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Foto

Un nuovo ritorno al futuro

BACK TO THE FUTURE, una serie fotografica talmente geniale che nessuno ci aveva mai pensato prima.
Ellis Jones
London, GB

Johannes, 1994 e 2011, Amburgo

La serie di Irina Werning BACK TO THE FUTURE, uscita circa un anno fa, ha fatto il giro completo di Internet diventando un vero e proprio fenomeno virale—giustamente, dovremmo aggiungere. Chi mai ha avuto la brillante idea di ricreare alla perfezione foto d'infanzia di completi estranei? Il suo progetto ci era piaciuto un sacco, e grazie al cielo Irina ha continuato a lavorarci sopra. Ha appena pubblicato online la seconda parte, e noi siamo andati a infastidirla con un paio di domande a riguardo.

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VICE: Per chi non abbia confidenza con le tue foto, come ti è venuta l'idea per questa serie?
Irina Werning: Ero occupata a scansionare vecchie foto per un amico, e poco dopo mi è capitato di passare a fianco di un palazzo che era in una di quelle foto. Lì mi sono bloccata e così, su due piedi, ho pensato di ricrearla.

Andy, 1964 e 2011, Los Angeles

La tua prima serie ha avuto un enorme successo online. È questo che ti ha convinto a farne una seconda? Oppure era già nei piani?
Continuerò a farlo finché non mi annoierà.

Dove scatterai la prossima serie?
Ho scattato le 150 foto della serie BACK TO THE FUTURE in un anno e mezzo. Ora parto per l'India. L'anno prossimo: Russia, Islanda, Beirut, Istanbul, Il Cairo…

Alexandra, 1970 e 2011, Parigi

Non male come lavoro. E che Paesi hai visitato per la seconda serie?
Stati Uniti, Argentina, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Danimarca, Italia e Germania.

Fer, 1981 e 2011, Buenos Aires

Christoph, 1990 e 2011, Muro di Berlino

Quale tra le foto della nuova serie è la tua preferita?
Quella di Fer e quella di Christoph davanti al muro di Berlino, per la storia che c'è dietro.

Anche a me quella è piaciuta molto. Come scegli le vecchie foto, segui dei criteri?
No, prendo foto di cui mi innamoro a prima vista.

Violeta, 1981 e 2011, Buenos Aires

Penso che un sacco di persone non capiscano che in alcuni casi sei tu che, concretamente, ricrei vestiti simili a quelli nelle foto originali. Cucire è qualcosa che hai sempre fatto, o hai cominciato con questo progetto?
Ho imparato un sacco di cose nel fare questo progetto: cucire, dipingere, usare ogni materiale che trovo intorno a me, fare acquisti online, la storia della moda, che il sole sorge a oriente, l'anatomia dei volti, come il nostro corpo cambia con il tempo, e ad avere sempre in borsa nastro biadesivo, scotch di carta e un metro da sarta.

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La famiglia Zurbano, 1999 e 2011, Buenos Aires

Qual è stata la foto più difficile da ricreare?
Quella degli Zurbano! Avevo paura che il padre rimanesse schiacciato sotto tutti i suoi figli…

Ellis, 1988 e 2011, Tampa, FL/New York

Credo che a questo punto dovrei menzionare il fatto che anche io sono stata fotografata nella seconda serie. È stata un'esperienza molto divertente. Eravamo a Central Park, dovevo stare senza occhiali, e non vedevo assolutamente niente. Ricordo solo passanti indistinti e confusi che si fermavano a fissarmi mentre, travestita da genio (e non era Halloween), cercavo di inginocchiarmi su una fascina dietro una staccionata. Però grazie, mia mamma ne sarà entusiasta.

Guarda l'intera serie qui.