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Cibo

Il Maine ha rifiutato una proposta degli animalisti di erigere una tomba alle aragoste morte

La lapide di un paio di metri avrebbe avuto scritto sopra: “In memoria delle aragoste che qui hanno sofferto e sono morte”

Nella sezione Domande Frequenti del loro sito, la PETA (l’associazione animalista americana People for the Ethical Treatment of Animals) usa ben 225 parole per rispondere alla domanda: “Perché PETA usa delle strategie controverse?”

Quando invece ne basterebbero 16: “Proviamo a rendere le nostre azioni colorite e controverse per conquistare le prime pagine del mondo”. È quello che, in sostanza, dice l’organizzazione. Insistendo sul fatto che, dal momento che non hanno della vera pubblicità, fanno leva sui media per diffondere il loro verbo d’amore per gli animali.

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Bene, eccoci qui, a scrivere sull'ultima trappola della PETA per dissetare gli assetati di lotta alla crudeltà sugli animali. La scorsa settimana, un camion Cozy Harbor Seafood, che trasportava

7.000 chili di aragoste vive

, si è rovesciato sulla Route 1 a Brunswick, nel Maine, spargendo dalle 60 alle 70 casse lungo l'autostrada. Il

Portland Press-Herald

ha stimato che nell’impatto soano morte 4.500 aragoste, ma nello stesso momento ha anche scrollato le spalle ricordando agli abitanti del Maine la grande pesca dell’anno passato di circa 50 milioni di tonnellate di aragoste in tutto lo stato.

“Innumerevoli crostacei sensibili sono andati incontro a una morte lenta e agonizzante, quando quel camion si è ribaltato e i loro corpi si sono schiantati sull’asfalto”, ha scritto il Vice Presidente Esecutivo di PETA Tracy Reiman nella sua mail al Dipartimento dei Trasporti. “La PETA spera di poter pagare un tributo a questi esseri viventi che non avrebbero voluto perdere la vita, con un memoriale che sia di monito alle persone, cercando di prevenire future sofferenze insegnando loro a non mettere più aragoste o qualsiasi altro animale nei loro piatti”.

Per quanto riguarda l’incidente, l’autista -non crostaceo- ha riportato solo delle lievi ferite. Il detective di Polizia William ha dichiarato al WGME di non aver mai assistito a nulla del genere prima d’ora. “Alcune di quelle aragoste erano ancora sul terreno, perciò siamo andati e abbiamo cercato di salvarne il più possibile”. In tutto questo l’azienda Cozy Harbor ha inviato un secondo camion per raccattare quelle ancora vive, ma era troppo tardi, visto che delle aragoste non refrigerate ed esposte per ore alla pioggia non sono commercializzabili.

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Il Dipartimento dei Trasporti ha ricevuto la richiesta della PETA e l’ha gentilmente rifiutata

, tirando in ballo la questione della sicurezza.

“La Route 1 di Brunswick è un accesso all’autostrada controllato, questo significa che in quel tratto non possono essere presenti cartelli di nessun tipo lungo la strada”, ha scritto Jim Bullings, il capo del consiglio del Dipartimento. “Ci sono diverse ragioni per proibirlo -nel vostro caso il fatto che sia un monumento funebre-, ma quella principale riguarda la sicurezza”.

Questa risposta dovrebbe segnare la fine della storia, ma non è così, perché stiamo comunque parlando della PETA. Hanno contattato di nuovo il Dipartimento dei Trasporti e chiesto quale fosse allora il luogo più vicino dove poter erigere la loro lapide.

Secondo quanto ha riportato il Press Herald , non è la prima volta in cui la PETA ha provato a costruire dei memoriali in granito per delle vittime della strada che non siano esseri umani. Nell’elenco ce n’è uno per “le centinaia di pesci”, ad Irving, California; “Centinaia di tacchini terrorizzati” a Sioux City, in Iowa; e infine hanno proposto una lapide di due metri per dare memoria ai maiali diretti al macello in Nebraska. Fino ad oggi i loro memoriali non sono andati oltre alla fase “GUARDA QUI COSA È SUCCESSO”. jpeg.

(A pensarci è incredibile che non ci sia stata di mezzo la PETA anche per una veglia che è stata fatta a bordo strada per commemorare un pollo morto in un incidente stradale in Delaware)

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“Non sono a favore della crudeltà verso gli animali, ma questa cosa va un po' troppo oltre. Mettiamo a malapena delle commemorazioni per degli esseri umani che muoiono, figurarsi gli animali”, ha detto un residente del Maine, Janie Roy, a WGME. Che differenza c’è se sono morte cadendo sulla strada piuttosto che bollite in pentola? Le mangiamo ogni singolo giorno, e in ognuno di questi due casi, queste aragoste sono morte”.

Ohhhhhh, Janie, Janie, Janie. Ma la PETA è incazzata anche per questo. All’inizio di questa estate, hanno speso 3000 dollari in pubblicità nell’aeroporto internazionale di Portland, da cui arrivavano visitatori probabilmente per il Festival delle Aragoste del Maine, con cui li invitavano a non andarci affatto a quel festival.

Onestamente non abbiamo ancora un’idea chiara se la PETA dovrebbe avere davvero quella sezione sulle domande frequenti o meno.

Ci rimettiamo a voi, gente.

Questo articolo è originariamente apparso su Munchies US.

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