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Μodă

La Trousse: le unghie (degli altri)

Ognuno dovrebbe guardarsi le sue, ma è impossibile: troppo spesso la gente ha davvero delle unghie di merda.

La regola generale è che ognuno dovrebbe guardarsi le sue, anche se poi si finisce sempre per fare attenzione a quelle degli altri. Ma credetemi, la colpa non è nostra: spesso la gente ha davvero delle unghie di merda. Siccome cadere in fallo è molto facile, e dato che questa è una rubrica in cui si dispensano consigli di bellezza, ecco una breve lista delle principali mostruosità da evitare:

L'ONICOFAGIA

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Mangiarsi le unghie è un gesto che può avere radici molto profonde, talvolta legato a disturbi mentali o emotivi. Sembra che in America abbiano addirittura cominciato a usare antidepressivi e psicofarmaci per risolvere il problema. Quindi, se desideravate da tempo entrare nel tunnel della droga e fate già parte della categoria dei rosicchia-unghie, ora sapete come procedere.

Scherzi a parte, la gente con le unghie mangiucchiate fa schifo. E lo dico prima di tutto a me stessa. Me le sono mangiate per anni, e per mangiare intendo dire che le mandavo giù. I miei organi interni saranno tutti bucherellati, ma ci sono altre sfighe che hanno accompagnato la mia esperienza. Tra queste, rompere i collant, graffiare il proprio fidanzato senza volerlo e, in alcuni casi, non sapere dove buttare le unghie dopo averle mangiate e ritrovarsi con interi mucchietti da smaltire (immensa fonte di ansia, vergogna e disperazione).

Se riuscite, non mangiatele. Se poi la tentazione è troppo forte, mangiatevele tutte e andate in giro come se aveste solo i polpastrelli. Le cose brutte si fanno fino in fondo, sennò non si fanno.

LA RICOSTRUZIONE 

Io sono contro la ricostruzione, ma sembra che ultimamente alla gente piaccia tantissimo fare ciò che le pare, e l'epidemia delle unghie dure come il marmo e a scalpello parla chiaro. Le persone che si fanno la ricostruzione vivono in un circolo vizioso paragonabile alla galera, e se gli va male rischiano anche la morte dell'unghia, che va di pari passo con la morte della dignità.

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LO SMALTO PERLATO E/O METALLIZZATO

Questa attitudine tipica della shampista di provincia ha introdotto nella società colori non esistenti in natura, come l'arancio metallizzato (già visto su alcuni scooter della seconda metà degli anni Novanta), il rosso perlato (che personalmente mi dà la sensazione di mestruazioni sbagliate), il bianco pluridimensionale o, ancora peggio, il nero metallizzato e pure perlato che ci ricorda le chiazze di petrolio dei mari inquinati.

Sinceramente, motorini, mestruazioni e inquinamento non sono cose che vorrei trasmettere attraverso le mie unghie. Per il resto, e di fronte a tutti quelli che perseverano nell'errore, l'unica cosa che posso fare è girarmi dall'altra parte. Fatelo anche voi.

LO SMALTO MAGNETICO

Lo smalto magnetico è l'evoluzione forzata dello smalto perlato. Qualcuno deve aver pensato che non fosse abbastanza, che ci volesse qualcosa di più. Per esempio, un magnete. Scusate se torno sull'argomento, ma sono seriamente angosciata da questa faccenda.

Se il vostro gusto personale non è abbastanza da permettervi di ignorare il suo richiamo, vorrei almeno ricordarvi di non usarlo in prossimità dei vostri adorati mixtape su cassetta, VHS, floppy disk e carte di credito. Uno smalto può cancellare tutti i vostri ricordi e tutti i vostri soldi in una botta sola, e a me pare un vero peccato.

LO SMALTO SCROSTATO

Lo so che è difficile, succede spesso anche a me. Ed è proprio per questo motivo che vorrei perdonare in via ufficiale tutte le persone che non ce la fanno a rimettersi lo smalto. La nostra generazione non ha tempo! Personalmente, tutto quello che riesco a fare è provare a rimediare in momenti morti, tipo sul tram o in treno, occasioni in cui non manco mai di attirare verso me l'odio di chi mi sta accanto. L'unico metodo effettivo quindi, è rendersi conto da soli quando abbiamo esagerato con lo schifo e trovare un cazzo di momento libero per farlo.

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Dopo aver visto cosa non si dovrebbe fare per evitare che la gente passi le giornate a giudicare le nostre unghie, non ci rimane che capire come rimediare alle suddette mostruosità.

ALCUNI TRUCCHI PER

Non mangiarsi le unghie: 
quando ero piccola, mia madre mi metteva uno smalto terribile che sapeva di novalgina, ma io avevo scoperto dove nascondeva l'acetone e lo levavo. Questi smalti esistono ancora, ma mi sembra un po' improbabile che qualcuno goloso di unghie vada di sua sponte a comprarsi uno prodotto del genere. Secondo me, l'unico modo per smettere di mangiarsi le unghie è avere sempre le mani occupate.

Non comprare smalti metallizzati o perlati: 
per analizzare il tasso di brillantini e pagliuzze metalliche all'interno degli smalti assicuratevi di vederci bene. Una visita oculistica può aiutarvi, così come una lente d'ingrandimento. Da evitare profumerie non adeguatamente illuminate (no sottoscala, no negozi per articoli di parrucchieri in seminterrati).
Se il problema non è la vostra vista ma il vostro gusto personale, portatevi dietro un'amica ragionevole che possa distogliervi dall'acquisto. 
Se oramai li avete comprati, non teneteli più in casa. La collezione di smalti inutili è ancora più inutile della vostra collezione di labello.

Togliere il giallo delle unghie macchiate dagli smalti scadenti: 
bicarbonato, limone, smalto anti giallo, oppure aspettare che ricrescano. Se le unghie sono gialle nascondetele, ve ne prego. Naturalmente, gli smalti che macchiano di più le unghie sono quelli con una base gialla (corallino, giallino, arancino), ma con questo non voglio dire che dobbiate obbligatoriamente optare quegli smalti scuri da metallaro.

Avere sempre lo smalto ok: 
se anche voi non avete tempo di rifarvi lo smalto ogni volta che si sbecca, nei casi più gravi potete mettervi dei guanti. Anche svegliarsi dieci minuti prima la mattina è abbastanza utile. Qualsiasi cosa facciate, ricordatevi di non trascurare le vostre unghie, o la gente trascurerà voi.

Segui Elisa su twitter: @lucindacasual

Nei post precedenti: La trousse professionale

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