FYI.

This story is over 5 years old.

Di segni e di sogni

Piovono pietre

Vivo nel terrore, ma spesso sono gli altri a non rendersi conto di quanto possano essere pericolose certe situazioni.

Il mio telefono è uno di quei nokia da poveri, di quelli che se sei furbo vai in un centro commerciale e lo paghi due spicci o se sei intollerante alla confusione fai come me e vai nel negozietto in paese e lo paghi dieci euro in più, ma comunque poco.
Solo che non sono l'unico povero in giro e nella casa dove sto ora a Bruxelles la più ricca fa la cameriera e ha il mio stesso telefono. Il fatto è che lei a differenza mia non ha problemi con i centri commerciali, ma con l'essere attenta e vigile: un giorno è uscita e ha preso il mio telefono—non al posto del suo, è uscita con due telefoni in tasca.
Quel giorno mia moglie era fuori casa, come al solito disegnavo e chattavo con una firma nota su queste pagine: Demented.
Come mi rendo conto dell'assenza del telefono gli chiedo di chiamarmi in modo da verificare se l'avessi dimenticato in un angolo di casa (cosa improbabile, visto che ogni sera metto in fila le scarpe sulla stessa piastrella del pavimento). Solo che anche lui ha lo stesso nokia e questo vi dà la misura della sua ricchezza, perciò inizialmente ha fatto un po' di resistenza per timore che la tipa rispondesse e si ciucciasse tutto il suo credito. Comunque, alla fine chiama e in casa, come previsto, il telefono non c'era.
Sono entrato in allarme e gli ho detto che ero preoccupato perché in caso di emergenza non avrei avuto modo di chiedere aiuto. Lui mi ha risposto con testuali parole "VIVI NEL TERRORE."

Pubblicità

Già, vivo nel terrore, ma spesso sono gli altri a non rendersi conto di quanto possano essere pericolose certe situazioni. Che poi non vivo così tanto nel terrore, visto che in quel preciso istante mi son reso conto di essere qui da due mesi e di non conoscere i numeri per le emergenze.

Continua nella pagina successiva.