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Appello personale a Wikipedia: levatemi dal vostro sito

E se Wikipedia facesse pagare una tassa a chi vuole rimuovere il proprio nome dalle sue pagine?

Perché tutti sono convinti che Wikipedia sia così eccezionale? Per crearla ci sono volute più di 100.000 persone e oltre dieci anni. Samuel Johnson scrisse il primo dizionario inglese da solo, in nove anni, al lume di candela, in un diciottesimo secolo infestato da lupi e sifilide. Secondo l’esperta in tecnologie Jane McGonigal, se ogni utente di Internet dedicasse una sola ora alla settimana alla causa—nulla in confronto all’enorme quantità di tempo passata sui videogiochi online—si potrebbero creare 80 Wikipedia al mese. Tra tutti i traguardi dell’umanità, una semplice enciclopedia online non vale esattamente quanto la Piramide di Cheope.

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Tuttavia, è facile pensarla diversamente, soprattutto quando vi trovate di fronte a un gigantesco banner di raccolta fondi per Wikipedia.  In questi “appelli personali”, il fondatore Jimmy Wales si rivolge all’umanità, e attraverso i suoi occhioni da cucciolo photoshoppati sulla faccia di Kevin Costner supplica: Non lasciate morire questa grande innovazione. Non lasciate che l’umanità torni al buoi periodo delle biblioteche. A volte la faccia di Wales è sostituita da quella di uno dei suoi collaboratori, tutti autori, programmatori e editori che fissano i visitatori con altre paia di tristi occhioni. Non lasciate che tutto il nostro lavoro vada in fumo.

Tutti quegli appelli sono piuttosto tristi, ma non nel senso che intendono loro. L’Huffington Post è stato venduto per 315 milioni di dollari. Per ogni lettore dell’Huffington Post, Wikipedia ne ha sedici. Silicon Valley Insider ha valutato il sito per 5 miliardi di dollari. Ovvero, Wikipedia si merita tanto quanto l’IBM.

Perché quei 5 miliardi siano effettivi, il sito dovrebbe inserire della pubblicità sulle sue pagine. Basterebbero solo poche, piccole inserzioni qua e là, come con Gmail. L’affare sarebbe immenso. Con la metà di quei 5 miliardi si potrebbero pagare 50.000 scrittori, ricercatori e incaricati di verificare ogni voce 50.000 dollari l’anno, ognuno. Le questione è da tempo dibattuta sulle pagine di discussione di Wikipedia, ma da nessuna parte si menziona il fatto che il sito dovrebbe sbarazzarsi dei volontari. Senza di loro, Wikipedia non sarebbe certamente diventata quello che è. Ma quindi? Perché non usare questo enorme capitale per rendere Wikipedia una risorsa affidabile e gratuita per l'eternità?

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Per trovare la risposta basta scorrere fino a metà del thread: "La pubblicità scredita l'enciclopedia." Tenendo conto che i giornali si sono misurati con questi problemi per secoli, per una fonte che persino un ragazzino delle elementari con un computer potrebbe "screditare", quest'affermazione è un tantino audace, non credete?

Un paio di anni fa mi ero messo in contatto con un collaboratore di Wikipedia a causa di imprecisioni in una pagina contenente il mio nome. Il collaboratore era un ragazzo giovane e gentile che riuscì rapidamente a correggere gli errori. Ma l’operazione mi aveva lasciato dubbioso, e moralmente sconcertato. In realtà mi sarebbe piaciuto scrivere, “A chi devo fare un pompino per non essere incluso in questa enciclopedia?”

Questo episodio mi ha fatto venire in mente un’idea da un milione di dollari. E se Wikipedia facesse pagare una tassa per rimuovere il proprio nome dalle sue pagine? Pagherei volentieri 20 dollari l’anno per farmi togliere da lì sopra. E probabilmente ci sono milioni di persone che la pensano come me. Con questa semplice manovra, Wikipedia potrebbe ottenere ben più dei 20 milioni che si prefissa ogni anno.

Questo sarebbe considerato un impoverimento dell’enciclopedia? Se la risposta è no, potrebbe essere la soluzione per impedire una volta per tutte a Jimmy Wales di scrutare le nostre anime?

@sammcpheeters