Rifatevi gli occhi con queste illustrazioni ispirate alla Preistoria

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Rifatevi gli occhi con queste illustrazioni ispirate alla Preistoria

La paleoarte è un genere artistico ingiustamente sottovalutato.

Avversari potenti avvinghiati in scontri mortali. Tableaux pacati di paesaggi rigogliosi persi nel tempo. Interpretazioni artistiche in continua evoluzione che dipingono le forme di vita che hanno preceduto l'uomo sulla Terra.

Queste sono solo alcune delle affascinanti immagini raccolte in Paleoart: Visions of the Prehistoric Past, un catalogo che riassume la storia delle illustrazioni ispirate dalle forme di vita estinte e scritto da Zoë Lescaze, con prefazione di Walton Ford, che è uscito edito da TASCHEN il 3 luglio.

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Immagine: Courtesy of TASCHEN

A partire dall'acquerello del 1830 "Duria Antiquior" di Herny De la Beche, che è considerato essere la prima interpretazione visiva di vita preistorica basata su ritrovamenti fossili, Lescaze offre un tour nell'arte ispirata dalla paleontologia: dipinti, mosaici, litografie, sculture, pubblicità e altre rappresentazioni creative di specie estinte, tutti prodotti negli ultimi 200 anni.

La sua missione è far uscire dall'ombra dell'interesse accademico e offrire al pubblico comune questo enorme e variegato corpo d'opera. "Come è possibile che la paleoarte, con la sua storia esuberante che spazia nei secoli e nei continenti, resti un genere così sottovalutato?" si chiede Lescaze nel libro.

"Le opere sono stupefacenti e i soggetti adorati, ma il termine di per sé non significa molto al di fuori di circoli rarefatti. La paleoarte si si sovrappone con i mondi delle illustrazioni di storia naturale e delle belle arti, ma non appartiene davvero né all'uno né all'altro. Invece, occupa una propria nicchia nebulosa, una che è ignorata da tanto tempo."

Basato su un numero di fonti disparate, da archivi museali a oscure collezioni private, Paleoart offre una molteplicità di visioni del passato che impressionano anche i fan del genere più dedicati. Scorrete la pagina per vedere la nostra selezione degli sguardi del libro sui bei tempi andati del pianeta Terra e della vita che prosperava allora.

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Il mondo primitivo, di Adolphe François Pannemaker (1857)

L'incisione a colori di Pennemaker ritrae un mondo di violenza biologica e geologica. In primo piano, uno scontro tra due bestie dai denti affilati attira lo sguardo di un pubblico di creature minacciose, mentre lo sfondo è agitato da eruzioni vulcaniche, fulmini, e tornado di fuoco improvvisi.

Animali e rettili preistorici (artista ignoto, 1889)

Questo serraglio completamente anacronistico mette insieme bestie fantastiche e animali veri tutti appartenenti a epoche diverse in un guazzabuglio di biodiversità. Punti extra per l'unicorno a testa in giù nello sfondo.

Pteranodonte, di Heinrich Harder; ricostruzione del mosaico di Hans Jochen Ihle (1982)

L'artista tedesco Heinrich Harder (1858 - 1935) è stato una figura importante nella paleoarte e ha prodotto dozzine di scene complesse che ritraevano forme di vita estinte. Ha progettato e installato mosaici di piastrelle con le sue illustrazioni per L'Acquario di Berlino, come questo ritratto di un Pteranodonte in picchiata tra le onde del mare. Queste opere sono andate distrutte sotti i bombardamenti durante la seconda Guerra Mondiale, e sono state ricostruite durante gli anni Ottanta.

Edaphosaurus di Heinrich Harder; ricostruzione del mosaico di Hans Jochen Ihle (1982)

Un altro dei mosaici di Harder ricostruito all'Acquario di Berlino, che ritrae l'Edaphosaurus vissuto circa 300 milioni di anni fa.

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Paesaggio del Gobi nel tardo Cretaceo, di Mai Petrovich Miturich-Khlebnikov e Viktor Aronovich Duvidov (1986)

Dipinto con la tempera all'uovo, questa scena incantata di vita durante il Cretaceo è uno dei lavori più particolari contenuti nel libro. Questi toni fantastici, quasi folkloristici, erano "comuni nella paleoarte sovietica," spiega Lescaze. Date un'occhiata ai dettagli nella parte centrale del dipinto per avere un senso della pasta granulosa del quadro.

L'albero della vita, di Alexander Mikhailovich Belashov (1984)

Questa spettacolare installazione in terracotta al Museo Orlov di Paleontologia a Mosca ritrae in modo drammatico la storia evolutiva della vita sulla Terra con uno stile che sembra rimandare più che altro agli affreschi agiografici delle chiese. Centinaia di specie ricostruite meticolosamente riempiono il museo, dai pesci posizionati nella parte bassa del pannello ai mammiferi nei livelli più alti, mentre una Madonna con Bambino li sovrasta tutti, dallo zenith dell'installazione.

Chasmosaurus—Dromaeosaurus di Ely Kish (1974-1975)

Per chiudere la nostra anteprima di Paleoart, ecco l'evocativo dipinto a olio dell'artista canadese Ely Kish, dove un Dromaeosaurus carnivoro divora i resti di un Chasmosaurus. Il sole calante all'orizzonte nell'angolo a sinistra del quadro, insieme al paesaggio desertico, sembra simboleggiare l'imminente fine dell'era dei dinosauri.