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La verità su Zeman

A Roma sono in molti, oltre alla dirigenza, a decidere le sorti di un allenatore. Domande e risposte dopo l'esonero del Boemo.

Venerdì sera (per i posteri: 1 febbraio 2013) ho visto il Cagliari andare in gol non una, non due, non tre, ma quattro volte in un pub irlandese dove un tifoso di quarant'anni in camicia bianca stretta con le maniche arrotolate e la frangetta davanti agli occhi ha spiegato a un amico disinformato dei fatti: “In teoria Baldini è il Direttore Generale. In teoria.”
“Vabe', ma in pratica che fa?” ha incalzato l'amico.
“Ma niente. Che vuoi che fa?”
Non ho sentito cosa gli ha chiesto l'amico, parlava sottovoce mentre mangiava un'insalata di pesce (un'insalata di pesce in un pub irlandese), ma il tifoso ha risposto: “Chi? Sabatini? Lascialo sta' quel laziale va'.”
Poi su De Rossi: “Tanto De Rossi li manda via tutti. Come ha fatto con Ranieri.”

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Adesso, io non le sento mai, ma a Roma le radio che parlano della Roma sono molto seguite. Svolgono un ruolo centrale nel formare le opinioni della “piazza”. Ho dovuto prendere dei consulenti. Ho chiesto ad alcuni amici che ascoltano radio più o meno assiduamente e ne è venuta fuori una fittissima rete di interessi personali più o meno contrastanti e opinioni sempre fortissime e facili da cambiare.
Ad esempio, il tifoso di cui sopra sembrerebbe un ascoltatore della trasmissione Te la do io Tokyo di Centro Suono Sport (101.5), il cui speaker è Mario Corsi, detto “Marione”. L'uso del termine “laziale” riferito a Sabatini—per via di un passato come dirigente, appunto, della Lazio—è stato, se non proprio inventato, quantomeno rinforzato proprio da “Marione”. Per esteso, tutti gli attuali dirigenti della Roma sono diventati “laziali”, tranne Zeman, che però ha allenato la Lazio per un periodo lungo quasi quanto quello da dirigente di Sabatini.
David Rossi, speaker di Tele Radio Stereo (92.7), era contro la scelta di Zeman proprio perché tre anni fa salì sul palco per il centenario della Lazio. David Rossi, come molti altri speaker, è stato formato da “Marione”, nel senso che ha iniziato a lavorare nelle sue trasmissioni.
Tele Radio Stereo è di proprietà dei Caltagirone e quest'anno ha i diritti per le radiocronache in diretta delle partite della Roma. Fa parte degli accordi mantenere una linea più vicina alla Società delle altre radio? A quanto pare “Marione” un anno fa non aveva niente contro Sabatini. Non era ancora un “infame”. Cosa sarà successo nel frattempo? Boh. A Roma tutti sanno tutto, ma a volte si dice anche “Vallo a sape'.”
Di radio e di speaker ce ne sono tanti altri. Ognuno ha la sua preferita perché pensa che quella sia “oggettiva” (e magari lo è). Ho paura di confondermi per cui preferisco non fare nomi. A Roma smetterebbero subito di leggermi se sbagliassi ad abbinare radio e speaker. Ci sono anche molti siti, tra cui quello di un un avvocato penalista che soffre di nostalgia per il “periodo hooligans."

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All'inizio della partita col Cagliari la Curva Sud, l'altoparlante del “vero” tifoso romanista, ha esposto uno striscione su due righe: ZEMAN NUN SE TOCCA / LAZIALE SCIACQUATE LA BOCCA.
Durante il secondo tempo però è comparso uno striscione, piccolo a onor di cronaca, e molto in basso alla curva, che diceva VIA IL BOEMO. Anche in Sud qualcuno ha iniziato a cantare contro Zeman. Non tutti però, dice chi c'era.
La curva era unita invece per il coro SENZA PORTIERE / GIOCHIAMO SENZA PORTIERE scandito dopo l'autogol di Goicoechea. Anche se, per la verità, giocando la Roma “senza portiere” il Cagliari non avrebbe realizzato il gol del 1-2.

Quanto deve essere grande uno striscione perché sia davvero testimonianza dei sentimenti di un'intera tifoseria?
Su quante righe è meglio scrivere una frase perché questa assuma l'aspetto di un pensiero collettivo?
In che punto della curva deve essere esposto?
A quante persone si deve chiedere il permesso per parlare “nel nome della Roma e dei tifosi romanisti"?
A chi precisamente?
Come faccio a vivere in questa città se mi sembra assurdo che ci siano persone che si guadagnano da vivere parlando di calcio in radio?
Le radio sono perfette per chi guida un'auto ferma nel traffico del Grande Raccordo Anulare, per i commercianti che guardano la strada e i proprietari di bar che la mattina ordinano gli spicci in cassa.
Io ho provato ad ascoltarla, ma non so cosa fare col resto del mio corpo mentre ascolto.  
Dovrei parlare da solo fingendo che la radio mi senta? Dovrei chiamarli?
Guardo troppe partite con lo streaming che salta anziché andare allo stadio?
L'interesse comune di tutte queste persone è alzare quella che a Roma si chiama “la caciara,” una sorta di isteria collettiva, seguire i sentimenti di massa, assecondarli e dargli sostanza, in una parola (romana) “fomentarli”?

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Anche l'idea che Daniele De Rossi sia il cattivo dello spogliatoio, che ostacoli gli allenatori, che beva, che sotto la barba nasconda una cicatrice dovuta a qualche ricatto di “un'organizzazione criminale che tutti a Roma conosciamo quanto meno di nome,” viene dalle radio. Proprio DDR nel 2010 si riferì ai problemi causati dai “papponi” capaci di fare “terra bruciata” intorno ai giocatori. Non fece nomi, ma si diceva si riferisse proprio a “Marione”. “Marione” da parte sua non ha esitato a intervistare il giornalista (lui sì, vero tifoso laziale) Malcom Pagani in seguito a un'intervista a Ranieri pubblicata sull'Espresso che, per chi conosceva le trame del periodo, sembrava tesa a mettere in cattiva luce DDR. Anche Boris Sollazzo, questo lunedì, cita Malcom Pagani in un articolo in cui si dice tra l'altro che DDR è “un leader più fuori che dentro al campo.” Sarà vero? Mah.

DDR ha avuto da ridire sulla scelta di Zeman e anche in seguito.
Zeman lo ha messo in panchina.
A dirla tutta DDR non è stato l'unico a mettere in discussione i metodi del “boemo”. Sopratutto dopo le prime sconfitte tra cui quella specie di incubo del tifoso romanista che è perdere 4-0 nello Juvetus Stadium nuovo nuovo.
Ma è vero anche che De Rossi non è un giocatore “funzionale” per Zeman.
Zeman lo sapeva da prima di accettare l'incarico o se ne è accorto dopo?
Lo aveva detto a Baldini e Sabatini: “Guardate che De Rossi con me non gioca”?
Un giocatore ha il diritto di criticare il proprio allenatore o così facendo ne mina l'autorità?
Mettere in panchina un giocatore che solleva dubbi tattici è un abuso di potere, un modo scorretto di risolvere un problema personale o un male necessario per cementare la squadra intorno a un'idea superiore di calcio?
La disciplina all'interno dello spogliatoio è compito dell'allenatore o della Società?
Se il gruppo non segue l'allenatore la colpa è del gruppo o dell'allenatore?
Quando Zeman dice che non sceglie i giocatori in base all'ammontare del loro stipendio sa che nel calcio gli stipendi corrispondono quasi sempre all'effettivo valore del giocatore?
La pensava così anche prima di firmare con la Roma?
Lo aveva detto a Baldini e Sabatini?
Baldini e Sabatini dovevano accettare che Zeman svalutasse i giocatori migliori della Roma senza d'altra parte ottenere risultati che confermassero l'esattezza delle sue scelte?
Zeman pensa di essere l'unico a capirne di calcio?
Se così fosse, si vedrebbe o dobbiamo fidarci?
Che differenza c'è tra Mourinho che mette in panchina Casillas e Zeman che mette in panchina Stekelenburg?
La società avrebbe dovuto capire che Zeman non era adatto alla squadra, che la squadra non era adatta a Zeman, o piuttosto Zeman avrebbe dovuto rifiutare “l'occasione della vita” per la stessa ragione?

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Anche molti giornalisti della carta stampata hanno interessi personali nella Roma (vendette, rivalse, networking) e arrotondano di tanto in tanto come opinionisti in radio (così come alcuni ex-calciatori che conoscono l'ambiente romano). In generale possiamo dire che le radio sembrano capaci di influenzare anche la maggior parte dei giornalisti della carta stampata che si occupano della Roma. Già a ottobre Vocalelli sosteneva su Radio Radio: “Se il problema è Zeman, Zeman è una scelta dei dirigenti. Per cui il problema sono i dirigenti, gli stessi che l'hanno scorso hanno sbagliato Luis Enrique.” Sabato su Repubblica lo stesso Vocalelli ribadiva il concetto: “Chi controlla insomma i controllori?” Più o meno la stessa cosa l'ha detta, sempre sabato, D'Ubaldo sul Corriere dello Sport: “Dopo aver scelto due allenatori in due anni chi sceglierà il terzo? Baldini? Sabatini? No, ancora loro?”
Il problema è una proprietà assente, un presidente americano, James Pallotta, nonostante internet e tutto il resto, troppo lontano.
Baldini può anche aver offerto il collo alla proprietà, come fece dopo il flop di Luis Enrique, ma se quelli stanno in America e non ne sanno niente del “soccer” italiano, che senso ha?
Dove si mandano i curriculum a James Pallotta?
Valdiserri, sul Corriere della Sera, sabato alludeva al fatto che qualche decisione anche a proposito della dirigenza andrà presa, no, magari a giugno? “A meno che qualcuno, spontaneamente, non voglia farlo subito”. In tempi non sospetti (venerdì), Paolo Liguori si chiedeva sul  Messaggero: “Zeman è l'Attila del calcio italiano? Merita tanti anatemi? Non sarà piuttosto finito a sua insaputa in una fossa di serpentelli?”

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C'era puzza di cospirazione anti-“boemo”.
Chi voleva il male del “boemo”?
Chi voleva il male della Roma?
I dirigenti?
Gli Usa?
I giocatori?
No, Totti no. Totti non ha giocato contro Zeman e infatti è stato l'unico a prendere la sufficienza sui giornali di oggi.
I giocatori sono davvero disposti a giocare male e rovinare la propria reputazione, la propria valutazione sul mercato, per mandare via un allenatore che li fa correre troppo?
Col rischio che poi nessuno li compri più al Fantacalcio?
Perché se per noi è un santone per i giocatori Zeman dovrebbe essere uno da boicottare?
Gianfrancesco Turano sull'Espresso descrive così il secondo gol del Cagliari, l'autogol di Goicoechea: “pallone bloccato con facilità, poi spinto in rete senza neppure che il giocatore fingesse dispiacere.”
Oh, aspetta un attimo.
Goicoechea ha giocato contro Zeman?
Proprio lui che giocava al posto di Stekelenburg contro il parere di tutti tranne di Zeman?
Non ci avevano rifilato la storia strappalacrime che Zeman lo voleva a tutti i costi perché si trattava dell'ultimo portiere suggeritogli dell'amico e preparatore dei portieri Francesco Mancini prima che morisse?
Adesso viene fuori che è un traditore.

Wikipedia dice che Mario Corsi detto “Marione” è un ex militante dei NAR: Nuclei Armati Rivoluzionari e che “è stato accusato di numerosi fatti di cronaca nera.” Alla fine degli anni Settanta. Durante la passata stagione Paolo Calabresi delle Iene disse di essere stato contattato da un collaboratore di “Marione” per uno scoop sul Direttore Generale della a.s. Roma, Franco Baldini, e l'Avv. Mauro Baldissoni, membro del Cda. Si diceva che Baldini e Baldissoni facessero parte della Massoneria, sulla base di alcuni “tabulati telefonici.” Calabresi filmò di nascosto le immagini del collaboratore di Marione e del giornalista Roberto Renga. Renga diceva: “ecco perché la Roma è finita in mano agli americani.” Nel video si parla anche di un certo Antonello (Venditti? Massoneria e cantautori di sinistra?).
La procura ha indagato ma la faccenda è stata archiviata per impossibilità di reato. Il PM parlò di “mondezza.”

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#AsRoma. Ma come mai rideva tanto quel "consigliere" dopo l'esonero di #Zeman?

— Roberto Renga (@RobertoRenga) February 4, 2013

Ogni vero tifoso è sospettoso.
Le teorie dei complotti sono belle.
Ma così mi scoppia il cervello.  
Che c'entra la Massoneria con Zeman?
Massoneria boema?
Massoneria a stelle e strisce?  
Massoneria e Anni di Piombo.
Qui è un attimo e si arriva all'11 settembre, Ustica e il Nuovo Ordine Mondiale. Marilyn, Lady D, l'Area 51 e i Rettiliani.
Aurelio Andreazzoli, il nuovo allenatore della Roma, ex analista tattico di Spalletti, è un rettiliano?

Continua nella pagina successiva.

Il titolo del Corriere dello Sport domenica mattina era: “ZEMAN VIA,” a capo, “MA LA PROPRIETÀ DOV'È?” Il mio giornalaio ha commentato l'esonero di Zeman dicendo: “Baldini, io l'ho detto due anni fa, sarà la rovina della Roma. E Sabatini, lasciamo perde' va', che è stato radiato dal mondo del calcio e riabilitato da Lotito. Vattela a legge' la storia di Sabatini.” Il mio giornalaio era arrabbiato perché piazza Vittorio era bloccata dal carnevale boliviano (la sera prima, più di mezz'ora di fuochi d'artificio per quello cinese). Gli affari procedevano a rilento. Sul lato di piazza Vittorio del mio giornalaio sfilavano ballerine e ballerini in costume, dietro utilitarie a passo d'uomo, anzi, più lente. Una Ka con un piccolo generatore sul tettuccio collegato a una cassa da cui usciva musica tradizionale. Un furgoncino con uno stencil di Che Guevara sulla portiera. Da ogni cassa usciva musica diversa, ogni gruppo eseguiva la sua coreografia. Vestiti ricamati di fino, gonne su più strati, cappotti dorati, maschere di metallo con barbe di lana. Donne scalze, anche vecchie, con le caviglie gonfie. Un bambino di otto anni circa che ballava svogliato. Chissà se temeva di essere visto da qualche compagnuccio di classe italiano. O magari è fiero delle proprie tradizioni. E noi romani col cappuccio del piumino peloso che li guardiamo sfilare, di quali tradizioni andiamo fieri? Il rito del Corriere dello Sport da leggere camminando piano la domenica mattina? La seconda colazione fuori? Aprire una radio che parli della Roma all'estero? Emigrare e disegnare stencil di Totti col pollice in bocca sulle portiere delle nostre auto?

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Su Wikipedia si dice che Walter Sabatini è stato squalificato nel 2000 “con proposta di radiazione per questioni riguardanti giovani calciatori.” Poi però non è stato radiato e Lotito lo ha assunto. Cosa significa “questioni riguardanti giovani calciatori”? Potrebbe trattarsi persino di pedofilia, per quel che ne capisco io. (Uno dei miei informatori mi spiega che “Marione” all'inizio lo difendeva da quest'accusa dicendo che Sabatini si era addossato colpe non sue per proteggere la Società per cui lavorava: l'Arezzo). Dovrei forse approfondire? Non ne ho voglia. Mi aiuterebbe a capirci qualcosa di più? Non credo. Continuo a pensare al discorso di Sabatini appena assunto. Mi sembrava una persona affascinante. Ho ringraziato che fosse arrivato a Roma una persona del genere.
Qualcuno mi aveva influenzato in qualche modo?
Sono solo uno che scrive pro-società?
Sono un ingenuo?

Per sostituire Baldini, invece, qua e là si accosta alla Roma Giorgio Perinetti. In passato collaboratore di Moggi, di recente ha lavorato al Bari e al Siena, squadre coinvolte nel calcio scommesse per fatti risalenti allo stesso periodo in cui Perinetti era dirigente, e al Palermo che attualmente è ultimo in classifica.
A Roma è difficile capire quando uno è competente.
Moggi ieri ha dichiarato che le principali colpe sarebbero da addossare a Baldini.
Come tutti sanno il principale accusatore di Moggi ai tempi di “Calciopoli” era proprio Baldini.
Si può essere al tempo stesso contro Baldini e non fare l'interesse di Moggi?
L'interesse di Moggi può essere l'interesse di Zeman?

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Nelle ore immediatamente successive all'esonero di Zeman hanno iniziato a circolare due video interessanti.

Il primo è quello di Baldini e Sabatini che escono dallo studio dell'Avv. Tonucci. Circondati da giornalisti—qualcuno sta praticamente facendo mangiare un iPhone bianco a Baldini—con un tifoso che grida “Fuori i laziali da Trigoria.” Presumibilmente lo stesso tifoso confronta Sabatini di persona. Gli rinfaccia che durante la conferenza stampa di presentazione di Torosidis ha parlato “da laziale, al plurale” ricordando una sconfitta dell'Olympiakos contro la Lazio quando Sabatini appunto lavorava per Lotito. Sabatini si scalda, parlava “da avversario.” L'Avv. Baldissoni, con un colletto della camicia bianca molto alto, dice “Spegni la radio e accendi il cervello.” Sabatini se ne va dicendo che anche lui sta soffrendo.

Il secondo video è Zeman che parla con dei tifosi la notte successiva all'esonero. L'incontro ha tutta l'aria di non essere improvvisato. I tifosi sono molti e hanno argomenti, imbeccano Zeman che come al solito parla poco. Lo chiamano Mister. Dicono: “Mi dispiace mannaggia alla miseria.”
Zeman dice: “Voi non c'entrate.”
“Ma quando gliel'hanno detto?”, chiedono i tifosi.
“Me l'hanno detto oggi.” I tifosi ridono con complicità—io non ho capito perché.
“Se so' sprecati. Non c'avevano il coraggio, diciamo.” Perché? Non capisco. Anche il Corriere dello sport domenica raccontava che Zeman, col cellulare irraggiungibile, è stato avvertito tramite un sms mentre giocava a golf. Zeman era l'unico all'oscuro del fatto che una decisione importante riguardo la sua carriera stava per essere presa? Non voleva essere avvertito? Sperava che cambiassero idea, non riuscendo a parlarci (“Niente, Zeman non risponde. Che facciamo?” “Lasciamo perdere, continuiamo fino a giugno. O domenica prossima”).
I tifosi gli chiedono: “Era irrecuperabile? La situazione?”
“Potevamo fare meglio.”
Ok, a questo punto ho la netta impressione di stare guardando un'intervista.
Qualcuno ha mandato lì quei tifosi?
Perché Zeman si presta?
I tifosi dicono che i giocatori non hanno voglia di allenarsi.
Gli dicono che vogliono ancora vedere il suo calcio.
“Mi devono sparare,” risponde Zeman.
“Mister lei ha già vinto. Sul piano della vita. Perché persone come lei se ne vedono poche.”
Perché a Sabatini gli danno del “laziale” e con Zeman ci si fanno le foto?
Gli passano al telefono qualcuno.
“Come fai a non voleglie bene a n'omo der genere?”
“Giusto i laziali.”
Poi parlano di De Rossi e Osvaldo, che però con Zeman era sempre titolare, mentre Destro (che lo stesso Zeman aveva chiesto a Sabatini a qualsiasi costo) faceva la panchina.
Zeman saluta la persona con cui parla al telefono e dice che anche lui la segue.  
Quindi si conoscono.  
In che senso Zeman “segue” la persona all'altro capo del telefono?
Sta parlando con un/una giornalista?
Questo tipo di amore è sincero?  
In che modo ha a che fare con il calcio?
In che modo ha a che fare con “il bene della Roma”?
Quasi ogni quotidiano lunedì ha parlato di questo video e delle “dichiarazioni” di Zeman.

Se è vero che è tutta una questione di proiezioni, cosa significa questo attaccamento a Zeman anche quando la sua squadra gioca male?
Quando Zeman dice che i giocatori non sono concentrati, che si impegnano poco e pensano ai fatti propri, sta dicendo la verità o solamente quello che la gente vuole sentirsi dire?
Quando lascia un giocatore in panchina per ripicca sta cercando di cementare la squadra intorno a un'idea di calcio superiore o sta solo risolvendo una questione personale?
Zeman rappresenta davvero un'utopia calcistica o è solo un meme?
Zeman rappresenta davvero un'utopia calcistica o è solo una marca?
Le continueranno a fare le magliette con la sua faccia?
Le magliette di Zeman sono le nuove magliette di Che Guevara?
In cosa consiste la sua aurea da santone?
Negli sguardi, i silenzi, la bocca corrugata, le risposte furbe, le sigarette e i denti gialli?
Zeman l'esule dell'est è un personaggio di sinistra o da destra sociale?
Perché non si è dimesso, perché credeva davvero di poter far bene o per non rinunciare a un anno e mezzo di stipendio?
Cosa fa Zeman quando non fa il santone?
Sembra un tipo simpatico, come ha fatto a inimicarsi De Rossi, Burdisso, Pjanic, Castan, Marquinho, Osvaldo, Stekelenburg?
Possibile che gli allenamenti di Zeman siano gli unici faticosi in Serie A?
I giocatori della Roma sono bambini viziati o professionisti la cui opinione conta, atleti di alto livello con una profonda conoscenza del proprio corpo?
Cosa rende speciale #Zeman rispetto a tutti gli altri allenatori attack minded?
In cosa consiste quella “diversità” per la quale verrebbe discriminato?
Perché il gioco spettacolare non dovrebbe essere vincente? E il Barcellona?
I giocatori della Roma dopo un tempo erano stanchi o non avevano voglia?
La Roma era la squadra più lunga della Serie A?
Un'idea di calcio basata in sostanza sulla tenuta atletica non è un'idea semplicistica di calcio?  
Si può giocare senza fare possesso palla E con la difesa alta E senza pressing, tutto nello stesso tempo?
Si può essere perché Zeman resti a Roma e fischiare Tachtsidis e Goicoechea?
Un allenatore che valorizza i giocatori sulla carta più mediocri della rosa e marginalizza quelli di maggior valore è un buon allenatore?
Sperare che Zeman cambi modulo significa non capire Zemanlandia?
Perché dopo la vittoria in Coppa Italia contro la Fiorentina, quella in cui la Roma ha giocato col modulo 3-4-3, Zeman ha subito chiarito che non si sarebbe più verificata una simile eventualità?
I giocatori sembravano contenti, perché Zeman non ha utilizzato questa emergenza per adattarsi ed evolvere?
Perché è troppo coerente?
Per non rovinarsi la reputazione?
Perché odia i propri giocatori?
Perché temeva di dimostrare che per vent'anni non aveva capito niente?
Tutto questo fa di lui un buon allenatore? Addirittura “geniale”?

Zeman era stato scelto per riunire il pubblico con la dirigenza. Una scelta popolare che avrebbe dovuto accontentare tutti e portare risultati (in fondo, col Pescara aveva avuto successo). Un elemento pacificatore che al tempo stesso andava bene per gli “oppositori” del nuovo corso giallorosso. Al tempo stesso garantiva calcio offensivo e attenzione ai giovani, concetti importanti fin dalla prima conferenza di Sabatini.
E invece, dopo neanche un anno, Zeman aveva messo Baldini e Sabatini davanti a a una situazione “lose-lose”.
Tenendolo i giocatori migliori avrebbero continuato a svalutarsi, ci sarebbero state altre sconfitte e alla lunga avrebbero perso di credibilità anche di fronte ai veri proprietari (laggiù, da qualche parte, qualcuno guarderà pure la classifica).
Cacciandolo sarebbero stati accusati di aver sbagliato due allenatori in meno di due anni. Di non aver migliorato le sorti della Roma da quando l'hanno presa in mano.
Zeman è diventato lo strumento peggiore tra le mani di chi criticava la Società.

E se Zeman fosse per la Roma che ciò che Palpatine è per Guerre Stellari?
Il Signore Oscuro dei Sith, che sotto le mentite spoglie di Senatore della Repubblica trama in segreto per distruggere l'ordine dei Jedi e scatenare una Guerra Galattica?

Pensateci la prossima volta che sul vostro profilo facebook scriverete uno status con le parole “Utopia” e “Zemanlandia”.

Segui Daniele su Twitter: @DManusia