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Tecnologia

In questo simulatore di proteste puoi scegliere tra la celere e i manifestanti

Dopo i recenti episodi di protesta, il tempismo di 'Riot: Civil Unrest' è sorprendente.
Immagine: Leonard Menchiari

Leonard Menchiari ha cominciato a sviluppare il suo simulatore di protesta prima di vedere dei poliziotti in groppa a veicoli corazzati sparare gas lacrimogeno contro le folle di manifestanti a Baltimora. Riot: Civil Unrest si concentrava inizialmente su quattro episodi di proteste violente in Italia, Spagna, Egitto e Grecia "più molti altri luoghi sbloccabili nel resto del mondo." In Riot troveremo anche un editor di livelli, così che gli utenti potranno creare, caricare e condividere qualunque altra manifestazione violenta che vogliono vedere replicata con l'astruso e pixelloso stile grafico del gioco.

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In altre parole, quando il gioco verrà pubblicato quest'estate, vedremo diverse simulazioni di proteste recenti, sia dal punto di vista dei riottosi che della polizia.

Puoi lanciare veicoli addosso ai plotoni di poliziotti, oppure puoi caricare i cortei per disperdere la folla.

Menchiari, regista e ex dipendente Valve, afferma che "ogni personaggio avrà i propri tratti psicologici" e reagirà in maniera diversa al caos del momento. Tutti i movimenti nel gioco saranno basati sulla fisica, di modo che ogni individuo sia influenzato dalle azioni della massa attorno a lui, permettendo ai giocatori di sviluppare scenari non previsti dai creatori del gioco.

Menchiari oggi vive a Bologna, e mi ha scritto via email per dirmi che l'idea di creare una piattaforma capace di simulare manifestazioni già successe—in cui in alcuni casi delle persone reali sono state ferite o uccise—non arriva semplicemente da un qualche strano brivido voyeurista.

Immagine: Leonard Menchiari "La spinta principale arriva dal tentativo di informare le persone riguardo importanti proteste che si sono consumate recentemente in Europa e in giro per il mondo, eventi che hanno influenzato un nuova era di rivoluzioni," ha detto Menchiari. "Spero che giocando a Riot le persone possano capire meglio l'economia di questo tipo di eventi." È facile immaginare che rivivere le rivolte di Ferguson andando al lavoro, al mattino, possa far discutere non poco, ma Menchiari crede non ci saranno grandi problemi. Al contrario, il gioco vuole davvero "informare" sulle proteste in corso. Come dice il sito di Riot, "i livelli degli utenti saranno valutati in base alla qualità e all'accuratezza storica." A un certo punto, durante la nostra conversazine, Menchiari ha detto di aver "vissuto in prima persona alcune manifestazioni." Quando gli ho chiesto di approfondire mi ha spiegato che le proteste del movimento spagnolo NO TAV contro la costruzione delle infrastrutture per l'Alta Velocità Europea in Italia, sono rappresentate all'interno di una delle campagne del gioco ed è sono in parte basate su esperienze che ha vissuto lui stesso. Per le altre manifestazioni rappresentate nel gioco Menchiari ha lavorato con scrittori che hanno partecipato ad altre proteste. "Spesso," scrive Menchiari, "mi ritrovo a prendere appunto nel bel mezzo degli scontri. Guardo negli occhi quelle persone che stanno rischiando la loro vita per proteggere il futuro dei loro cari." Basandosi sulla proprio esperienza, Menchiari ha approfondito la sua comprensione dei motivi delle rivolte studiando i video e parlando con persone che vi hanno partecipato—sia civili che poliziotti. Infine, ha studiato documenti ufficiali sul controllo delle folle e sulle tattiche di polizia, tentando di semplificare ciò che ha imparato di modo che fosse comprensibile dal giocatore.

"Ho imparato una quantità incredibile di cose sorprendenti negli ultimi anni," ha detto. Oltre che le proteste "NO TAV", il simulatore accompagna il giocatore nelle manifestazioni di Piazza Tahrir, in Egitto, contro Mubarak, nella Battaglia di Keratea, in Grecia, e nel movimento spagnolo degli Indignados. Le proteste sono parte necessaria di un cambiamento politico? Menchiari scrive, "è una domanda difficile," e non ha una risposta. Ma spera che le persone tenteranno perlomeno di "comprendere chiaramente" i problemi che si nascondono sotto tante manifestazioni violente. "Giocando a Riot spero potremmo essere tutti capaci di arrivare alle nostre conclusioni da soli."