FYI.

This story is over 5 years old.

relazioni

Le fantasie sulla vita da single che hai quando sei fidanzato da un po'

Tutti ne sono colpevoli. Anche tu.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
Due persone che non sono state intervistate per l'articolo.

La verità è che non siamo mai contenti: quando siamo single invidiamo chi è fidanzato, mentre quando siamo fidanzati invidiamo chi è single. L'unica cosa che davvero ci differenzia in questa sorta di perenne insoddisfazione è il suo manifestarsi in stagioni diverse.

Adesso che è estate tocca probabilmente ai fidanzati, a cui inconsciamente rode alquanto l'agitazione degli amici per l'organizzazione delle vacanze ricche di prospettive relazionali. Ma siamo sicuri che sotto sotto non ci sia altro? Quando si è single da troppo tempo e si spera di raccattare dell'affetto in giro, ci si scorda molta facilmente che essere perennemente in due sia anche una rogna.

Pubblicità

Qui sotto trovate un po' di testimonianze di gente piuttosto felice della propria relazione, ma che coltiva fantasie sulla propria vita da single che non sempre ha il coraggio di confessare all'altra persona.

UN RAGAZZO SEMPLICE

Per quanto possa sembrare assurdo, le mie fantasie su una ipotetica vita da single non riguardano l'ambito sessuale. Anzi: da quando ho conosciuto la mia ragazza quattro anni fa, la qualità del (poco) sesso che facevo è aumentata considerevolmente.

Il piccolo dettaglio da cui si sviluppano le mie fantasie sulla vita single consiste piuttosto nel fatto che la mia ragazza è alquanto logorroica e non riesce proprio a starsi zitta, nemmeno quando dovrebbe. Una caratteristica che inizialmente ho apprezzato tantissimo, visto che probabilmente a quest'ora sarei ancora a giocare a League of Legends completamente da s-o-l-o. Stiamo insieme grazie alla sua parlantina, in pratica.

I pensieri su quanto potessero essere insostenibili quei triliardi di parole sono sorti però quando abbiamo passato due mesi insieme, a casa mia, nella città in cui studio da fuorisede—e da dove, nel corso dei suoi monologhi, la mia ragazza ha iniziato a mettere un sacco di regole sulla nostra relazione. Da lì ho iniziato a immaginare una sorta di mondo parallelo in cui sono circondato da persone che parlano il giusto e io posso starmene in silenzio quando non mi va di parlare di cose inutili. Quello, e scoreggiare in santa pace.

Pubblicità

Sono un ragazzo semplice, e i miei pensieri sono semplici—Alberto, 23 anni

THREESOME E BIBLIOTECARI PRESTANTI

Ho una relazione stabile da due anni e mezzo, e nel corso di questo periodo trovare il coraggio di parlare delle rispettive fantasie non ha mai rappresentato un problema né per me né per il mio ragazzo. Il problema, al momento, consiste piuttosto nel cedere e abbandonarci uno alle fantasie dell'altro.

Anche per questo, una mia fantasia di cui discutiamo da un po'—una threesome con lui e un altro ragazzo—non è mai riuscita a trovarlo d'accordo. Questo, unito al fatto che lui non ha mai condiviso il mio amore per la letteratura, mi ha portato a sognare ossessivamente di poter essere single per incontrare un topo da biblioteca che mi strappi le mutande proprio lì, tra scaffali e libri polverosi che cadono a terra al ritmo con cui scopiamo.

Non poter condividere quelli che probabilmente sono il mio maggior interesse e la mia principale fantasia con la persona che amo è limitante e frustrante. Più o meno tanto quanto lo è constatare che da qualche tempo le ore che passo tra librerie e affini sono esponenzialmente aumentate, trucchetto più o meno inconscio messo in atto per poter finalmente incontrare il bibliotecario dei miei sogni—Elisa, 24 anni


Guarda il nostro documentario sull'industra dell'amore digitale:


IL FIDANZATO (IM)PERFETTO

Le mie fantasie sulla vita da single hanno avuto un andamento piuttosto sinusoidale da quando un po' più di sette anni fa mi sono messo col mio ragazzo. Durante il primo periodo, per esempio, c'è stato subito un picco: mi immaginavo in continuazione di far sesso coi ragazzi più fighi che ci passavano davanti per strada. Credevo di essere una persona orribile, ma ne contavo comunque a dozzine.

Pubblicità

Oggi che la mia relazione è più stabile che mai e non penso più di essere una persona orribile, le fantasie su altri ragazzi sono tornate. Probabilmente per la forbice mentale che continua ad aprirmi il cervello: se da un lato vorrei che la mia relazione facesse un salto di qualità, dall'altro i continui veti su spazi/convivenza/prospettive future da parte del mio ragazzo mi inducono a fantasticare più di quanto dovrei.

In sostanza ogni volta che mi imbatto nell'Instagram di un belloccio tra i consigliati, mi chiedo se non dovrei modificare il mio spirito di conservazione relazionale nella libertà che non ho per un futuro comunque incerto. Così inizio a immaginarmi un mondo senza chiamate comandate, regali da fare in due, spoiler su serie tv. Soltanto che, continuando a fantasticare, arrivo al momento in cui da single finirei comunque per crearmi in testa il prossimo ragazzo perfetto con cui voler andare a convivere (magari col culo di Trudeau e il viso di Jared Leto) e mi sento un po' in colpa—Carlo, 27 anni

CUORI DI RAGAZZA

Sto con la mia ragazza da otto anni, e conviviamo da quattro. Ogni giorno quando siamo al lavoro o ognuna per conto proprio ci scriviamo e mandiamo cuori su Whatsapp, ma quelle due volte all'anno in cui capita che se ne vada per lavoro o a trovare i suoi genitori fantastico puntualmente su come sarebbe la mia vita se fossi single e in assenza di emoji a forma di cuore tra i preferiti.

Pubblicità

In genere ci rifletto mentre occupo tutto lo spazio possibile sul nostro letto o mangio qualcosa di orribile a un orario molto sbagliato, perché in cima alla lista delle cose che farei se fossi single ci sono sicuramente: 1. Vegetare spiaggiata come una balena su una qualsiasi superficie soffice della casa, senza dovermi necessariamente cambiare i vestiti impregnati di germi da metro 2. Cenare aprendo direttamente il frigo appena tornata da lavoro come facevo una volta. 3. Mangiare porcate senza sensi di colpa, che tanto i fianchi non me li dovrà afferrare nessuno a breve.

Un'altra cosa che farei è scaricare Tinder e andare a un sacco di appuntamenti a caso per poi portarmi a casa altrettanta gente a caso. Casa che probabilmente sarebbe una topaia, dato che da single non potrei mai permettermi quella in cui abitiamo adesso con la mia ragazza. <3—Gaia, 30 anni

CRISI D'ASTINENZA

Io e il mio ragazzo stiamo insieme da quattro anni, abbiamo iniziato a convivere da meno di uno, e i primi tre li abbiamo passati tra un minimo di 800 e un massimo di 1600 km di distanza. La comunicazione, quando vivi una relazione su Skype, diventa abbastanza automatica e non ci sono molte fantasie erotiche che tengo segrete, ormai.

Uno degli aspetti del nostro rapporto che la convivenza ha cambiato radicalmente—e su cui mi trovo a pensare in modo famelico soprattutto quando siamo scazzati reciprocamente—è tuttavia il tempo che posso dedicare ad attività che so che lui malgiudica silenziosamente.

Pubblicità

L'attività più importante è sicuramente guardare dozzine di puntate di cartoni animati e serie alla settimana—farlo la mattina a colazione, la sera prima di cena e dopo cena, mentre mi faccio la ceretta, a notte inoltrata finché non mi addormento sul cuscino, durante l'intero fine settimana.

Prima di conoscerlo la mia vita era più o meno così. Ora non posso più, ma se fossi single ricomincerei immediatamente—Giulia, 28 anni

LA RAGAZZA DI POZNAŃ

Sto insieme alla mia ragazza da tre anni e quindi il rapporto è diventato ufficialmente il più lungo della mia vita. Ci vediamo tutte le settimane e passiamo sempre qualche giorno assieme, anche se non viviamo nella stessa città, e dovendo riassumere la mia condizione attuale userei senza troppe remore l'aggettivo: felice.

Detto questo, una fantasia sull'essere single ce l'ho, e riguarda molto semplicemente il fatto di essere single. Pensieri come: "Ehi, ma perché sono le undici e sei a letto a leggere invece di essere là fuori a conoscere un gruppo di turiste polacche arrivate da Poznań in autostop nella tua città?"

Oppure, "Ehi, ma i tuoi amici che broccolano le spagnole in vacanza si stanno divertendo un sacco! Non è che tu dato che non broccoli perché sei fidanzato ti stai divertendo MENO DI LORO? EH?" E ancora, "Hey, quella tipa che mi ha seguito e mi ha scritto su Instagram e va nei posti in cui vado io e legge i libri che leggo io e guarda i film che guardo io. Forse potrebbe essere la madre dei miei figli! E se mi stessi perdendo qualcosa? E SE LO AVESSI ORMAI PERSO?"

Chiaramente sono momenti di debolezza, ma possono essere tranquillamente risolti con un attimo di calma, un pensiero, un messaggio, una chiamata, un momento in cui ti rendi conto che se sei quel tipo di persona che stringe relazioni amorose e non vuole davvero andare avanti fino a sessant'anni a infilarsi in qualsiasi orifizio riesca a trovare in giro, un motivo ci sarà—Alberto, 25 anni