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Lancio del nano: i pro e i contro

Dave il nano e la sua crociata per la legalizzazione del "lancio del nano."
Foto per gentile concessione degli intervistati.

Il lancio del nano è un'idea spiacevolmente assurda nata in Florida, patria di questo e molti altri imbarazzi americani. Sul tema mi era già capitato di intervistare il regista di un documentario sportivo e, convinto della sua totale irrilevanza, speravo di non doverci avere più a che fare. Invece, poco tempo fa ho ricevuto una mail intitolata testualmente: VUOI FARE UN SEQUEL SUL LANCIO DEI NANI?

Immediatamente la mia mente si è rifugiata in un luogo oscuro, imbattendosi in uno squallido sottobosco malavitoso fatto di lancio dei nani e bookmaker russi. Che fosse l'inizio di un'operazione mirata a identificare la vera storia di Dave il Nano, enigmatico portavoce della disciplina sportiva? Avrei dovuto indossare una microspia?

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No, niente microspie, perché alla fine è venuto fuori che il lancio del nano è un argomento di risonanza nazionale, soprattutto dopo la promulgazione di una nuova legge che ne vieta lo svolgimento, promossa dal Rappresentante di Stato Ritch Wotkman, e impedisce in buona sostanza, e in caso non l'aveste capito, il lancio di esseri umani con l'unico handicap di essere deboli e molto più piccoli della maggior parte della popolazione. Come avrete capito, l'associazione Little People of America (LPA) ha fatto sentire le sue ragioni: non sono per niente felici di farsi scagliare in giro. E se avete un minimo di umanità e di moralità, probabilmente vi troverete d'accordo con loro.

E io lo stesso, o almeno prima di prendermi a cuore questa e-mail fantasma e di chiamare Dave il Nano. Quella che segue è una seria discussione politica riguardo ai meriti civili della più bizzarra trovata da bar sport nella storia dell'ubriachezza molesta.

VICE: Arrivo subito al punto: perché proponi la revoca della legge sul lancio del nano? Non è strano che tu prenda questa posizione?
Dave il Nano: Amico, non lo faccio per il lancio del nano, lo faccio per la mia libertà di scelta. Solo perché non arrivo al metro, non trattatemi come se avessi il cervello di un bambino di tre anni, non c'è bisogno che mi diciate che è stupido lasciarmi lanciare contro il muro. Non c'è bisogno che mi diciate che è sbagliato, o che potrei farmi male. Non ho bisogno che mi proteggiate perché sono basso. Voglio dire, se infilate una forcina in una presa prenderete la scossa, ma non c'è una legge che lo impedisca!

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E allora perché la LPA ha montato questo casino? Mi sembra che tu abbia validi argomenti.
Quando la LPA mi ha attaccato per questo, la mia reazione è stata: "Amico, ogni handicappato al mondo dovrebbe pensarla come me. Sto combattendo perché tutti abbiano il diritto di essere trattati come persone al cento percento." Non sto lottando per il lancio del nano. Sto lottando per essere libero di scegliere il cazzo che voglio fare senza che il governo me lo venga a dire! Il lancio del nano mi è capitato come casus belli.

Ne deduco che tu non sia un membro della LPA?
Be', da ragazzo ne facevo parte. Voglio dire, Dave Flood è un membro tesserato. Dave il Nano però… be', loro non sanno che siamo la stessa persona.

Non sembra che andiate molto d'accordo. Avete avuto qualche battibecco pubblico ultimamente?
Non li definirei battibecchi. Ero al talk-show di Maury Povich e Sally Jesse Raphael, e loro sono venuti ad attaccarmi. No, a dire il vero non ad attaccarmi, ma a dire la loro. In particolare c'è stata una donna che ha detto: "Ho due figlie affette da nanismo, e tu stai riportando la situazione indietro di 50 anni! Ora vanno a scuola e chiunque pensa di poterle prendere e lanciare." Io le ho risposto: "Ma no, signora, una cosa del genere significa aggressione, sa, un reato. Quando invece viene istituito un evento, e ci sono delle regole da seguire, quello è il lancio del nano."

Quindi immagino che la loro replica sia che, se diventa legale, chiunque penserà di poter lanciare adulti e bambini ogni volta che vuole? Non mi sembra una posizione molto valida.
Penso sia così. Dicono che sia sfruttamento, ma io ho affrontato questo argomento molte volte. Confondono sfruttare con capitalizzare. Se fossi alto due metri, mi farei pagare per giocare a pallacanestro. Mi sto solo giocando le mie carte, capisci? Sono un nano! Non posso costruire case! Non arrivo nemmeno al bancone di McDonalds! Faccio quel che posso, e il lancio del nano è una delle mie possibilità.

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È un punto di vista molto interessante. So che ci farò la figura dell'ignorante, ma in questo ambito, di cosa si occupano i membri della LPA?
Sono medici, avvocati, contabili, un po' di tutto. C'è un reality adesso, The Little Couple, in cui la donna è medico e il marito è padre e casalingo. Ce n'è anche un altro, Big World, Little People. Amico, lo odio! Si lamentano di qualsiasi cosa! "Oh, non posso andare al ballo della scuola perché sono un nano…" E che cazzo te ne frega? Quando io ero al liceo, andavo al ballo della scuola con 50 troie per volte! Voglio dire, puoi sederti nell'angolino con le braccia incrociate e fare il disabile, o puoi essere estroverso e avere fiducia in te stesso.

All'interno della comunità dei nani sembra esserci una contraddizione sull'argomento compassione-disabilità. Hai dovuto lottare con il gruppo anche su questo punto?
Non saprei. Ero in terza media quando andavo alle loro riunioni, e il motivo per cui ho smesso di andarci era che se ti presentavi ai loro week end pensavano immediatamente: "Oh mio dio, un altro nano, proprio come me, sposiamoci!" E io pensavo: "Che cazzo vuoi? Non ti conosco nemmeno!" Passavo le giornate a ricevere lettere che spaziavano da "Ho preso il massimo dei voti nel dettato di oggi" a "Mi sono ricordato di prendere il Geritol", solo perché ero un nano. Non gli importava che io fossi troppo vecchio per le loro figlie, o troppo giovane per le loro nonne. Non ho mai avuto—non che non non mi sarebbe piaciuto, non prendetela male—una ragazza nana, e ho visto più figa io di un Tampax!

Non ne so abbastanza del gruppo ai suoi esordi per poter dare un giudizio, ma mi sembra che con il passare del tempo la LPA sia diventata più conservatrice e priva di senso.
Assolutamente amico. Quando facevo parte della LPA, eravamo soliti andare a queste specie di convention in Holiday Inn o posti simili, e facevamo dei festoni. La gente si saliva sulle spalle, faceva scattare l'allarme antincendio o cagate simili, spaccavamo bottiglie di champagne nei parcheggi. Mi portavano nei pub, e io avevo solo 12 anni! Erano sfrenati. Organizzavano delle sfilate di moda e dei talent show, e chiamavano gente alta per la giuria. Voglio dire, quanto cazzo è strana una cosa del genere?

A dirla tutta, non credo che siano in tanti i cosiddetti "normali" dotati di senso dell'umorismo, insomma non mi pare dobbiate sforzarvi tanto per essere all'altezza. Ma è evidente che la LPA non la veda allo stesso modo.
Il punto è questo: non ho alcun problema con te, se tu ridi con me. Ma se tu ridi di me, ecco, allora hai un cazzo di problema. La LPA non sembra capire la differenza.