FYI.

This story is over 5 years old.

News

Come ha fatto lo Zimbabwe a finire con 217 dollari in banca?

Attraverso un potente mix di avidità, violenza e stupidità.

Da sinistra a destra: Tendai Biti, Morgan Tsvangirai, Joice Mujuru, Robert Mugabe

La scorsa settimana il governo dello Zimbawe ha annunciato che dopo aver pagato gli stipendi dei dipendenti pubblici, il suo conto in banca è di soli 217 dollari. DUECENTODICIASSETTE DOLLARI. Al tasso di cambio attuale sono 160,11 euro. Una volta alla fermata della metro ho trovato per terra una banconota da 200 euro. Se avessi saputo che ero appena diventato più ricco di un Paese, non mi avrebbe seccato così tanto spenderli tutti in bollette arretrate.

Pubblicità

La notizia è stata divulgata dal ministro delle Finanze Tendai Biti, che—per essere un politico dello Zimbawe—è più onesto che può. Biti è il segretario generale del partito MDC [Movement for Democratic Change], composto da quei bravi ragazzi che hanno passato la vita a farsi scagliare giù dai precipizi e penzolare dagli elicotteri del partito di Mugabe. Nel 2008 il leader del MDC, Morgan Tsvangirai, ha fatto un patto con il diavolo e accettato di governare insieme a Mugabe. In qualità di nuovo Ministro delle Finanze, il povero Biti si è ritrovato immerso in una montagna di merda.

Scommetto che ora come ora preferirebbe aver mantenuto il dollaro zimbabwiano, se non altro quel bilancio patetico farebbe molta più scena con un migliaio di zeri alla fine. In più, sembrerebbe aumentare di ora in ora. I maligni dicono che il tasso di inflazione a 231 milioni percento e le banconote da 100 trilioni di dollari hanno trasformato il Paese in una barzelletta. E hanno ragione, ma probabilmente è meglio farsi deridere piuttosto che capire che il proprio governo non potrebbe permettersi una cena per due in un ristorante elegante.

Ecco una lista di tutte le spese pazze, gli sprechi e le frodi che hanno trasformato l'amato Paese di Mugabe nel regno del come-cazzo-è-potuto-succedere.

DIAMANTI DI SANGUE

Un paio di anni fa sono state scoperte delle miniere di diamanti nell'area di Marange. Ovviamente è scoppiata una guerra per il possesso della zona, in un susseguirsi di scandali, schiavi, torture e omicidi. Ma, come si dice, quel che è stato è stato. Ciò che conta è che lo scorso anno il commercio di diamanti dello Zimbawe ha raggiunto i 680 milioni di dollari. E questo nonostante tutte le restrizioni imposte al Paese da praticamente ogni nazione del mondo.

Pubblicità

Tuttavia, dei 600 milioni che il governo aveva preventivato di ottenere dal commercio di diamanti, solo 40 milioni sono effettivamente finiti nell'erario. Nessuno può dire con certezza dove siano finiti gli altri milioni ma, in ogni caso, il saldo corrente dello Stato ammonta al valore di un  singolo diamante da un quarto di carato.

LA BELLA VITA DI MUGABE

Mentre il popolo dello Zimbawe annega nella povertà, il suo Presidente vive la vita del Grande Gatsby. Il corteo personale di Mugabe è composto da decine di motociclisti di scorta, ambulanze, auto della polizia e veicoli corazzati dell'esercito, carichi di berretti rossi addestrati direttamente da una delegazione di militari nordcoreani. Dietro di loro si nasconde Mugabe, nella sua limousine protetta da auto nere a prova di bomba, a prova di proiettile, a prova di tutto. E se non vuoi finire in galera farai molto meglio ad accostare non appena li senti arrivare; chi guida sulla stessa strada del Presidente può infatti essere arrestato oppure direttamente investito e bruciato.

A volte neppure i membri stessi del corteo sono al sicuro—l'anno scorso uno dei suoi centauri è morto dopo un incidente con un senzatetto.

AGRICOLTORI NO GRAZIE

La prima cosa che ha fatto Mugabe quando ha cominciato la sua trasformazione da  combattente per la libertà a puttanella delle industrie, è stato cacciare gli agricoltori capaci dalle loro terre. La sua strategia era di sottrarre la terra ai coloni inglesi (quindi ai contadini bianchi) e redistribuirla agli abitanti dello Zimbawe. Con il termine "abitanti", chiaramente intendeva dire familiari, amici, ministri corrotti e ovviamente anche le loro famiglie e i loro amici. Mugabe stesso possiede 39 di queste fattorie.

Pubblicità

Il problema di questa situazione, oltretutto, è che le persone che adesso possiedono queste terre non sanno come coltivarle. Di conseguenza, gli stessi campi un tempo ricchi di tabacco, mais e bestiame, sono ormai da tempo sterili. "Il granaio d'Africa" si è prosciugato; non riesce nemmeno a fornire il necessario per sfamare il proprio popolo, figuriamoci ad alimentare le esportazioni. Adesso allo Zimbawe tocca pagare per comprare il cibo che fino a poco fa raccoglieva dall'orto di casa, e naturalmente non può permetterselo.

VINCERE COSTA

Le elezioni sono previste per quest'anno, ma ciò significa solo che non potranno essere finanziate. Lo Zimbawe sta supplicando la comunità internazionale per raccogliere i 192 milioni di dollari necessari a coprire i costi. Mugabe dice di odiare i "colonizzatori occidentali," ma ora sembra più che contento di tendere le mani per ricevere l'elemosina.

È difficile capire se questa decisione a indire finalmente delle "libere e giuste elezioni" sia o meno una buona cosa. I cittadini dello Zimbawe le desiderano disperatamente—non importa quanto sangue verrà versato a questo turno—perché per liberarsi di Mugabe stanno letteralmente morendo.

Tuttavia, Mugabe ha ulteriormente modificato la costituzione per adattarla ai propri scopi. Questo significa che se vincerà le elezioni (e siamo onesti, ha alle spalle anni di brogli elettorali che giocano a suo favore) potrà asfissiare il suo Paese per un'altra decade. In tal caso, sarà bene che abbia grandi progetti per quei 217 dollari.

Altro dallo Zimbabwe: Non è l'ora che Mugabe vada all'inferno?