Thrasher sweat
Foto di Arthur Brouns.

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Cultura

Abbiamo chiesto a chi indossa Thrasher se sa davvero qualcosa di skate

"Non è che serva l'autorizzazione. C'è un sacco di gente che gira con le magliette dei Metallica senza aver mai ascoltato un loro pezzo."
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Brussels, BE
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Brussels, BE

In molti, oggi, sentendo parlare di Thrasher vanno subito con la mente alle magliette o le felpe indossate un po' da chiunque. Ma come sa anche chi ha un minimo di infarinatura sulla cultura skate, Thrasher è nato come magazine nel 1981, e negli anni è diventato una specie di Bibbia sul tema.

Qualche tempo fa proprio lo storico editor di Thrasher, Jake Phelps (scomparso peraltro a marzo del 2019), si era scagliato contro Bieber e Rihanna e la loro fissa per i capi Thrasher, definendo lo skate come una questione di sangue e graffi, non di "pagliacci" della moda.

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A questo si aggiunge il caso di marchi associati alla cultura skate come Supreme e Palace, entrambi evolutisi in riferimenti dello streetwear con collaborazioni con Louis Vuitton e Ralph Lauren.

Ho fatto un giro nel centro di Bruxelles per chiedere a un po' di persone vestite Thrasher cosa pensassero di questa tendenza, e se almeno loro fossero effettivamente skater.

ISMAEL, 19 ANNI

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VICE: Ciao Ismael, vedo che hai una felpa Thrasher, vai in skate ?
Ismael: Una volta sì, ora sono passato alla BMX.

Ma ti interessi ancora di skate?
Sì, certo. Seguo Thrasher, soprattutto sui social, e frequento vari skate shop. In più non ho mai smesso di guardare i video di skate.

Cosa pensi della gente che non ha niente a che fare con lo skate e che si veste Thrasher?
Non mi interessa più di tanto. Non è che serva l'autorizzazione di qualcun altro per potersi vestire coi vestiti di una certa marca. Se vuoi associarti a questo stile, io non ho nulla in contrario. Lo si potrebbe dire un po' di tutte le culture, no? C'è un sacco di gente che gira con le magliette dei Metallica senza aver mai ascoltato un loro pezzo. Ognuno può vestirsi come vuole.

Pensi che vestirsi così potrebbe avvicinare queste persone allo skate?
Se anche fosse, non durerebbero molto. In pochi continuano, in generale. Per me lo skate non è un normale sport.

Che opinione hai invece dei brand di skate che collaborano coi grandi nomi della moda? Stanno annacquando la cultura?
Sì, questo sì. Hanno creato qualcosa d'esclusivo ma solo peer farci più soldi. Prendi gli zaini di Supreme x Louis Vuitton—quanto può costare uno zaino? Dai. Di solito chi sta nella cultura skate non è pieno di soldi, quindi non è a queste persone che sono rivolti.

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KIM, 17 ANNI

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VICE: Kim, vai in skate? Vedo che hai una felpa Thrasher.
Kim: Sì, cerco di dedicare un po' di tempo allo skate almeno due volte a settimana.

Come li vedi invece quelli che portano marchi associati alla cultura skate senza mai essere andati in skate?
Be', li trovo un po' ridicoli. E mi sembra anche un chiaro segno di come il brand sia stato banalizzato rispetto alle sue origini. Si vestono così perché è di moda, fine.

Quindi secondo te la cosa non avvicina nuove persone allo skate?
Non penso. Anzi, penso che molti non sappiano nemmeno che Thrasher è una marca legata allo skate.

Supreme e Palace sono ancora più diffuse di Thrasher, no?
Lì è un po' diverso però. il design è di livello superiore, quindi posso capire. Però sì è un po' triste, perché lì è chiaro che lo facciano solo per soldi. E nel frattempo vedo sempre meno gente avvicinarsi alla cultura skate.

EDO, 18 ANNI

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VICE: Hai un'aria da skater, è così?
Edo: Non proprio, ho provato ma poi ho mollato.

E come cultura, ti interessa?
Sì, ho molti amici skater e vado spesso con loro allo skatepark. E se vedo che hanno Thrasher lo leggo un po' anche io. E guardo praticamente tutti i video YouTube del canale di Thrasher.

Per esempio?
Eh, ora non me ne viene in mente uno in particolare. Ma mi piacciono.

Perché hai comprato questa maglia?
Perché l'ho vista a un sacco di pro skater e la trovo molto figa, soprattutto per il logo. Ora però lo vedo a sempre più gente.

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YVES, 50 ANNI

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VICE: Hai uno skate shop, quindi immagino tu sia uno skater?
Yves: Sì, da quarant'anni ormai.

E tra i marchi vicini alla cultura skate, quali ti piacciono di più?
Se parliamo di "preferiti", ti direi che cerco di mettere sempre le cose del mio shop, Ride All Day, piuttosto che fare pubblicità ad altri. Ma alla fine l'unico capo di abbigliamento che ti serve davvero per andare in skate è un buon paio di scarpe.

Che mi dici di brand come Thrasher, che sono indossati molto anche per moda?
Ognuno fa quello che vuole, e non penso ci siano delle regole per indossare una maglia o l'altra. E ora c'è hype intorno a cose come Thrasher, anche se non capisco davvero il motivo. Magari però così facendo qualcuno si avvicina comunque alla cultura skate.

È cambiata tanto rispetto a prima, la cultura?
L'approccio e lo spirito dello skate non spariranno. Ovviamente una volta gli skater erano più "punk" e tutto l'opposto del mainstream. Prima la nostra quotidianità era fatta di problemi con la polizia e l'idea che gli skater—personalmente me lo ricordo anche con le ragazze—fossero degli sfigati. Ora alle ragazze piacciono gli skater.

E di Supreme, che pensi?
Penso che è tutto marketing e business. Ma non è più un brand skate da quando è stato comprato. Prima c'era un solo negozio, poi è cambiato tutto. È positivo perché molte più persone sanno che esiste una cultura skate, ma ne ha anche rovinato un po' l'essenza.

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BILL, 16 ANNI

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VICE: Bill, ma tu ci vai in skate?
Bill: Sì, da un paio di anni.

Ma segui i vari brand di moda legati allo skate? E chi li indossa?
Non seguo più di tanto, mentre di chi se li mette senza poi nemmeno sapere qualcosina di skate… sono dei poser. Se hai una maglia Thrasher dovrebbe significare che vai in skate.

Conosci persone così?
Sì, a scuola ce ne sono un sacco.

E pensi che questo farà conoscere la cultura skate?
Penso di sì, credo che qualcuno finirà per avvicinarcisi. Ma ovviamente ci sono dei lati negativi. Nel senso: se vuoi andare in skate, fallo. Ma se non ti interessa, lascia la cultura a chi ne fa davvero parte.

Questo post è tratto da VICE Benelux.

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