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L'app per segaioli costretta a trasformarsi in app per preti

Ricorrendo a una delle caratteristiche meno sfruttate dei nostri smartphone, l'accelerometro, Fap Fapp era nata come gioco per simulare la masturbazione maschile. Dopo i rifiuti di Apple e Google, però, è diventata tutt'altro.

Circa un anno fa, un gruppo di designer e programmatori di Barcellona formato da Jonás Zamora, Francesc Moret e Lidia Gutiérrez, ha deciso di inventare una qualche applicazione ricorrendo alle caratteristiche meno sfruttate dei nostri smartphone. Hanno optato per l'accelerometro e creato Fap Fapp, un gioco il cui scopo è muovere il telefono il più rapidamente possibile e dall'alto in basso per 15 secondi.

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Il gioco voleva riprodurre un'azione molto semplice e quotidiana, la masturbazione maschile. I più rapidi sarebbero entrati a far parte di una classifica mondiale aggiornata in tempo reale e condivisibile su Facebook. Non per niente “Fap Fap” è un'onomatopea molto utilizzata su internet, e soprattutto nel mondo inglese, per evocare il rumore prodotto dall'atto.

Tutte le applicazioni che scarichiamo sui nostri iPhone o Android sono controllate dalle due compagnie proprietarie di questi sistemi, Apple e Google. E in entrambi i casi, prima di poter essere pubblicate nei rispettivi store e scaricate dagli utenti, le applicazioni devono superare una serie di prove e ricevere l'approvazione.

Ecco perché non serve che vi disturbiate a cercare lì Fap Fapp. L'applicazione non è mai stata accettata da nessuno dei due, anche se dopo un leggero cambio di contenuti ora è possibile giocare allo stesso gioco con la benedizione (mai espressione fu più azzeccata) di Apple e Google.

Per capire un po' tutta questa faccenda ho chiamato uno degli sviluppatori, Francesc, perché mi raccontasse un po' la loro odissea.

VICE: Cosa è successo a Fap Fapp?
Francesc: Abbiamo adottato un approccio minimalista perché, visto il tema trattato, sapevamo che non l'avrebbero accettata facilmente. Apple ha norme molto rigide sui temi come il sesso e sapevamo che avremmo potuto avere problemi.

Ma non ha funzionato.
No, dopo aver fatto avanti e indietro con mail in cui chiedevano delle modifiche ci hanno detto che l'applicazione era considerata pornografica e che non potevano accettarla.

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La cronologia dei rifiuti di Fap Fapp.

E cosa è successo con Google?
Un po' la stessa cosa. Tra richieste di cambi e ritocchi, è stata respinta.

Suppongo sia stato un brutto colpo. Per quanto tempo avete lavorato all'applicazione?
Un anno, e ci avevamo investito parecchio tempo. In più credevamo fosse divertente, volevamo pubblicarla a tutti i costi. Ma alla fine abbiamo deciso di cambiarla in modo che potesse superare i filtri nei quali ci eravamo incastrati con Fap Fapp.

Cosa avete fatto?
Abbiamo trasformato l'applicazione in modo che non avesse più nulla a che fare con le seghe. L'abbiamo ribattezzata “Holy Water” e abbiamo cambiato la grafica. Adesso non si tratta più di emulare il gesto di una sega, ma di riprodurre il più rapidamente possibile il gesto della benedizione. In pratica il gioco è rimasto esattamente lo stesso ma adesso bisogna benedire con acqua benedetta.

E ora l'app è in vendita sugli store. Che sensazioni vi ha dato tutta questa storia?
Per la verità, essere succubi di questa doppia morale non è per niente piacevole. Ti tolgono la voglia di fare cose divertenti. Ma siamo contenti almeno del fatto che tutto il lavoro non sia stato inutile—anche se non abbiamo ottenuto l'applicazione che volevamo all'inizio.

E che fine ha fatto Fap Fapp? Non potremo mai utilizzarla?
Certo che sì! Da qui è possibile scaricarne una versione per dispositivi Android.