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Música

SS of Base

Su Ulf Ekberg, fondatore degli Ace of Base, e le sue origini musicali di skinhead neonazista.

Internet ci ha lasciato uno scetticismo senza precedenti in fatto di innocenza: sembra praticamente impossibile che esista un personaggio pubblico privo di uno scheletro nell'armadio, e ci aspettiamo che persino semplici piaceri come il gruppo pop svedese Ace of Base abbiano un qualche torbido segreto da nascondere.

E in effetti ce l'hanno.

Ulf Ekberg, uno dei fondatori degli Ace of Base, ha cominciato la sua carriera come skinhead neonazista.

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Ai tempi aveva anche creato una piattaforma di propagazione dei suoi ideali attraverso il suo gruppo punk filonazista, Commit Suiside, noto per canzoni con “testi esplicitamente razzisti.” Quanto espliciti, vi chiederete? Qui c’è un piccolo esempio:

"Män i vita kåporna på vägen tågar. Vi njuter när vi huvudena av niggrerna sågar/ Svartskalle, vi hatar dig! Ut, ut, ut, ut! Nordens folk, vakna nu! Skjut, skjut, skjut, skjut!"

Traduzione?

"Uomini con cappucci bianchi marciano lungo la strada. Ci divertiamo quando tagliamo la testa ai negri/ Immigrato, ti odiamo! Fuori, fuori, fuori, fuori! Popolo nordico, svegliati! Spara, spara, spara, spara!"

Oltre a suonare con i Commit Suiside, Ekberg era anche membro dei Democratici Svedesi, un partito politico che ha pubblicamente “respinto” ogni legame con il neonazismo. Si tratta di un dato interessante, considerato che il gruppo è stato fondato dai nazisti e che i membri attivi mantengono delle connessioni con i gruppi dell'estrema destra odierna. Prendete Anders Klarström, l’ex capo dei Democratici Svedesi. Anche lui era un componente dei Commit Suiside. Quando il gruppo si sciolse, nel 1986, Klarström fu condannato per possesso illegale di armi da fuoco, oltre che per aver indirizzato minacce di morte a Hagge Geigert, un autore di teatro e attore ebreo che aveva pubblicamente condannato razzismo e neonazismo. All’epoca, Klarström si riferì a Geigert definendolo "porco ebreo,e minacciò di dargli fuoco.

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La risposta di Ekberg è stata piuttosto evasiva. In un documentario del 1997, viene citata una sua affermazione: “Ho detto a tutti che mi dispiace molto per quello che ho fatto. È un capitolo che ho chiuso.”

Nel 1998, una piccola casa discografica svedese chiamata Flashback Records ha distribuito Uffe Was a Nazi!, una collezione in edizione limitata della produzione di Ekberg con i Commit Suiside. La copertina è una fotografia di Ekberg che fa il saluto nazista. Nonostante siano stati prodotti solo 1.000 dischi, si è trattato di un attacco estremamente dannoso al passato di Ekberg e l'album è diventato un importante oggetto da collezione. Uffe Was a Nazi! comprende cinque canzoni, tipo “Rör inte vårt land," traducibile in “Non toccate il nostro Paese,” e "Vit makt, svartskalleslakt!" ovvero “Potere bianco, massacro dei crani neri!” Vi si trova anche una rivisitazione del pezzo "Smash the IRAdegli Skrewdriver, band che inneggiava al potere bianco, con i testi tradotti in tedesco e il titolo trasformato in "Smash the VPK." Il VPK, o “Partito della Sinistra,” è un partito socialista e femminista svedese:

Ora veniamo a come Ekberg ha trovato la sua strada negli Ace of Base. Nell’agosto del 1990, un musicista di Göteborg chiamato Jonas Berggren stava per fare un concerto con il suo gruppo, che suonava da diversi anni come CAD, Tech-Noir, o Kalinin Prospect. All’ultimo minuto, il bassista decise di saltare il concerto per andare a sentire i Rolling Stones dall’altra parte della città, e Berggren chiese al suo amico Ekberg di rimpiazzarlo. Un paio di settimane più tardi chiamarono la nuova line-up Ace of Base, e il resto è storia: "All That She Wants" fa il botto, Happy Nation/The Sign vende 23 milioni di copie, e il gruppo diventa una della formazioni pop più amate del decennio.

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Non è chiaro se Berggren, o il resto degli Ace of Base, sapesse o meno delle precedenti avventure di Ekberg con il neonazismo al tempo della sua unione al gruppo. La risposta di Ekberg ai commenti sul suo passato è stata piuttosto evasiva. In un documentario del 1997 viene citata una sua affermazione in cui spiega “Ho detto a tutti che mi dispiace molto per quello che ho fatto. È un capitolo che ho chiuso. Non voglio nemmeno parlarne, quel periodo non esiste più. L’ho chiuso e ho buttato il libro nel 1987. Ho fatto tesoro dell’esperienza, ho imparato. Ma quella vita non fa per me. Sono un’altra persona.”

Oggi, secondo il suo sito, Ekberg è “un leader visionario e un eminente uomo d’affari.” Ekberg è ancora membro degli Ace of Base, ma lavora anche per un’agenzia di marketing strategico chiamata Result, con partner come BMW, Fiat, IBM e LinkedIn. Nel 2002 ha fondato un’altra società di marketing per lo spettacolo chiamata Legion Network (ora defunta), e ha lavorato con Canon, Motorola e Nokia. Dal 2002 al 2005 è stato consulente Nokia.

Ma le cose si fanno ancora più contorte. Ekberg è anche un membro attivo del gruppo di esperti per il programma per l’Asia del German Marshall Fund, creato nello spirito del Piano Marshall (da cui prende il nome)—proprio quello, il programma di incentivi economici guidato dagli Stati Uniti.

Cosa significa tutto ciò? È semplicemente incredibile che queste cose non siano mai venute fuori. Mentre facevo ricerche per questo articolo, ho parlato con molti altri giornalisti che non avevano mai sentito di questa storia. Io stesso ne ero all'oscuro. Non per fare l'appassionato di teorie della cospirazione, ma semplicemente mi pare difficile immaginare un completo recupero da questo genere di odio. La cosa che fa paura è che Ekberg si è creato una posizione di estrema autorità e influenza. Per anni è stato direttamente responsabile del modo in cui i marchi entrano in contatto con i consumatori, ed è attualmente coinvolto in un programma di prestiti di portata geopolitica.

Ekberg ha usato il successo degli Ace of Base come opportunità per ripulirsi la fedina e cancellare il suo passato neonazista? Non ne sono sicuro, e parte di me ne dubita, ma nel momento in cui viene pubblicato questo articolo, posso tranquillamente dire che non sarò più in grado di apprezzare "The Sign," "Don't Turn Around," o "All That She Wants" nello stesso modo.