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Le vittime del terremoto nel Centro Italia sono almeno 284 [LIVE]

La scossa è stata molto violenta anche a causa del suo ipocentro molto superficiale, a 4,2 chilometri di profondità.
Foto via Massimo Russo/Twitter

Diverse persone sono morte a causa di alcune forti scosse di terremoto che hanno colpito nella notte gran parte del centro Italia.

Ecco cosa sappiamo finora, per punti:

  • Secondo la Protezione Civile, le vittime accertate del sisma sono 284.
  • I feriti che sono stati ospedalizzati sono oltre 300.
  • La prima scossa, di magnitudo 6.0, si è verificata l'altro ieri notte alle 3:36.
  • Le scosse stanno continuando anche in queste ore: il palazzetto dello sport di Amatrice è stato evacuato per precauzione.
  • Una potente scossa ha causato nuovi crolli alle strutture già pericolanti dopo il terremoto di ieri.
  • L' epicentro è stato registrato ad Accumoli, nei pressi di Amatrice, al confine tra Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche.
  • Tra i comuni più colpiti, oltre ad Accumoli e Amatrice, anche Arquata del Tronto.
  • La Protezione Civile ha specificato che, alle ore 7:00 di giovedì, complessivamente sono state registrate più di 460 scosse di terremoto dall'inizio dello sciame sismico.
  • Il terremoto è stato avvertito in buona parte della regione, da Roma a Firenze all'Emilia Romagna.
  • La scossa è stata molto violenta anche a causa del suo ipocentro molto superficiale, a 4,2 chilometri di profondità.
  • A RaiNews24, il sindaco di Amatrice ha detto: "Metà paese non c'è più."

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Nell'Ospedale Lellis di Rieti, a partire dalle 8 di mercoledì, è cominciata una massiccia raccolta di sangue per aiutare le vittime del terremoto. Anche gli ospedali delle regioni circostanti si sono attivati per la raccolta del sangue, mentre in tutto il paese sono partite raccolte fondi e di beni di prima necessità per le persone colpite dal sisma.

Le zone maggiormente colpite sono distribuite nelle regioni che confino proprio a cavallo dell'epicentro. Si registrano edifici crollati in diverse località della zona.

Nelle ore successive sono seguite numerose scosse di assestamento, tra cui una di magnitudo 5,4, avvertita anche questa anche a Roma, alle 4:33.

"È un dramma, servono le unità speciali che tirino fuori la gente da sotto le macerie," ha detto al telefono con SkyTG24 il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. "Qui è un paese che non c'è più, il Corso non c'è più, le case sono crollate," ha detto tra le lacrime.

Danni sono stati segnalati a Norcia, in Umbria, nelle tre province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata nelle Marche.

Parlando a RaiNews24 il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha descritto il sisma come "severo," a causa del quale ci sarebbero stati "feriti e crolli importanti."

Si sono inizialmente temuti crolli anche sul Gran Sasso. Sulla pagina Facebook del Rifugio Franchetti si leggeva che "nella nebbia si è sentito un forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo: al momento non si vede di quale entità, ma l'impressione è che sia venuto giù un bel pezzetto di montagna…"

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Nella mattinata di mercoledì, tuttavia, la stessa pagina ha rassicurato gli utenti: "la frana caduta dal Corno Piccolo non è enorme e non ha praticamente interessato il sentiero".

I soccorsi sono stati difficili in quanto nella zona sono presenti molte piccole frazioni distribuite su un territorio montano complicato da raggiungere — solo nel comune di Amatrice sono presenti 69 frazioni al di sopra dei 900 metri.

Amatrice non è lontana da L'Aquila, la città abruzzese che nell'aprile del 2009 venne devastata da una serie di scosse che causarono la morte di 309 persone e il ferimento di altre 1.600.

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