La mia giornata da James Dean

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La mia giornata da James Dean

La strada per Fairmount, in Indiana, è costeggiata da campi di mais e pali della luce. In questo paesino di 3.000 anime è nato James Dean, e ancora oggi, 60 anni dopo la tragica morte dell'attore in un incidente d'auto all'età di 24 anni, gli abitanti...

La strada per Fairmount, in Indiana, è costeggiata da campi di mais e pali della luce. In questo paesino di 3.000 anime è nato James Dean, e ancora oggi, 60 anni dopo la tragica morte dell'attore in un incidente d'auto all'età di 24 anni, gli abitanti onorano la sua memoria con una fiera.

Ci ero già stato nel 2009, ma questa volta sono tornato per la gara di sosia. Dopo una giornata di infruttuose ricerche, in uno dei due locali di zona—il Giant, un riferimento all'ultimo film di Dean—riconosco la giacca di pelle rossa e i capelli pettinati all'indietro. A Fairmount, quella combinazione può significare solo una cosa.

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Scott Brimigion, attore, scrittore e rivenditore d'auto, è anche un sosia professionista di James Dean. È arrivato direttamente dalla California per partecipare alla competizione, dalla quale in passato è già uscito vincitore. Mi mostra un album con centinaia di foto di lui a New York, sotto la pioggia, in macchina, in moto, vestito di pelle dalla testa ai piedi, nei campi. Una notte di cinque anni fa si è svegliato dopo un sogno e ha buttato giù tutte le immagini che gli scorrevano in testa. Il risultato è stato un romanzo, 8 Crosses on 4 Corners, che prende le mosse dall'incrocio dove Dean ha perso la vita. È ancora convinto che sia stato Dean stesso a indurgli quel sogno.

Dopo aver chiacchierato lo seguo alla competizione: c'è il pienone, e mi dicono che sia anche il massimo momento di affluenza. Ci sono altri dieci sosia di Dean, ma nessuno è al pari di Scott—che a un certo punto si allontana e si va a sedere in disparte, come assorto. Più tardi mi dirà che stava pregando per la madre recentemente scomparsa chiedendole di aiutarlo a impersonare al meglio Jimmy.

Ho passato diverso tempo con Scott, e ho notato che raramente usciva dal personaggio. Nel pomeriggio proviamo a visitare la casa natale dell'attore e incontriamo una troupe impegnata nelle riprese di un documentario su Dean e i suoi fan, i "Deaner". Sfortunatamente però quel giorno le cose non vanno come previsto, e ad aggiudicarsi il trofeo è un sosia di Detroit. Quando Scott sale sul palco sento qualche lamentela: pensano sia troppo serio. Anche Scott è scontento, e mi dice che ormai è diventata una questione troppo "politica"—a quanto mi spiega, uno dei giudici è un suo vecchio rivale che aveva battuto diversi anni fa.

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La sua tappa successiva è il luogo in cui è morto Dean il 30 settembre 1955. Quando lo saluto e lo osservo incamminarsi verso la macchina indossa ancora la giacca di pelle rossa, e il fumo di sigaretta lo segue.

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