Regolarmente la mia sensibilità, già messa in angherie da ottovolanti di estrogeni come succede praticamente a ogni donna, viene sovraurtata da individui esuberanti che decidono di contaminare ulteriormente la realtà con una qualche forma di inquinamento. In questo caso l'inquinamento è di tipo acustico.Le considerazioni pregresse da fare sull'argomento in questione sono tante, ma la base è abbastanza semplice: la sovraesposizione dell'immagine al mondo, e il sovraccarico di importanza che si dà a questa, rispetto ad altre doti sicuramente più concrete e durature, è uno dei vizi del momento, del nostro rapporto quotidiano con display di ogni tipo e cornici fittizie all'identità. Fin qui potrebbe essere un inizio di saggio breve di quarta superiore sul mondo dell'immagine, ma io che non sono più intelligente come in quarta superiore sono costretta a contestualizzare. Il che ci porta al primo capitolo della nostra saga: Nina Moric.Continua a leggere su Noisey.
