Il gioco che ti fa capire com'è quando un pick-up artist ci prova con te
Screenshot per gentile concessione dell'artista.

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Il gioco che ti fa capire com'è quando un pick-up artist ci prova con te

Angela Washko ha creato un videogioco che ripropone in tutti i particolari l'esperienza di farsi martellare da Roosh V. e i suoi adepti.

È venerdì sera. Dopo una lunga giornata di lavoro, mi dirigo a un bar di Los Angeles per incontrare un'amica. Quando arrivo il posto è affollatissimo, e non la vedo da nessuna parte. Invece, sembrano esserci un mucchio di uomini viscidi che vogliono attaccare bottone.

Un ragazzo mi si avvicina con fare aggressivo, mi prende per un braccio nel tentativo di farmi voltare. Confusa e disorientata, mi giro. Si presenta come Julien e mi chiede come mi chiamo e cosa faccio. Cerco di fargli capire che non mi interessa, ma lui insiste. "Io ti amo. Dai. Vieni di là," dice. "Due minuti! Solo due minuti!"

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Colta alla sprovvista esito, e lui lo prende come un segnale per mettermi un braccio sulle spalle. Io mi irrigidisco e lui mi urla, "Ma che hai?" A quel punto gli dico, esplicitamente questa volta, di andare a fare in culo, e lui indietreggia. C'è un intero gruppo di uomini ad attenderlo, pronti a farci il verso.

Per fortuna, invece, non sono davvero in un bar di Los Angeles, circondata da uomini che si sono autoproclamati "seduction coach". Sto solo giocando a un videogioco. The Game: The Game è stato creato dall'artista Angela Washko e, ad oggi, è disponibile per una partita al Museum of the Moving Image di New York. È un simulatore di quello che succede quando ci si dovesse trovare costretti a interagire con i cosiddetti pick-up artist. Uomini che hanno sviluppato un sistema apposito per meccanizzare l'atto della "seduzione", e che vendono i propri insegnamenti ad altri uomini che vogliono dare una svolta alla propria vita relazionale.

Grazie ad alcuni finanziamenti, Washko si è procurata tutti i libri, le guide e i "corsi" online opera delle figure più note della scena per creare The Game: The Game e permettere a chi ci gioca di esperire il martellamento di un pick-up artist—ma a distanza di sicurezza. I personaggi e i testi del gioco sono tratti direttamente dalla realtà; per esempio, il Julien con cui ho parlato al bar riflette il modo di comportarsi e di parlare promosso dal vero Julien Blanc, pick-up artist a cui è stato interdetto l'ingresso in molte nazioni.

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pick-up artist

All'opening della mostra, Washko ha proiettato una clip tratta da uno dei video "istruttivi" di Julien. Il video, ripreso con una telecamera nascosta, mostra Blanc fuori da una discoteca, impegnato a convincere una donna visibilmente ubriaca ad andare a letto con lui. A un certo punto, la mette letteralmente a un angolo e la bacia mentre lei protesta poco convinta. Secondo Blanc, questo conta come 'avercela fatta'. Julien ha una società, la Real Social Dynamics, tramite cui vende il suo programma educativo in DVD Pimp per una cifra che può arrivare anche a 497 dollari per l'edizione "diamond".

Nel videogioco ci sono sei pick-up artist, tra cui Daryush Valizadeh—meglio noto come Roosh V. (che in The Game: The Game si chiama Luke, altro pseudonimo che usa davvero). Valizadeh è forse il pick-up artist più famoso, autore di articoli come "Le molestie per strada sono un mito inventato da donne bianche socialmente ritardate", che si è recentemente unito all'alt right. Tra le altre opzioni Neil Strauss, 'padre' di Valizadeh e Blanc e autore del libro The Game e di un mea culpa per The Game, ed Erik Von Markovik o "Mystery", che un tempo era così famoso che aveva un programma TV. (Verso la fine del suo intervento nel gioco, Markovik tenta di convincerti ad andare in camera sua dicendoti che ti farà vedere com'è casa sua vista da Google Earth.)

Per Washko, era importante inserire il tema del consenso nel gioco. "Non voglio costringere nessuno a vivere le esperienze di questo gioco, che di persona sarebbero traumatiche," mi ha detto nel corso di un'intervista telefonica. Quando il pick-up artist ti approccia, puoi scegliere, fino a un certo punto, di dargli corda (entusiasta o riluttante) o dirgli di "andare a fare in culo". Risposte negative, ma passive, non sempre funzionano per allontanarli.

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Il progetto è nato dalle ricerche di Washko—e le sue esperienze in prima persona—sulla comunità dei pick-up artist. Washko ha cominciato a interessarsi al problema con il progetto The Council on Gender Sensitivity and Behavioral Awareness in World of Warcraft, per il quale aveva parlato con i giocatori di WoW della misoginia così presente nel loro mondo. Molti di loro, aveva scoperto, erano attivi nella cosiddetta "manosfera"—una comunità online che raduna alt-right, attivisti per i diritti degli uomini, e pick-up artist.

pick-up artist

A questo è seguita la scoperta di Valizadeh e l'inizio del progetto BANGED, con l'intenzione di dare spazio alle storie delle donne che Roosh V. si vantava di aver portato a letto nella sua serie di libri Bang. I libri sono scritti come "guide" per "scopare" con le donne di paesi e città diverse. L'artista immaginava che la ricostruzione dei fatti femminile sarebbe stata diversa da quella di Valizadeh. Il culmine del progetto è stata un'intervista di due ore con Valizadeh, che una volta pubblicata ha fatto scattare una campagna d'odio contro Washko—a causa della quale Washko non ha pubblicato le storie delle donne che sono andate a letto con lui.

The Game: The Game vuole puntare i riflettori sulla comunità in modo diverso. Dopo che ha pubblicato l'intervista con Valizadeh, alcuni uomini della comunità l'hanno contattata per farle notare che forse aveva preso un "estremista". Allora Washko ha deciso di andare più a fondo e analizzare molti dei più famosi pick-up artist e i motivi del loro successo.

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"Sono stati i dialoghi che ho avuto con i membri della comunità dei pick-up artist a farmi decidere di fare The Game: The Game e studiare tutti i coach," dice Washko. Washko ha scoperto che ci sono differenze anche significative nello stile dei vari coach. "Roosh V. è solo una parte di un panorama molto più ampio. Per me, è importante mostrare tutto," ha detto.

"Roosh V. è molto trasparente. Per lui esiste un legame preciso tra i movimenti progressisti e il pick-up," dice Washko, riferendosi alla critica esplicita di Valizadeh al femminismo, che renderebbe le donne potenti al punto da non aver bisogno degli uomini—motivo per cui gli uomini devono essere capaci di attrarle. (Sul suo blog la mette giù molto più cruda.)

"Gli altri sono meno interessati alle connessioni di questo tipo, e quindi risultano più 'strutturalmente' misogini," continua Washko, spiegando che questi considerano le tecniche di seduzione come auto-aiuto. Un altro coach, Ross Jeffries, proclama di aiutare gli uomini a rimorchiare "senza fare i bulli, spendere soldi, pregare e bere alcol" e si è schierato contro il "lato oscuro" della comunità. Come si vede nel gioco, però, le sue tecniche sono simili a quelle dei coach che critica.

Secondo Washko proprio queste distinzioni possono farci capire i motivi della popolarità dei pick-up artist tra alcuni uomini. "I coach hanno come pubblico uomini che, per motivi vari, sono svantaggiati nel mondo relazionale, e quindi cercano disperatamente di capire come comunicare con le donne," dice. "Loro dicono di fornire risposte."

Ma sono ben altre le risposte che servono. Da quando è stato pubblicato The Game nel 2005, Strauss si è allontanato dalla comunità, definendola "un modo triste di vivere." Agli estremi, però, questa comunità non è solo triste, ma anche pericolosa: Elliot Rodger, 22 anni, per un periodo partecipante attivo della comunità, ha ucciso sei persone in California, lasciando sulla scena del crimine un 'manifesto' in cui incolpava le donne per non voler andare a letto con lui. Molti uomini di questa scena si sono uniti all'alt-right.

La comunità dei pick-up artist non è una realtà isolata. Le loro guide non sono innovative: non fanno che riflettere alcuni atteggiamenti diffusi sul sesso—ovvero, come ci ha detto la dottoressa Vera Gray, ricercatrice sulla violenza sessuale, "qualcosa che viene fatto alle donne." Una sezione di uno dei libri Bang di Valizadeh si chiama "Se non ti senti un viscido non ti stai spingendo abbastanza in là." Tra le altre cose, questa sezione insegna a "sbrigarsi" quando si tratta di cominciare a fare sesso e "se lei resiste, fate una pausa e poi ricominciate. Fatela cedere e scopatela…"

"Una cosa di cui mi sono resa conto subito, quando è uscito [in una versione precedente] di The Game: The Game, è che gli uomini possono esserne molto colpiti," dice Washko. "Molti tra gli uomini che ci giocano riescono a vivere in prima persona com'è quando il tuo spazio viene invaso o ti viene chiesto con insistenza di rispondere. Spero che questo possa rendere un po' più 'reale' l'esperienza ai loro occhi, e che si rendano conto di quanto cose che fanno finiscano involontariamente per somigliare alle strategie seguite da queste comunità."

Questo articolo è comparso originariamente su Broadly.