Perché i sex toy per uomini sono un incubo?
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Perché i sex toy per uomini sono un incubo?

Il mondo dei vibratori sta vivendo la sua età dell'oro—perché il piacere maschile non merita le stesse attenzioni?

Negli ultimi vent'anni si è verificata un'incredibile evoluzione nei sex toy pensati per il pubblico femminile. Tra idee più aperte sulla sessualità, batterie ricaricabili e, di recente, crowdfunding e stampa 3D si è creato un sottobosco di prodotti dal design sofisticato, che offrono un vasta gamma di piacevoli esperienze per i clitoridi di tutto il mondo.

I sex toy per uomini, invece, non sono variati granché dalle vagine artificiali che sono in circolazione dagli albori dell'assistenza coniugale. Oggi che PornHub, le pagine Tumblr per adulti e il sexting sono (quasi) argomenti accettabili per conversazioni di circostanza, è strano vedere come gli strumenti per la masturbazione maschile restino ancora fermi all'età della pietra. Perché, nell'epoca più rivoluzionaria ed eccitante che mai per i vibratori, vagine di gomma e strumenti relativi fanno ancora così schifo?

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Ci sono state campagne di crowdfunding che hanno offerto alle donne qualsiasi cosa, dalle vibrazioni senza mani agli strap-on bionici, mentre la campagna di maggior successo dedicata al pene resta Autoblow 2, un "simulatore di pompini" che è rumoroso, goffo e orrendo a guardarsi.

Potrebbe capitare di vedere Kate Moss con un JimmyJane Little Something, ma non vedremo mai Idris Elba parlare apertamente del Fleshlight che magari ha sotto il letto

Ora il creatore di Autoblow, Brian Sloan, è tornato con un nuovo progetto, 3Fap, che è descrivibile come un insieme di rotoli di carta igienica con tre orifizi penetrabili. 3Fap è terrificante da qualsiasi punto di vista. Sembra, letteralmente, che qualcuno abbia preso tre torce elettriche e le abbia incollate insieme. Da un lato capisco che la possibilità di cambiare tipo di sensazione a piacimento posso risultare interessante per qualcuno, ma resta difficile ignorare il fatto che il design ingombrante è agli antipodi dell'ergonomia. (Inoltre, come se non bastasse, questo è il jingle usato dalla campagna pubblicitaria.)

Che cosa, esattamente, impedisce un miglior sviluppo dei dispositivi dedicati al piacere del pene? Ci sono, va detto, alcune restrizioni logistiche per i sex toy maschili. I vibratori possono avere qualsiasi forma e dimensione: possono essere grandi o piccoli, pensati per la penetrazione o esclusivamente per la stimolazione esterna. Le vagine di gomma, invece, sono progettate per fagocitare un intera asta dura—una premessa ingombrante da cui iniziare, e che diventa anche più complicata quando si cominciano a sommare fronzoli tecnici. C'è un motivo per cui così tanti prodotti maschili—come Tenga FlipHope, Fleshlight o Autoblow—finiscono per avere aspetti simili. È difficile essere innovativi con un obbligo di forma del genere.

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Ma ci sono anche questioni culturali in gioco. Per quanto suoni strano, lo sviluppo dei vibratori ha tratto vantaggio dai luoghi comuni secondo cui le donne sarebbero schizzinose quando si tratta di sesso.

La maggior parte dei designer di vibratori si basa su due premesse fondamentali: la prima, che molte donne rispondono meglio alla vibrazione che alla penetrazione; la seconda, che le donne pensano che i peni siano brutti e che preferiscono quindi uno strumento più simile a un'opera d'arte moderna che al membro di un porno divo. Partendo da questi presupposti, chi realizza vibratori può iniziare da zero e creare un prodotto che sia bello e piacevole di per sé, senza l'esigenza di imitare o ricreare l'esperienza fisica del sesso.

I designer come Sloan, d'altro canto, non possono contare sulla stessa libertà. Mentre i sex toy femminili sono spesso pensati come supplemento o miglioramento dell'esperienza sessuale con un'altra persona, i sex toy per gli uomini sono quasi sempre pensati per essere degli elementi sostitutivi. I peni amano le vagine, dopo tutto, e i sex toy sono pensati per essere usati solo quando una vagina (o una bocca, o un culo) non è disponibile. Di conseguenza, la maggior parte dei produttori di sex toy non si pone il problema di come creare un prodotto che dia il massimo piacere possibile a un pene. Si concentra invece sull'imitare al meglio le sensazioni date da un corpo umano—una lotta contro i mulini a vento.

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E quando aggiungi all'equazione che gli uomini sono ritenuti grossolani, rozzi e pronti a scoparsi qualsiasi cosa, ciò che ottieni è, be'… campagne come quella di 3Fap. Mentre i vibratori sono pubblicizzati come prodotti aspirazionali—usa questo oggetto per sentirti sensuale e stupenda come questa modella!—le vagine di gomma sono considerate come un prodotto per tizi nella norma (come, ad esempio, Brian Sloan, più incallito sostenitore del suo stessso prodotto).

Potrebbe capitare di vedere Kate Moss con un JimmyJane Little Something, ma non vedrete mai Idris Elba parlare apertamente del Fleshlight che magari ha sotto il letto. Senza dubbio, questa cosa è collegata allo strano senso di vergogna che gli uomini provano ancora nei confronti dei sex toy. Ma dato quanto siamo diventati aperti sul consumo di materiale pornografico e sulle nostre abitudini masturbatorie, è strano che gli strumenti per la masturbazione maschile siano ancora visti con un tale disprezzo.

Viene da chiedersi perché, dati i loro difetti, prodotti come 3Fap riescano ancora ad avere un mercato. È più che probabile che la cosa sia dovuta al fatto che non esiste competizione. Fino all'arrivo di Tenga dal Giappone qualche anno fa, non c'era nessuno all'altezza di Fleshlight sul mercato. Per quanto orrendo, Autoblow è effettivamente unico nel suo genere.

E data la situazione, è difficile dare la colpa ai clienti il cui sudato denaro tiene a galla queste aziende. Dopo tutto, per quanto il suo prodotto possa essere criticabile, Sloan è se non altro furbo abbastanza da riconoscere un mercato ignorato e soddisfarne le esigenze. Speriamo che il successo dei suoi prodotti alimenti lo sviluppo di una migliore competizione.

L'azienda giapponese Tenga ha già fatto breccia negli Stati Uniti con prodotti sorprendentemente graziosi, tipo la serie 3D e una linea di prodotti sponsorizzati da Keith Haring. Magari, nei prossimi anni avremo più Tenga e meno Sloan. Dopo tutto, se gli uomini sono pronti a sborsare soldi per 3Fap, saranno felici di pagare per qualcosa che abbia anche un buon design, no?