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La nuova droga sintetica che sta facendo impazzire i carcerati inglesi

La tradizione voleva che i detenuti appena arrivati in carcere prendessero una manica di botte. Oggi, invece, in molte prigioni inglesi c'è un nuovo rito di benvenuto: un viaggio in ambulanza dopo aver fumato troppa cannabis sintetica.

una canna di spice. Screenshot via.

In passato, la tradizione voleva che i detenuti appena arrivati in carcere prendessero una manica di botte. Nel 2015, invece, in molte prigioni inglesi è venuto alla luce un nuovo rito di benvenuto: farsi un viaggio in ambulanza dopo aver fumato troppa cannabis sintetica.

La cannabis sintetica è commercializzata con vari nomi, ma i detenuti hanno scelto "Black Mamba"—una tipologia reperibile nella maggior parte dei negozi di articoli per fumatori del Regno Unito—come termine omnicomprensivo, e questo è il motivo per cui quel viaggio inaugurale viene detto "viaggio nella mambulance". Le guardie carcerarie, invece, la chiamano spice, che suona meno come il nome di una cover band glam rock.

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La cannabis sintetica è sempre più popolare perché non è rintracciabile coi test delle urine, che, se risultano positivi, possono causare un giro di vite o l'aggiunta di giorni da scontare in prigione. Neanche i cani ne rilevano l'odore addosso ai visitatori, quindi la sostanza potrebbe teoricamente essere già penetrata in ogni carcere del paese. Molti non l'hanno ancora provata, perciò la potenza di alcune tipologie coglie i detenuti di sorpresa, facendoli finire al pronto soccorso dopo aver tentato di fumare una canna carica come una normale canna d'erba. Perché il punto è che la cannabis sintetica non ha niente a che vedere con l'erba vera. Consiste in erbe essiccate e innaffiate di sostanze chimiche che dovrebbero—con scarsissimi risultati—replicare gli effetti della cannabis.

I nuovi detenuti vengono quindi incitati dagli altri a fumare cannabis sintetica, giusto per il divertimento di guardarli sbroccare. Oppure, in alcuni casi, il detenuto viene derubato di tutto ciò che ha mentre il suo cervello non è più in grado di rispondere agli stimoli.

Un ex detenuto mi ha detto che la cannabis sintetica "é un bel problema al momento, nelle carceri. Ti manda completamente fuori di testa, ma non come l'erba, la coca, o l'eroina, con cui sai come ti comporterai tu o come reagirà un tuo compagno. Questa è davvero roba folle."

Ha aggiunto che "chi ne fuma si imbambola, poi prende a testate il muro oppure tenta di colpirti o di colpire gli agenti. Il giorno dopo non ha idea di cosa ha fatto. C'è un modo di dire, qui: 'Se stai per fumare Mamba, faresti meglio a chiamare la mambulance.' Ed è vero—io dopo un paio di tiri sono caduto a terra in preda alle convulsioni. E tutta la nostra sezione sa come funziona, quindi cominciano ad applaudire quando arriva la mambulance."

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I paramedici e i medici del carcere sono preparati ad affrontare gli effetti delle overdose da cannabis sintetica—tra cui ipertensione, accelerazione del battito cardiaco, aumento della pressione sanguigna, visione offuscata, attacchi epilettici, allucinazioni, psicosi, e totale perdita di controllo viscerale. Il pericolo maggiore è che gli effetti della sostanza sono diversi e imprevedibili a seconda della persona; a molti provoca pensieri depressivi oppure uno stato comatoso. Ad altri, invece, provoca ansia e paranoia, il che spesso porta ad aggressioni agli altri detenuti, ai secondini, o a oggetti inanimati.

La popolarità della sostanza ha probabilmente contribuito a un recente aumento degli episodi di violenza tra detenuti e guardie. Un rapporto parlamentare pubblicato a marzo di quest'anno ha rivelato che le aggressioni ai membri del personale e agli altri detenuti è cresciuto del 7,1 percento rispetto al 2012. Anche l'autolesionismo è aumentato vertiginosamente, del 9 percento.

La Prison Officers Association cita la cannabis sintetica come il problema principale per le guardie carcerarie. Michael Rolfe lavora nel carcere di Elmey, in Kent, e ha a che fare con gli effetti della sostanza ogni giorno. Ha detto: "La spice è in ogni singolo carcere di questo paese, il problema è sempre più diffuso. Quelli che la vendono a volte la tagliano con sostanze chimiche come l'LSD e altri allucinogeni, e i carcerati vanno completamente fuori di testa. Diventano un problema per noi che dobbiamo controllarli e un pericolo per loro stessi, e quindi non possiamo non intervenire."

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Mentre la questione dell'LSD sembra ancora incerta, non c'è alcun dubbio che la cannabis sintetica causi problemi di per sé. Rolfe ha aggiunto: "Molto spesso li troviamo in stato di delirio e dobbiamo intervenire in qualche modo."

Rolfe dà la colpa alla droga, che ha trasformato i detenuti in un vero incubo per le guardie—sono diventati instabili, più forti e con una soglia del dolore più elevata.

Ha detto che "attaccano briga con noi quando sono sotto gli effetti della droga. Sono più forti e più adrenalinici, il che li rende più combattivi e più resistenti."

Molte guardie carcerarie hanno vissuto in prima persona o hanno assistito a scoppi di violenza dovuti agli effetti della marijuana sintetica, e Michael non fa eccezione.

Ci ha raccontato, "Un mio superiore è stato aggredito da un detenuto sotto gli effetti della spice; aveva già perso i sensi ma il detenuto ha continuato a picchiarlo. Ora ha perso l'udito da un orecchio e il suo equilibrio è permanentemente danneggiato. Non credo tornerà mai al lavoro, e questo per colpa della spice. Capisci quindi che c'è un reale fattore di paura tra il personale carcerario, mentre le aggressioni diventano più frequenti e più efferate."

Vendere cannabis sintetica in carcere è estremamente redditizio—il che porta alcuni spacciatori a commettere reati all'interno del carcere per prolungare la loro permanenza, o ex detenuti a commettere nuovi reati per farsi rimettere dentro e continuare a guadagnare. Un grammo, che fuori dal carcere costa 100 sterline [140 euro], dentro può rendere non meno di 1.800 sterline [2.500 euro]. Mi hanno raccontato che un boss in carcere aveva ordinato ai membri della sua banda a piede libero di derubare tutti i negozi che la possedevano per farne scorta; si dice che abbia accumulato più di 50.000 sterline [70.000 euro] in meno di tre mesi.

Secondo un rapporto del Centre for Social Justice, nel 2010 c'erano stati solo 15 sequestri di spice, mentre nei primi sette mesi del 2014 le confische sono state 430. Accanto a quest'enorme crescita nell'utilizzo, i tagli del governo al personale carcerario hanno aggravato il problema.

Peter McParlin, presidente della Prison Officers Association, ha dichiarato: "Da sempre ci sono episodi di violenza in carcere, ma il livello non è mai stato così alto negli ultimi 32 anni. Abbiamo meno personale, quindi non riusciamo a gestire gli scoppi di violenza. I membri del personale intervengono per salvare i colleghi, e ci sono anche casi di detenuti che intervengono per salvare le guardie."

Ad oggi non sembra che ci sia molto da fare per contrastare l'emergenza cannabis sintetica nelle carceri. Finché i cani non verranno addestrati per fiutarla, e finché non verranno introdotti in ogni carcere scanner come quelli degli aeroporti, molti detenuti britannici si faranno un giro sulla mambulance.

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