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Música

Intervista al creatore di Rap Genius

Il grande Wikipedia del rap spiegato dal suo fondatore.

Mahbod con Gucci Mane

Quando andavo alle medie, mio padre non mi autorizzava a stare più di 30 minuti al giorno su internet, lasciandomi poco tempo per scaricare i miei pezzi rap preferiti e cercare di capirne le parole. Poi è arrivata l’ADSL e, nel 2009, è stato lanciato Rap Genius. Avevo finalmente la possibilità di capire le parole di Big L, Gang Starr e Wu Tang, anche se ormai non me ne importava più niente.

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Rap Genius è una specie di grande Wikipedia del rap, basata sul principio del crowdsourcing accoppiato allo spirito da Urban Dictionary: chiunque può contribuire trascrivendo i testi di un pezzo di rap e traducendo le più oscure formule di slang. Gli utenti vengono poi ricompensati da “QI Rap”, i più vicini equivalenti degli MTV Music Awards per i nerd del rap.

Potremmo anche stare qui a domandarci se questa piattaforma non tolga del fascino al fatto di non captare nulla di un pezzo dei Jedi Mind Tricks e, conseguentemente, se la spiegazione dei testi sia davvero conforme allo spirito hip-hop. Ma possiamo anche fottercene completamente, perché Rap Genius ha l’aria di essere un sito apprezzato tanto dai ragazzi ricchi con i cappellini New Era quanto dai digger desiderosi di veder postate le loro ultime illuminanti interpretazioni.

Recentemente, gli ideatori di Rap Genius hanno deciso di invitare i rapper a spiegare in prima persona i loro pezzi: Nas è stato il primo ad accettare. Ho letto su Forbes che è rimasto impressionato dai contributi dati sui suoi pezzi, della serie, “Wow, qualcuno è riuscito a dare un cazzo di senso a strofe che ho improvvisato totalmente a caso.”

La settimana scorsa ho parlato con Mahbod Moghadam, uno dei tre fondatori del sito ed ex-studente di Giurisprudenza che ascoltava Illmatic tra un ripasso e l'altro del Codice Civile americano.

VICE: Da quanto ho letto, Rap Genius è nato da una discussione fra voi tre.
Mahbod Moghadam: Ero con il mio amico Tom, ed eravamo alle prese con una frase di Cam’ron: “80 holes in your shirt, there your own Jamaican clothes.” Io ero convinto che volesse dire: “Ti ho talmente riempito di pallottole che hai 80 fori nella maglietta, come i giamaicani e i loro stracci.” Avevo torto. Ai tempi, non sapevo che le canotte “a maglia traforata” fossero così di moda in Giamaica. A essere sinceri, quando abbiamo lanciato il sito ero un principiante. Rap Genius mi ha insegnato tutto.

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Sei contento di non essere diventato avvocato?
In effetti adoravo il diritto. Ma mi piaceva ancora di più indossare i completi per andare a lezione, come un pimp. Portavo scarpe italiane e vestiti francesi su misura.

E quindi, un giorno hai preferito buttare la tua carriera al vento per lanciare un sito internet.
Sì, ma è un lavoro molto serio. Per noi il rap non è nulla di meno che una forma di poesia. Le metafore, le allitterazioni, i riferimenti oscuri… Tentiamo di dare una spiegazione del testo nel dettaglio. Direi che cerchiamo di mettere in luce ogni artificio stilistico che può includere una strofa.

Qual è la tua pagina preferita su Rap Genius?
Quale ex-studente di diritto, adoro “99 Problems” di Jay-Z. Sono sicuro che sia anche la pagina preferita di Obama. Nella seconda coppia di versi, Jay parla della sua esperienza con la polizia—che lo ricercava per traffico di droga—quando fa riferimento a “the year ’94.” Tra l’altro nel frattempo la legislazione americana sulla droga è completamente cambiata; non ne sarebbe uscito così al giorno d’oggi. Sì, adoro quel pezzo.

Ho visto che avete collaborato con Nas, recentemente.
Sì. È lui il primo ad aver accettato di contribuire a Rap Genius, e a mio avviso è anche il più grande pimp che si possa trovare su questo pianeta. In ufficio lo chiamiamo “The Nasfather”. Pare che gli piaccia.

Ho letto un’intervista in cui lui diceva: “Poco importa il senso che ho voluto trasmettere con i miei testi, quel senso non mi appartiene più da quando viene ascoltato da altre persone che lo riadattano.”
Ah ah, aspetta, è Nas che lo dice o Roland Barthes? No ma è vero, è un tipo umile. Parte dal principio di non avere il monopolio delle parole, perché i suoi testi gli sfuggono nel momento in cui i fan se ne appropriamo. È anche un po’ l’idea di Rap Genius: ci sono sempre reclami tra utenti per sapere chi ha ragione a interpretare questo così, chi ha torto, ecc.

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Bene… e a parte questo, che cos’è questa storia di Rihanna? Ho visto uno status di Rap Genius che diceva che vi eravate slinguati a una serata.
Già, sono io che l’ho pubblicato. Mi piace molto mettere in giro voci per far arrabbiare le mie ex. Non so perché l’ho fatto, perché a essere onesti, Rihanna non è neppure il mio tipo. Trovo che non sia abbastanza magra. Preferisco le ragazzette ossute. Sul genere di Tiara Thomas, sai. Sogno di fare l’amore con lei. Mi ha rubato il cuore e vorrei fare di lei la regina di Rap Geniuslandia.

Ah, non fai parte di quelli che muoiono dietro a Nicki Minaj.
Oh sì, Nicki è l’eccezione. È troppo adorabile. E quando canta “drop it to the floor, make that dick shake”, mi sento costretto a obbedire ai suoi ordini.

Mahbod, con Nas e una ragazza

Secondo un utente di Rap Genius, Lil’ Wayne sparla di Frank Ocean nel suo pezzo “Future.” Come interpreti questa cosa?
Spero che non sia davvero così, perché quel passo suona troppo bene. In più, ho sentito dire che Weezy e Birdman uscivano insieme, quindi sarebbe super falso da parte di Weezy sfottere Frank Ocean perché è gay.

Già.
In ogni caso, ho già decretato nella mia testa che quel pezzo spaccava. Il suo momento migliore rimane “we gon eat each other like some Somalians,” anche se non sono d’accordo con l’utente che ha scritto: “Weezy vuole leccare perché muore di fame come i somali.” Penso piuttosto che Weezy parlasse dei capi dei guerriglieri somali che mangiano carne umana. Ma va bene, c’è dibattito.

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Cosa succede quando avete più interpretazioni plausibili?
Abbiamo all’incirca 500 collaboratori di Rap Genius che possono aggiornare le spiegazioni, editarle, accettare e rifiutare i commenti. Sono loro che attribuiscono poi i “QI Rap” agli altri utenti della community. In effetti, c’è sempre modo di sapere chi ha aggiunto cosa—ma non è quello che cerchiamo di evidenziare, perché vogliamo mantenere un’idea di “Dio ha parlato, tacete.”

Già. A volte, mi domando se Rap Genius non stia togliendo un po’ di mistero alla cosa. Voglio dire, le persone cercheranno meno i significati ora che tutto è spiegato, no?
Il 99 percento di quello che trovi sul sito non sono altro che palle. Penso che in un senso Rap Genius renda ancora più complicato il tentativo di capire tutto. Lo vedo davvero come un mezzo artistico, uno spazio d’interpretazione che finge di avere l’ultima parola mentre in effetti  gli utenti passano il loro tempo a correggersi gli uni con gli altri.

Con chi collaborate oltre a Nas?
Kanye West ha molto peso. Spero che verrà più spesso sul sito. Ci sarà da divertirsi. Insha'Allah. Poi RZA, Raekwon, 2 Chainz, Mac Miller, Kendrick Lamar, Spitta, Big K.R.I.T…

Avete la tendenza a esibire i personaggi del momento. Qual è la politica di Rap Genius per quanto riguarda il rap meno recente?
Effettivamente, lo facciamo perché sono le pagine più viste. Ma nella nostra “linea editoriale”, se posso dirlo, diamo la stessa importanza alle hit che ai pezzi più oscuri. Poi, sì, gli utenti staranno più a discutere su un pezzo di A$ap Rocky che su una cosa di Big Daddy Kane.

Immagino che a volte sarai stanco del rap, ora che è diventato “un lavoro.”
Mi piace sempre moltissimo, ma forse sono meno hip-hop di prima: il mio consumo d’erba ha subito un crollo da quando vengono in ufficio i rapper. Tra l’altro, l’ultima volta che è passato in ufficio 50 Cent mi ha confessato che non ne aveva mai fumato in vita sua. Ti rendi conto? Vuol dire che ha tirato fuori dalla sua immaginazione tutta “High All The Time”. È geniale.