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Quello che abbiamo scoperto nell'ultima settimana non è quindi il "lato nascosto di un uomo"—ogni sua sfumatura è sempre stata ben illuminata in pubblico—ma il lato oscuro e bigotto dell'americano medio. Gli americani nel 2016 non sembrano infatti aver problemi con un Presidente che impedirebbe l'ingresso a donne, vecchi e bambini rifugiati perché musulmani, né con un Presidente che ha annunciato ripercussioni penali per le donne intenzionate ad abortire o ancora con un Presidente che invece dei trattati NATO ha promesso di offrire protezione in cambio di denaro, come la Mafia—ciò che trovano scandaloso è un Presidente che dice "figa".
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Qualcuno parla addirittura di un #pussygate. Così, in una manciata di ore, l'idea di un Trump costretto a lasciare a poche settimane dal voto—uno scenario mai visto nella storia americana—diventa abbastanza plausibile da costringerlo prima a chiedere scusa e poi a smentire possibili ritiri dalla corsa alla Casa Bianca.Questo è stato il clima che ha preceduto il secondo dibattito presidenziale, quello in cui tradizionalmente i due candidati si presentano in versione informale e rilassata, pronti a rispondere alle domande degli elettori indecisi. Ma non c'è stato nulla di informale e rilassato in questo dibattito. O di "presidenziale", se è per questo.I primi trenta minuti sono stati brutali. Partiti addirittura senza la rituale stretta di mano che accompagna sempre ogni dibattito. Nella storia è successo solo fra Hillary Clinton e Donald Trump e nello scontro finale in Karate Kid.As proud as I am to label myself a Republican, there is one label that I hold above all else - American. My full statement: — Arnold (@Schwarzenegger)8 ottobre 2016
Clinton and Trump didn't shake hands at the beginning of this debate, so yes, things have been tense from the start — Los Angeles Times (@latimes)10 ottobre 2016
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Abbiamo dovuto attendere più di mezz'ora di insulti e recriminazioni prima di sentire parlare di politica. E ciò che si è discusso è passato in secondo piano rispetto a quei primi minuti iniziali. L'unico momento in grado di riaccendere gli animi è avvenuto quando Trump ha annunciato con nonchalance che dopo la sua elezione come Presidente nominerà un procuratore speciale con il solo compito di imprigionare Hillary Clinton.In una normale elezione non si parlerebbe d'altro, ma in questa persino una minaccia normalmente proferita nelle "democrazie" dell'Europa centro-orientale—quella cioè di privare della libertà i tuoi avversari politici—è passata in secondo piano. Anche gli ennesimi tentativi di attaccare Trump attraverso la sua ammirazione per Putin non hanno lasciato traccia nella coscienza degli elettori. Sia Donald che il suo vice Mike Pence hanno infatti tessuto le lodi da "duro" di Putin. Pence ha addirittura detto che Putin è un leader migliore di Obama. È un sentimento comune fra le destre occidentali oramai, specialmente fra i leader che amano usare parole come cacciare, uccidere, rispedire, allontanare, prima noi.Haha tis debate is such a mess, 'Jesus Christ' is trending — Sage Boggs (@sageboggs)10 ottobre 2016
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