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terrorismo

Sostenere ISIS in pubblico può costarti cinque anni di prigione nel Regno Unito

Choudary è stato giudicato colpevole di avere esaltato lo Stato Islamico e di avere esortato i suoi seguaci a fare lo stesso.
Justin Ling
Montreal, CA
AP Photo/Tim Ireland

Sostenere il cosiddetto Stato Islamico nel Regno Unito può costarti il carcere: Anjem Choudary, predicatore islamista noto per aver elogiato i dirottatori dell'11 settembre e per aver invocato l'implementazione della legge islamica nel paese, dovrà scontare un minimo di cinque anni di prigione.

Un tribunale inglese ha condannato l'uomo per esortazione al sostegno di organizzazione terroristica: Choudary è stato giudicato colpevole di avere esaltato lo Stato Islamico (IS), e di avere esortato i suoi seguaci a fare lo stesso.

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Choudary sarebbe stato "perfettamente consapevole che Daesh è un gruppo terroristico illegale, responsabile di azioni violente," ha commentato Sue Hemming, Capo della Divisione Antiterrorismo del Crown Prosecution Service. "[Sapeva che] ciò che stava facendo era illegale. Invitare al sostegno di tali organizzazioni è un reato: chi lo fa sarà perseguito e incarcerato per i suoi crimini."

Nel corso degli anni, il predicatore si è fatto conoscere per un gran numero di dichiarazioni provocatorie e controverse. Al punto che - dopo essere stato cacciato da alcune moschee di Londra -, si era trasformato in un predicatore di strada.

Nel 2014, Choudary era stato arrestato dalla polizia inglese insieme a un collaboratore (Mohammed Rahman, anch'egli condannato ieri) con cui aveva pubblicato diversi video pro-IS, incoraggiando gli occidentali a unirsi all'organizzazione terroristica. Né Choudary né il suo complice.

Almeno uno dei seguaci di Choudary, Siddharta Dhar, ha lasciato la Gran Bretagna per unirsi all'Isis.

Oltre a osannare lo Stato Islamico, Choudary definiva il Regno Unito un "regime di apartheid" e si rifiutava di condannare le esecuzioni dei prigionieri occidentali da parte delle organizzazioni terroristiche.

Le sue esternazioni, tuttavia, non erano mai state considerate dei reati. Fino a oggi.

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