Chi va a un concerto degli Evanescence nel 2018?
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Musica

Chi va a un concerto degli Evanescence nel 2018?

Siamo stati fuori da un concerto degli Evanescence per conoscere meglio i goth che preferiscono ancora "Bring Me To Life" alla trap.

Questo articolo è apparso originariamente su Noisey UK.

Quando eravamo adolescenti pieni di ormoni avevamo tutti dei modi per incanalare da qualche parte la nostra frustrazione. Chessò, provare a evocare il demonio da un libro antico trovato in soffitta. O scrivere poesie orribili in un diario, bruciarlo e gettarlo fuori dalla finestra. O lasciare che la tua amica ti facesse un buco al naso con una puntina alle tre di mattina di un martedì qualsiasi. Ed era ok, dato che buttare fuori rabbia e angoscia senza fare male a nessuno fa solo bene. O almeno, è quello che mi sono sempre detta.

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Queste abitudini non scompaiono automaticamente con l'arrivare dell'età adulta, ovviamente. Ci sono un sacco di sottoculture i cui membri fanno cose un po' strane per divertirsi e per creare un senso di catarsi, e tra queste ci sono anche i goth—una delle più incomprese. A noi goth non piace pogare o incazzarci. Preferiamo dedicarci al lato più buio e teatrale della vita, restare tranquilli ed esprimerci senza vergogna in un contesto in cui non ci sentiamo giudicati. Ma qual è la cosa più goth che un goth può fare? Leggere poesie bevendo vino rosso in un cimitero in una notte di luna piena? Disegnare pentagrammi? Cogliere fiori accarezzando gattini neri? Piangere? Qual è?

Per rispondere a questa domanda sono andata fuori dall'Hammersmith Apollo di Londra prima di un concerto degli Evanescence e ho chiesto ai ragazzi e alle ragazze in coda qual era la cosa più goth che hanno mai fatto. Perché ogni adolescenza problematica ha bisogno di una colonna sonora, e chiunque sia cresciuto alla fine degli anni Novanta e all'inizio del nuovo millennio aveva a disposizione un'ondata di nu metal, goth ed emo per soddisfare ogni suo bisogno. Gli Evanescence erano forse il nome più in vista di quell'ondata—e lo sono anche oggi nel 2018, dato che hanno 22 milioni di fan su Facebook. Ce ne saranno alcuni che mi possono dare una mano a capire quale sia la cosa più goth possibile, no?

SKY, 25

Noisey: Hey Sky, sei piena di brillantini. Non è una cosa molto goth. Qual è la cosa più goth che hai fatto?
Sky: Ho dormito in un cimitero.

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Oh. Dimmi di più.
Avevo tipo 17 anni. Era un compleanno e la mia compagnia era formata da goth, metallari e punk. Volevamo ubriacarci, ci siamo ubriacati. Eravamo troppo lontani da qualsiasi cosa per andare da qualche parte o andare a ballare. Quindi abbiamo deciso di bere al cimitero, e siamo finiti a dormire sulle tombe. È stato piuttosto illegale, ma abbastanza divertente. Faceva solo un freddo porco.

Ora che il tuo stile è cambiato un po', pensi che ci sia ancora in te un po' della goth che eri?
Certo! Niente si dimentica, fa tutto sempre parte di te. Posso mettere un girocollo anche se sono in completo, è sempre un modo che ho per esprimermi. Mi sono anche fatta un tatuaggio per gli Evanescence! Lo avevo mandato a Amy su Twitter e mi aveva risposto. Quando ero piccola ho cominciato a fare la truccatrice solo perché ero goth. Rossetto nero, ombretto nero. Mi sono rasata le sopracciglia, me le sono ridisegnate e mi sono resa conto che ero brava e mi piaceva. Ora è il mio lavoro, insegno anche.

Una carriera nata dal goth! Incredibile. Grazie Sky.

EMMA, 29 E VICKY, 33

Hey, sembrate piuttosto goth. Qual è la cosa più goth che avete mai fatto?
Vicky: Mi sono fatta un piercing al clitoride in pausa pranzo. E poi sono diventata una body piercer.
Emma: La cosa più goth che ho fatto è stato andare a un raduno che durava tutto il weekend, a Whitby. Era un mare di nero.

Figo! Nient'altro?
Vicky: Penso che la cosa più divertente che tu [Emma] abbia fatto è stata quella volta che eravamo in stazione e tu eri vestita super goth. Piercing borchiati, roba del genere. E c'era questa signora che non riusciva a salire sul treno, aveva le stampelle e una valigia enorme. E lei le fa, con l'accento più inglese e posh possibile, "Amore, hai bisogno d'aiuto?"
Emma: Lei è rimasta pietrificata. Secondo me aveva paura che l'avrei buttata sotto al treno. Mi è sembrato che stesse per restarci. È bello quando la gente si rende conto che sei gentile ed è tutta sorpresa.
Vicky: Sì, gli tieni aperta la porta e ti guardano come se stessi per derubarli.
Emma: Da piccola mettevo il mantello. Mia mamma me ne aveva fatto uno di velluto con intarsi viola, dato che tutti quelli che trovavamo nei negozi li avevano rossi. Santa donna. Mi hanno preso per il culo un sacco, ma io mi sentivo così drammatica. Camminavo, il vento soffiava, e il mantello mi svolazzava alle spalle. Non me ne fregava assolutamente nulla.

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MARJORIE, 29 E GIOVANNA, 27

Noisey: Mancano tre ore al concerto e siete già qua. È la cosa più goth che avete mai fatto?
Marjorie: No. Vengo da Curitiba, in Brasile, e c'era 'sto posto dove si trovavano tutti quelli che ascoltavano rock. E c'è stata una fase in cui ci vestivamo tutti goth—cappotti lunghi, trucco e tutto il resto. Io mi sono fatta fare un trench identico a quello di Neo di Matrix. Ci beccavamo, compravamo vino di merda e andavamo al cimitero, tipo gita.
Giovanna: Onestamente sono sempre stata una codarda, quindi non sono mai andata in cimiteri o roba simile. Ma mi sono sempre piaciuti i vestiti strani. Andavo a scuola alle 7 del mattino con una gonna lunga, anfibi… tagliavo le tende di casa per farmi le gonne dato che i tessuti erano incredibili.

Niente poesie, magia nera o roba simile?
Giovanna: No. Ti incuriosisce, ma poi quando ti rendi conto che è roba seria ti viene voglia di fare un passo indietro dato che non sai quello con cui hai a che fare.
Marjorie: Sì, avevo un sacco di amici presi bene con la Wicca, ma io non mi ci sono mai messa. È quella fase della vita in cui capisci bene quello che vuoi fare, ecco.

Giusto. Grazie ragazzi!

STEPH, 27 E SUA MAMMA, 58

Noisey: Hey voi, qual è la cosa più goth che avete mai fatto?
Steph: Non saprei, non ho mai staccato la testa a un pipistrello con un morso o roba simile.
Mamma: Avere lei!

Non siete mai state a bere in un cimitero? Sembra una cosa piuttosto comune, a sentire la gente che c'è in giro stasera.
Steph: No… una volta sono andata sull'isola di Wight, da sola, a vedere i Cure. È stato figo, e mi sono vestita da Robert Smith. E non mi piace viaggiare da sola, quindi mi sono sentita abbastanza ribelle.

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Che cosa significa per te essere goth?
Steph: Significa essere te stessa e sentirti a tuo agio nella tua pelle, seguire il tuo sentiero. Non ho mai conosciuto goth che erano goth perché lo erano i loro amici. È una cosa individuale. Ed è una figata!

Quando hai cominciato ad appassionarti all'estetica goth?
Mamma: Non sei molto goth, no? Sei quella che sei.
Steph: Sì, mamma dice sempre che non sono molto goth. Va avanti così da quando ero piccola. Mi sono sempre piaciuti i piercing e i miei capelli sono neri naturali, quindi mi sembrava la cosa giusta da fare.
Mamma: Ed è sempre sveglia di notte! Pensi che il goth sia morto?
Steph: Non direi, semmai si è evoluto. Come ha detto mamma, non mi definirebbe goth. Ma gli altri sì. Penso che lo stereotipo del goth satanista sia morto, sì, ma l'atteggiamento è sempre quello. Non devi per forza essere tutta in nero, puoi anche avere addosso dei colori. Si tratta di una cultura, non di uno stile.

Vero. Grazie!

DYLAN, 19, KAREN, 54, E CONNOR, 25

Noisey: Wow, due generazioni di eyeliner! Qual è la cosa più goth che avete mai fatto?
Karen: Anni fa ero andata a un festival vicino a casa mia, non c'erano tanti goth in giro ai tempi. Io e le mie amiche ci siamo messe questi vestiti di pizzo tutti trasparenti, ci siamo sporcate di sangue finto e ci siamo messe delle zanne di plastica in bocca. Ti sto parlando degli anni Ottanta, eh! Ai tempi eravamo fuori di testa. Oggi sarebbe meno assurda come cosa.
Dylan: Io mi sono messo uno smalto nero, una volta. Niente di più.
Connor: Forse quella volta che ho perso i sensi e sono caduto su un pentagramma disegnato male per terra?

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Oh wow. Che era successo, Connor?
Connor: Troppo alcol.

Che cosa significa per voi essere goth?
Karen: Non mi definirei più così goth, ma ai tempi era un modo per esprimere me stessa, una trasposizione visuale del modo in cui mi sentivo. Per le donne essere goth significava poter apparire in modo diverso, essere indipendenti e non doversi aggrappare a gruppi di uomini. Nei primi anni Ottanta era incredibile essere una ragazza goth. Ed è grazie al punk se abbiamo potuto esserlo.

Pensi che il goth sia morto?
Karen: No. Penso che sia tornato nell'underground, ma ogni tanto si fa vedere. La gente vuole abbracciare il loro lato oscuro, è molto sano. Non penso scomparirà mai.
Dylan: Penso sia qualcosa di troppo unico per morire.

Dylan, essendo cresciuto con una mamma così come paragoneresti la tua esperienza alla sua?
Dylan: Sì, credo. Mi sento a mio agio vestito di nero. Spero davvero che il goth non muoia. Per certe aree della società, almeno per quanto riguarda la mia generazione, l'hip-hop è l'unica cosa che conta. Ed è raro incontrare persone come noi. Per la generazione di mia mamma era qualcosa di enorme, qualcosa di nuovo. Ma le novità sono sempre quelle che la gente trova più affascinanti

ROCKY, 29

Noisey: Ciao Rocky, qual è la cosa più goth che hai mai fatto?
Rocky: Forse quella volta che sono andato a una festa di Halloween per goth? Mi sono divertito. Tutti erano vestiti in modo davvero serio. Nessuno era lì per scherzare. Che poi sarebbe quello che devi fare ad Halloween.

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E che cosa avete fatto?
Siamo andati lì sporchi di sangue finto. Nient'altro.

Ci sta. E che mi dici della magia nera?
Ho studiato un po' il paganesimo e la magia nera. Quando ero giovane mi interessavano molto, ora non direi. Ma è stato interessante. Quella roba è diversa da come la gente la percepisce. Dietro c'è un senso di positività, di guarigione, di promozione della pace. Niente di male. Sono un goth piuttosto felice.

Il goth è morto?
Si vede meno in giro perché se dici "goth" a una persona media quella pensa roba tipo Satana, omicidi, suicidi, sacrifici animali. E non è così.

HANNAH, 23 E ASHLEY, 22

Noisey: Quindi mi stavate dicendo che vivete di fronte a un cimitero?
Ashley: Sì! Andavamo a prendere del fish and chips e lo mangiavamo nel cimitero.
Hannah: E ci facevamo cacce al tesoro nei giorni di Pasqua! E ci prendevamo a gavettoni!
Ashley: Una sera siamo entrate di nascosto solo per stare un po' lì.

Piuttosto goth, niente da dire. Come vi siete sentite in quel momento?
Ashley: Non saprei avevamo tipo 14 anni. Ma facciamo ancora roba simile.
Hannah: Vivo sempre lì, dall'altro lato della strada. E nel cimitero c'è una casa, e dico sempre che prima o poi la comprerò. Che succede quando compri una casa che sta in un cimitero?
Hannah: Bè, in pratica vivi nel cimitero.

Ashley, pensi che farai qualcosa di più goth? O i tuoi giorni da goth sono ormai finiti?
Ashley: Di solito per le dieci siamo a dormire. oggi è un'eccezione. Di solito sarei in camera mia con un bicchiere di rosso.
Hannah: O una tazza di tè. A guardare American Horror Story.

Che cosa significa essere goth per voi?
Ashley: Mia mamma mi ha cominciato a far ascoltare gli Evanescence quando avevo otto anni, quindi sono la mia band preferita. Mi sono tinta i capelli di nero quando ero alle elementari, e da allora sono sempre rimasta convinta che tutto questo fosse la cosa giusta per me. Continuavano tutti a dirmi che era una fase, ma non è mai finita.
Hannah: Per me essere goth significa essere sua amica.

Che dolce!

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