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A11N2: È andato da quella parte

In Santa We Trust

I mormoni italiani stanno per avere il loro primo tempio. Siamo andati a Roma per conoscere alcuni membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni per capire come se la passano.

Ugo Perego dal terrazzo del centro commerciale da cui è possibile vedere il tempio in costruzione, non ancora accessibile al pubblico. Foto di Niccolò Berretta.

Il mormonismo è nato nella prima metà dell'Ottocento grazie a Joseph Smith e al suo testo sacro, il Libro di Mormon, una specie di Bibbia 2.0 che parla di angeli, israeliti-americani e profezie. I mormoni rappresentano l'ultimo movimento cristiano in ordine di rivelazione. Sono convinti che il loro Libro sia la naturale estensione della Bibbia e che Smith l'abbia scritto traducendo le tavole d'oro che un angelo gli avrebbe consegnato in un giorno di sole del 1823. Se non ne sapete nulla, c'è una puntata di South Park a riguardo.

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Negli ultimi 185 anni i mormoni sono stati perseguitati, ghettizzati, derisi e contestati. Oggi sono 15 milioni, e la loro dottrina non è quasi mai cambiata. Proibisce cose come tè, caffè, tabacco, alcol, droga, porno, barzellette spinte e masturbazione, e ripone tutte le speranze in un Dio Padre e nel di lui Figlio che un giorno risorgerà e ci governerà.

Uno degli argomenti di cui si parla più spesso in relazione al tema mormone è la poligamia, e questo perché i mormoni sono stati poligami. La maggior parte oggi non lo è più, almeno da cent'anni, eppure Smith amava tantissimo il sacro vincolo del matrimonio—nella sua vita si è sposato 40 volte. Poi i tempi sono cambiati, e vedi le critiche, i mutamenti sociali e le leggi in materia, gli unici mormoni che ancora la praticano sono quelli che i mormoni standard, quelli ufficiali, definiscono 'fondamentalisti'. Se entrate in un tempio e chiedete di loro probabilmente i mormoni 'retti' non vi degneranno nemmeno di uno sguardo, ma se volete conoscerne le gesta potete farlo guardando serie come Seven Wives o Big Love. Ricordatevi però che questa non è la norma.

In Italia i mormoni non ci sono sempre stati, ma ci sono arrivati. Negli anni Sessanta ce n'erano solo un paio di centinaia. Vivevano soprattutto nelle basi americane e non potevano predicare. Poi ci sono stati il Concilio Vaticano II, Paolo VI e le dichiarazioni dei cattolici riguardanti la libertà religiosa, e il 27 febbraio 1965 23 mormoni si sono incontrati a Lugano per dar vita a una vera e propria zona italiana. Frank Pizzuto finisce a Milano, Paul Loveday a Torino e William Nelson a Vicenza. È l'inizio della missione italiana.

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Per la fine di dicembre i predicatori sono già 41, e il programma viene esteso a Padova, Bologna, La Spezia, Pisa e Napoli. Nel 1966 la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni—è così che i mormoni vogliono che sia chiamata la loro Chiesa, con tanto di nota stampa a sottolinearne l'obbligatorietà—fa la sua prima preghiera dedicatoria italiana, e in pratica, ne ufficializza la presenza.

Il 2015 è più o meno il loro cinquantenario—alcuni iniziano a contare dal 1965, altri dal 1966—e per festeggiare stanno costruendo un tempio a Roma. Sarà il primo tempio mormone in Italia, 12esimo in Europa, 145esimo nel mondo. A lavori finiti, per raggiungerlo, basterà prendere il raccordo anulare, direzione nord, e girare in via dei Settebagni fino al numero 376. Anche adesso è difficile non notarlo. Il cantiere si trova tra l'Agenzia delle Entrate e il centro commerciale Porta di Roma, proprio davanti all'IKEA. Di fronte a quello che sarà l'ingresso ci sono il nulla e un campo di rovi. In linea d'aria, a 18 chilometri, c'è San Pietro.

Foto di Niccolò Berretta.

I lavori sono iniziati il 23 ottobre del 2010. La struttura occupa un'area di 60.707 metri quadri e raggiunge i 43 metri d'altezza. Il progetto nel suo complesso prevede un centro visitatori, una biblioteca genealogica, la foresteria, il giardino, un centro congressi, un ostello per soli mormoni, 15 appartamenti e 22 stanze su un edificio di due piani con tanto di acqua riscaldata a energia solare. Poi ovviamente, il tempio.

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Negli ultimi cinque anni i lavori sono stati aperti al pubblico solo in due occasioni, e tutte e due le volte su richiesta di un sindaco, prima Alemanno, poi Marino. Quando l'ho chiesto io la risposta è stata no. Raimondo Castellani è il responsabile delle relazioni con il pubblico della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Italia.

Mi spiega che il divieto di accesso al cantiere del tempio è una questione di sicurezza. Lui vuole collaborare, vuole che io capisca, e per farlo mi invia una lista di tutti i responsabili che hanno a che fare con la dicitura 'mormone' in Italia. Io gli rispondo che voglio parlare del tempio, della Chiesa e della loro missione, lui mi risponde che sì, "si potrebbe fare dalla terrazza del McDonald's da cui si vede il cantiere."

È lì che incontro Ugo. Ugo Perego ha 43 anni, nella vita fa il genetista e si occupa di nativi americani. Ugo ha studiato negli Stati Uniti, poi è tornato in Italia ed è finito a capo di una congregazione che da Roma Termini va fino a Frosinone. Ugo è nato cattolico, poi i suoi genitori hanno deciso di entrare a far parte della compagine mormone. Da quel momento i valori di Joseph Smith e del Libro di Mormon sono diventati suoi.

"Noi ti presentiamo il messaggio, poi sta a te." Ugo è una delle persone scelte dalla Chiesa per parlarmi dei mormoni italiani. Gli è già capitato di portare visitatori sulla terrazza del McDonald's per fotografare il tempio. Più di una volta si è spinto nella zona degli addetti, da cui il cantiere si vede meglio, e più di una volta è stato allontanato dalla sicurezza del centro commerciale—succederà anche a noi, due volte.

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Ugo mi racconta che crescendo si è reso conto che voleva una morale solida, "che mi aiutasse a essere la persona che potevo essere," e che gli fornisse una guida. "Non ho voluto lasciare al caso il compito di formarmi," ma a Dio.

Foto di Niccolò Berretta.

Per i mormoni quello della fede è un chiodo fisso. "Tu credi nella legge di gravità, no? Ci credi anche se non la vedi, e questo perché la gravità nasce dall'evidenza. Prendi Babbo Natale. Un bimbo ci crede, e questo perché a parlargliene sono i genitori. A una certa età però il bimbo non ci crede più. Mette in pratica il metodo sperimentale e scopre che non ci sono prove a sostegno dell'esistenza di Babbo Natale." E Dio, e Gesù, non sono come Babbo Natale. "Considerando un atto di fantasia come Babbo Natale e un atto di scienza come la gravità, Dio, Gesù, le verità rivelate da Smith contenute nel Libro di Mormon si trovano nel mezzo, e si basano su un'unica cosa, la certezza della fede."

La fede è cosa certa. Se sei cattolico, o sei praticante o non lo sei, se sei mormone sei mormone, punto, quindi credi. Sei mormone perché non hai dubbi. Sei mormone perché hai trovato la risposta alle inquietudini dell'essere e dell'esistere. Sei mormone perché al mondo certe verità sono assolute: Gesù, Smith, e il Libro di Mormon. Ugo ha chiesto, e Gesù gli ha risposto. Ugo voleva sapere se Gesù era la risposta, e lui gliene ha mostrato l'evidenza. Ugo crede in Gesù, nei mormoni e in Joseph Smith perché alla domanda "esisti?" qualcuno gli ha risposto "sì." D'altra parte se non fosse così "crederei in Babbo Natale."

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Il fatto è che se vuoi credere non è difficile trovare le prove di cui hai bisogno, e infatti le prove di cui mi parla Ugo sono "tangibili, spirituali, ma anche materiali", perché se decidi di credere, "ti si accende una lucina, ed è in quel momento che capisci che tutto è fede, anche non credere." Tutti credono in qualcosa, è solo questione di decidere in cosa, "credere di credere o credere di non credere."

Oggi in Italia i mormoni sono quasi 30.000. Si dividono in 104 congregazioni, nove pali, tre distretti, due missioni, 55 rioni e 49 rami. Loro ci credono. Sono quelli in giacca e cravatta che girano di casa in casa vendendo atti di fede. Per loro Dio, Gesù e Spirito Santo sono tre individui distinti. Gesù e Satana sono fratelli, e post-resurrezione Gesù ha passeggiato dalla Palestina fino in America.

I cattolici non la vedono proprio così, e tra le due confessioni non corre esattamente buon sangue. È un peccato, perché se non fosse per questi piccoli dettagli, mormoni e cattolici converrebbero su parecchi punti, come l'idea di famiglia—patriarcale, solida, no LGBT—e di scienza, perlomeno nei termini in cui di "scienza" si parla a casa Bagnasco. A causa delle divergenze invece non sono mai andati d'accordo, e i primi, i mormoni, si sono dovuti sorbire le forme più disparate di bullismo cattolico. Poi però i mormoni si sono presi la rivincita.

Ad oggi nel mondo, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni vale intorno ai 40 miliardi di dollari. I suoi membri contribuiscono alle casse della dottrina versando ogni anno un decimo dei loro redditi. È una multinazionale. Ci sono un presidente, Thomas Spencer Monson, e i suoi sottoposti, le congregazioni, gli sponsor e i fedeli, ma anche le holding, gli investimenti, le catene di fast food e i parchi divertimenti, come il Polynesian Cultural Center delle Hawaii, un parco a tema polinesiano che frutta 59 milioni di dollari l'anno tra biglietti e donazioni esentasse.

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Thomas Monson, presidente della Chiesa, dà l'avvio ai lavori per il tempio.

Secondo Ugo la sua Chiesa è sulla "strada giusta." Anche Gesù veniva attaccato, "dicevano che era figlio del demonio e che ne avrebbe portato il potere sulla Terra. È per questo che l'hanno crocefisso, e la verità," e di questo Ugo ne è convinto, "è che dove c'è saggezza, e giustizia, c'è opposizione. La Bibbia ha il potere di insegnare Gesù Cristo ma non il potere di portare unità tra i cristiani." Alla Bibbia manca qualcosa, per fortuna però ci sono "il Libro di Mormon e la fede mormone," e tutte quelle cose che ne contraddistinguono il credo, come la teoria creazionista, "che non esclude l'evoluzione, ma potrebbe esserne la radice," e la parola di saggezza, "quella che prevede di privarsi di certe sostanze, tabacco, caffè, tè, quello originale, verde, nero, giallo, droghe e alcol, in ogni loro forma." Nella vita ci sono due modi per fare esperienza, "uno è il ragionamento, l'altro è l'obbedienza. Per il mio diciottesimo compleanno proposi a un amico di ubriacarci, e lui mi disse 'sì, ma poi cosa cambia? Quante volte devi sgarrare prima che una situazione diventi irrecuperabile? Quella notte non abbiamo bevuto, ma chissà cosa sarebbe successo se l'avessimo fatto. Forse sarebbe stata solo un'ubriacatura, o forse sarebbe andata diversamente. Poteva succedere di tutto."

È tardi ed è la seconda volta che la sicurezza del centro commerciale ci chiede di allontanarci dalla balconata che dà sul tempio, così saluto Ugo e cambio interlocutore. Tocca a Christian. Christian Bruno è di Catania, anche lui fa parte della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Ha studiato a Cagliari, poi è stato in Spagna, ha girato l'Italia, ed è finito a Roma. È lui l'incaricato per parlarmi del tempio. Ci sentiamo al telefono. Ha 29 anni ed è sempre molto impegnato.

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"Ho un rapporto personale con Dio, a volte non sento le risposte, a volte sì, non è facile, ma ci sto lavorando." Christian è mormone da sempre. Sua madre si è convertita nel 1968. Aveva 14 anni ed è stata la prima donna mormone di Catania. "Suo fratello conobbe i missionari per strada, si incuriosì e lì seguì nel loro appartamento. Non c'era ancora una Chiesa. Poi ci portò anche mia madre, che aveva 13 anni."

Prima di trasferirsi a Roma, Christian ha fatto il missionario in Spagna, a Napoli e in Sardegna. Per i mormoni l'opera missionaria è un mezzo obbligo, dura due anni e la fanno tutti, tranne le donne. "Facciamo tanto, parliamo di Gesù, spiritualmente, materialmente. Incontriamo persone, le stiamo a sentire, parliamo di fede, diamo una mano, se serve anche per un trasloco."

Christian mi spiega che il motivo per cui la decisione di costruire il tempio in Italia è arrivata a cinquant'anni di distanza dal primo insediamento è perché questo tipo di struttura viene edificata solo quando un Paese raggiunge un certo numero di membri. "C'è una quota, ma è flessibile." Gliela chiedo, ma non me la dice.

Il risultato finale del tempio. La costruzione doveva finire a metà 2014, a gennaio la comunità mormona ha partecipato a una giornata di digiuno pregando che la costruzione

finisse in tempi brevi.

Non mi dice nemmeno quanto il tempio nel suo complesso verrà a costare, "onestamente non lo so," nessuno lo sa. Quel che mi dice però è che d'ora in poi non dovranno più emigrare. "Prima andavamo a Berna, o a Madrid, dove già esistono templi di una certa rilevanza. Adesso potremo restare in Italia." Per i mormoni i templi non sono solo belle strutture. Al loro interno si celebrano le funzioni più sacre. Il battesimo dei morti, il matrimonio eterno, le alleanze con il Signore.

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A me più di tutti intriga il battesimo dei morti. "Gesù ci ha insegnato che il battesimo è un sacramento fondamentale. In molti muoiono senza poterlo fare, ma anche i morti sono individui, e anche loro hanno diritto di scegliere." I mormoni credono nel battesimo per procura, credono che grazie a loro il morto possa guadagnarsi la salvezza nel regno dei morti, e credono anche che chi non si trovi d'accordo, anche se morto, possa avvalersi di una gabola ad hoc, perché "la validità del battesimo dipende dal fatto che il morto decida di accettarlo nel mondo degli spiriti."

I casi famosi di battesimi di morti ce ne sono un po'. Uno dei più recenti riguarda le vittime dell'Olocausto. "Ne abbiamo battezzate molte. Molti discendenti ne hanno fatto richiesta, e noi abbiamo accettato." Smith credeva nella libertà di scelta, "e ad ogni persona dev'essere data la possibilità di essere battezzata, anche ai morti." E Romeo e Rick Grimes e Max Brooks sono solo dei principianti. La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha battezzato Anna Frank, "è stata una dei tanti, il principio vale per tutti. Se io parente ho avuto un antenato tra le vittime dell'Olocausto, posso richiederne il battesimo, è semplice, è un principio biblico. Non facciamo niente di assurdo, è un modo per aiutarli nel cammino, dopo la morte."

Vorrei vederlo, vorrei vedere battezzare liste di nomi di archivi obitoriali, ma non posso. "Le funzioni non sono aperte al pubblico, certe cose si svolgono solo all'interno della comunità. È una questione di sacralità, il tempio non è un luogo turistico." È uno degli insegnamenti della Chiesa, la Chiesa sa, "è Dio che lo dice, il Signore non si aspetta che siamo perfetti," mentre la Chiesa è una casa di ordine, e "anche se il tempio di Roma non sarà il più grande del mondo, il suo sarà un altro tipo di valore."

Sarà a Roma, e "a Roma qualsiasi cosa tu costruisca acquisisce significato, la grandezza non è un metro di misura. Dio vede più lontano di me. Smith è stato lo strumento nelle mani di Dio per restaurare la Chiesa sulla Terra," e quello che ha stabilito è "una questione di fede, non ci vedo niente di strano."

Io delle caratteristiche architettoniche sci-fi del tempio romano vorrei parlare per ore, come degli strumenti di Dio, ma Christian è molto impegnato, ha poco tempo, e io mi sento in obbligo di chiedergli tantissime cose. Ho tempo solo per una, e non posso che buttarmi sull'unica cosa che tutti, sempre, chiedono ai mormoni: la poligamia. "Un tema che va molto di moda. I mormoni — quelli ufficiali — l'hanno bandita nel 1890, ma c'è ancora chi la pratica e che a volte viene scambiato per mormone, quando invece è solo un semplice fondamentalista, non è uno di noi."

Per fortuna Christian non è permaloso. Spesso gli viene chiesto di parlare del suo matrimonio, se è poligamo, se ci crede, se è uno dei valori in cui i mormoni ancora credono. Lui non se la prende, anzi ci scherza, "mia moglie mi picchierebbe."

Alla fine ci salutiamo. Né Ugo né Christian hanno saputo dirmi quando il tempio sarà pronto, i lavori vanno avanti, a volte si fermano, a volte riprendono. Mi hanno assicurato che all'inaugurazione mi inviteranno. Io intanto mi sono fatto un'idea di quello che sono. I mormoni non credono in Babbo Natale, ma in una sua versione rivelata. Non sono gli unici, anzi. La fede per definizione comincia dove finisce la razionalità, e quella mormone in fondo è solo una forma di sospensione teologica magari più spinta delle altre, ma neanche la più forte. Ma d'altra parte il mormonismo è americano, e gli Stati Uniti sono la terra di Scientology, dei Testimoni di Geova e di Charles Manson, e quindi anche di un Gesù "che darà vita a una nuova era. Sarà il salvatore, e metterà fine al tempo dei governi dell'uomo." Sarà come un Signore degli Anelli parte seconda, ma nella città di Independence, Contea di Jackson, Missouri. Non a Roma.