​@DManusia