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Attualità

La guida di VICE alla prostituzione

In tempi di crisi come questi, è bene lasciarsi aperta ogni opzione.

Foto di Tod Seelie

Ok, diciamolo una volta per tutte. Lavorare nel mercato del sesso è uno schifo. Fare la prostituta può voler dire anche trascorrere tre giorni a casa di un cocainomane a farti sbattere senza sosta (magari dopo che ti ha puntato una pistola alla testa perché ti sei seduta dalla parte sbagliata del letto). Non importa cosa pensi la gente, essere una puttana—in ogni senso—è un inferno, e l'unico motivo per cui lo si fa è avere SUBITO i soldi per la droga. Se vuoi provare, preparati ad anni e anni di setti nasali andati e tette finte. È un po' come fare la cameriera, ma all'estremo: lecchi qualche culo e ti trovi in mano un sacco di banconote, ma subito dopo, per sentirti a posto, devi correre a spenderli in droga.

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In caso questo bel quadretto non fosse stato abbastanza convincente, prima di buttarti nel giro fammi almeno il favore di leggere qui sotto.

ANAL
Fino a qualche anno fa, se una del mestiere avesse rifiutato di fare sesso anale non sarebbe stato così strano. Oggi, se arrivi a fine giornata senza aver dovuto piangere su richiesta, fatto bocchini fino al vomito ed esserti fatta montare da dietro con due dildo infilati nella vagina devi considerarti fortunata. Non so perché si sia arrivati a questo punto. Magari è colpa di Internet, fatto sta che il concetto di "umiliare una donna" (in fondo, la questione è tutta lì) si è evoluto a una velocità sorprendente. Ergo, non immaginarti di passarla liscia con sfilate in tacchi alti mentre lui ti scatta delle foto. Anche i prezzi sembrano essere crollati, ma non si può mai sapere, col sesso. Mi è capitato di sentire di gente che offriva il proprio corpo "in cambio di un letto", ma anche di una che si è beccata migliaia di dollari da un uomo d'affari giapponese per una notte d'amore a Tokyo e ritorno.

BORSA 
Quella di una prostituta contiene: preservativi (i campioni gratuiti del consultorio), talco (per infilare meglio i preservativi), una rubrica coi numeri dei tassisti e le tariffe, cerotti, colluttorio (scoprirai molto presto di non poterne fare a meno), pellicola (non vorrai beccarti un herpes genitale, mi auguro) e soprattutto: salviettine bagnate. Sono essenziali, e con loro non c'è culo, sperma o trucco sbiadito che tenga.

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COCAINA
In questo ambiente, la cocaina è tutto. Non c'è cliente che non ne faccia uso, e così le prostitute. I più fatti sono contemporaneamente il meglio e il peggio che possa capitare. Pagano bene perché vogliono un servizio lungo, ma in cambio bisogna sopportare dosi estreme di paranoia e uccelli mosci, anche combinati insieme.

Al primo incontro con un cocainomane guardalo fisso negli occhi e non essere troppo vaga, perché quelli come lui sono convinti che chiunque voglia fregarli, e dargli anche solo una minima impressione di averne l'intenzione li farebbe impazzire. Quando lo avrai finalmente convinto di essere lì solo per lavorare, tirerà fuori dai pantaloni il suo cosetto e impazzirà ancora di più. Ah, se glielo devi succhiare scordati il preservativo.

A dire il vero, un modo per farglielo usare senza che se ne accorga c'è. Serve un po' di pratica, ma se riesci a metterlo in bocca prima che lui ti veda, puoi lentamente srotolarglielo sul pisello mentre scendi con le labbra. Una volta finito non preoccuparti di toglierlo. Deve sapere che razza di stronzo è.

DEODORANTE
Spogliarelliste e prostitute (e i gay, per qualche strana ragione) conoscono il segreto per evitare che la depilazione dell'inguine lasci dietro di sé tutti quei fastidiosi puntini e i peli incarniti. È facile, economico, e funziona sempre: deodorante. Credo abbia a che fare con l'alcol, e col fatto che questo apre i pori evitando le irritazioni. È lo stesso principio su cui si basa il Tend Skin, con la differenza che quello costa un sacco e funziona da schifo.

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ESCORT
Le prostitute che lavorano per un'agenzia se la passano molto meglio delle battone. Le escort vengono pagate a ore, anche se al cliente si ammoscia subito e non c'è più niente da fare. Le battone, oltre a tutto il resto, devono sobbarcarsi pure il pappa che vuole i soldi ora-subito-immediatamente.

FAIDE 
L'odio per i colleghi è un ottimo metro di giudizio, se vuoi capire da quando e quanto sei nel giro. In questo campo tutti odiano tutti. Ci sarà sempre qualcuno più giovane, carino o economico di te, perciò preparati a litigare. Allo strip club mi è capitato più volte che una nera venisse a urlarmi in faccia cose tipo, "Se sali ancora una volta lì sopra vengo su e ti riempio di botte." Succede sempre così, e il dubbio è tra tornare a casa ed evitare la rissa o prendere qualche calcio e racimolare altri soldi.

GANG BANG 
Nessuno chiede mai di farne, pensano sia sconveniente—o da gay. In effetti, le gang bang esistono solo nei porno. E siccome sono una prostituta non ne so granché. Noi non li guardiamo, i porno. Sarebbe un po' come se un impiegato guardasse un film su uno che sta di fronte a scartoffie e computer tutto il giorno.

HOTEL 
Gli addii al celibato in hotel sono una fonte di guadagno sicura, ma parliamone: agli uomini piacere competere, e capita che inizi la serata con un normalissimo pompino per poi concluderla nel bagno della stanza al terzo piano mentre un tizio ti sbatte da dietro senza lubrificante e contemporaneamente ti infila le dita negli occhi. Però ne vale la pena, perché di solito il tutto dura tra una e cinque ore, le luci sono soffuse e te ne torni a casa con 6.000 verdoni nelle mutande.

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INTERNET 
Nell'industria del sesso, il lavoro su Internet rappresenta il lato più tollerabile. Se sai accendere un computer, benvenuta a bordo. I siti amatoriali in cui ragazze della porta accanto si spogliano direttamente dalla loro cameretta fanno milioni di dollari, e non importa se hai le smagliature o l'occhio pigro… i tuoi mille al mese li porti a casa comunque (anche se devo ammettere che per meno di 4.000 non ne vale proprio la pena). Ci sono community con 3.000 persone che lavorano 24 ore al giorno, prendendo 3.50 dollari al minuto. 15 milioni di dollari al giorno, capito? E qui si arriva dritti al paradosso del porno: fa schifo, è deprimente e ti fa odiare gli uomini. Ma sono soldi.

Per iniziare, tutto quello che serve è un computer, una connessione relativamente buona, una webcam e, volendo, un cuscino di Hello Kitty. Scegli il tuo sito porno preferito e cerca la voce "Apri un account". Dopo aver inserito la tua data di nascita permettendogli di verificare che tu sia abbastanza grande ti inviano dritto dritto il software. Da lì è fatta. Ogni volta che fai il login ci sarà qualche coglione ipereccitato in attesa, disposto a sganciare per un po' di tette. La cosa positiva del lavorare su Internet è che i siti amatoriali hanno delle norme piuttosto strette che vietano la pornografia hardcore, quindi puoi rifiutarti di bere il tuo piscio o fare fisting senza alcun timore di essere licenziata. Non fraintendermi, il senso di umiliazione non svanisce, ma almeno puoi essere grassa. La Rete è dove vanno a finire tutte le battone in pensione.

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LABBRA 
Le labbra sono uno strumento importante, ma devi saperle usare. Oltre a tutte le pratiche che il "saper usare" sottintende, ce n'è una che viene troppo spesso sottovalutata, e che sta nella capacità di saper dosare le parole. Spogliarelliste e prostitute lo sanno bene, perché i loro clienti sono principalmente uomini depressi che vogliono qualcuno con cui sfogarsi. Col tempo mi sono creata un bel repertorio di sorrisi, cenni, sguardi e risatine. In pratica, parlo solo per dire "Sì" o qualcosa di estremamente sensuale ogni cinque sue frasi. Dopo sei mesi avrai affinato talmente tanto le capacità di ascolto e comprensione che potresti addirittura pensare di tentare la fortuna con un quiz a premi o più semplicemente impiegare la metà del tempo a risolvere i cruciverba. Passare ore e ore ad ascoltare uomini che si masturbano verbalmente su fatti senza senso per sentirsi più importanti ha anche questi effetti.

MASSAGGI 
Nei colloqui ai centri massaggi è tutto un "No ma devi fare solo quello che ti va, preservativi e tutto." L'unica cosa che non ti dicono è che se non ubbidisci vai a casa senza un soldo. Per entrare e farsi mezzora/un'ora di massaggio, i clienti sganciano 40 dollari. Ma poi sta tutto a te, e alla tua capacità di negoziare una smanacciata o più. Fai una media tra il tuo grado di disperazione e il suo, e ottieni il ricavo. La maggior parte dei centri applica tariffe 3-2-1, 300 dollari per del sesso, 200 per la bocca e 100 per la mano. Ma finché ci sono stronzi che vogliono infilartelo da dietro per 80 dollari, quei numeri lì sopra non servono a un beneamato cazzo.

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NUDA!
Consiglio pratico: non appena arrivi a casa del cliente o nella stanza d'hotel, e subito dopo aver chiesto il permesso, spogliati. Io mi metto subito in mutandine, perché se aspetti finché non te lo chiedono potrebbe fregarti andando a riferire all'agenzia che non ha intenzione di pagare per una che è rimasta vestita per una buona ora e ha fumato sigarette al mentolo accoccolata a una bottiglia di vodka senza degnare il suo coso di un'occhiata.

Per tutto ciò che non è prostituzione, invece, la regola è far durare il processo di svestizione il più possibile. Soprattutto su Internet. La tariffa è al minuto, perciò tienitelo buono un morso per volta. E se non gli sta bene, che diavolo può fare? Prendere a manate la tastiera?

ORGASMI 
Sul lavoro, un orgasmo capita una volta nella vita. Pensaci un attimo: se il tuo clitoride ne vede tutto il giorno tutti i giorni, il piacere fisico non è più così scontato. Solo che ai clienti piace credere di avertene provocato uno, perciò preparati un bel repertorio sonoro.

PSICOLOGIA
Le femministe come Andrea Dworkin e Caterina MacKinnon se ne sono uscite con questo terribile stereotipo per cui chi si prostituisce lo fa perché ha subito violenze sessuali dal proprio padre. Ma che cavolo ne sanno? Non è giusto, no. Voglio dire, mio padre mi violentava, e i padri di tutte le donne del mestiere che ho conosciuto (striptease, prostituzione, linee erotiche, sesso online) facevano lo stesso, ma… cazzo. È vero. Forse è per questo che sopportiamo simili trattamenti. Non è facile trovare statistiche affidabili sul tema incesto, ma basta fare un rapido calcolo di quante vendano il loro corpo oggi e pensare che ognuna di esse è stata violentata dal padre per sentire lo stomaco andare sotto sopra.

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PS: Se tuo padre non ti ha mai violentata o non sei lesbica, chiudi qui la faccenda. Altrimenti odierai gli uomini per il resto della vita.

QUOTIDIANITÀ
Quando fai un lavoro del genere, senza orari, il tempo per fare la spesa è limitato. Ma che importa, la dispensa di una prostituta non contiene granché. Essenzialmente, si distingue tra non-cibo e cibo consolatorio. La prima categoria comprende barrette proteiche, sedano e succo e tutto ciò che ti permette di smorzare la fame senza introdurre calorie. La seconda contempla quel genere di alimenti con cui stai segretamente cercando di ingrassare e sabotare così la tua carriera. Di tanto in tanto, ognuna di noi abbandona la categoria uno per rifugiarsi in barattoli di maionese e vaschette di gelato da spazzolare nel giro di secondi, per poi tornare alle bevande energetiche.

RUBARE
Con la prostituzione funziona così: dopo aver passato un'ora davanti (o dietro, o sotto, o sopra) a un uomo che non vuole far altro che umiliarti, senti la necessità di fargliela pagare. È per questo che rubiamo. Di solito prendiamo roba di poco valore, cose tipo scarpe, soprammobili a forma di Buddha e simili. Ma ci sono anche quelle che riescono a sbirciare mentre il cliente ritira dal bancomat per poi sfilargli la carta dal portafoglio e correre via con migliaia di dollari.

SUICIDE GIRL
E che cavolo, questo non è porno. Non è neppure sesso. Somiglia più al teatrino di pupazzi che tutti i bambini amano mettere in scena nella propria cameretta. Mi sono iscritta al sito non appena l'hanno lanciato, ma poi mi sono ritrovata a dover spiegare perché mai sarei stata una Suicide Girl migliore delle altre. Cosa? Di tutti i capi che ho avuto, nessuno mi ha mai chiesto un curriculum. L'unico motivo per cui queste ragazze parlano così volentieri di porno e di potere femminile è che non fanno ASSOLUTAMENTE porno. Porno significa accettare di essere umiliate in cambio di soldi. Se ti sta bene, vuol dire che lo stai facendo nel modo sbagliato.

TELEFONATE 
Un sacco di madri single si danno alle linee erotiche per arrotondare lo stipendio. Credono che sia meno umiliante, ma sono cazzate. Come ogni forma di prostituzione, il sesso telefonico ti fa odiare te stessa più che mai. Per 300 dollari a settimana, poi. Ma dai.

UOMINI 
Se esci con un uomo che non è un tuo cliente e con cui vorresti andare a letto, non dirgli MAI che ti pagano per fare sesso. All'inizio penserà che è fico farlo con una super-esperta gratis, ma poi pretenderà che tu sia sempre e comunque una specie di Lil' Kim ninfomane, quando l'unica cosa che vorresti è goderti tre/sette minuti di silenzio mentre lui lecca la tua povera triste fica. Oppure, più semplicemente, uscirà di testa pensando a quali tra i suoi amici potrebbero averti mai pagato per scopare, finendo per incazzarsi e spaccare tutto. In ogni caso, non ti sposerà MAI.

VIETATO
La Motion Picture Association of America ha introdotto il suo sistema di visto censura nel 1968. All'epoca, X significava "assolutamente vietato ai bambini, non ci importa se lì con voi ci sono mamma e papà." Poi, con una furbata di mercato, quelli del porno hanno tirato fuori la XXX, che dovrebbe voler dire "roba così esplicita da farti uscire il sangue dagli occhi"—anche se a quei tempi l'unica cosa che gli occhi degli spettatori avrebbero visto erano pubi pelosi che si smarmellavano a vicenda. Oggi siamo arrivati a sesso anale praticato su ragazze che vomitano addosso ad altre ragazze mentre strani aggeggi vengono infilati in bocca e un po' ovunque, quindi la storia delle X è letteralmente andata a farsi fottere. Ecco perché per i film tosti usano VM17. VVVM-1777 non ha lo stesso effetto di XXX.

ZZZZZZZZZ 
Ovvero, dormire. Questa capacità, altresì detta "dissociazione", può sempre tornare utile, soprattutto alla terza ora di pratiche su un cocainomane a cui ha smesso di rizzarsi quando ancora il suo naso si poteva definire tale. La storia delle violenze sessuali in famiglia prevede che le prostitute abbiano una certa familiarità con la dissociazione, perciò non ti ci vorrà molto per recuperarla. In quei momenti puoi pensare davvero a un sacco di cose, dalla compagna di classe delle elementari al prossimo film da scaricare. A volte riesci ad andare così lontano da addormentarti. Ma se succede, sei fottuta.