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Dieci cose del 2013 a cui mia figlia non crederà

Comprese la pornografia su carta, Rihanna e gli autoscatti col cellulare.

La mia bimba ha un anno e mezzo e sta iniziando a parlare. Sa già chiedere, anche se solo attraverso frasi di non più di due parole, se la nonna è andata a fare la cacca. Ciò significa che mi restano solo 12 anni prima che sviluppi una coscienza storica e cominci a farmi domande su come fosse il mondo quando era piccola. Penso dovrei iniziare fin da ora a fare pratica con le risposte.

Quindi, bimba, eccoti dieci cose che, quando un giorno te le racconterò, non crederai accadessero nel 2013.

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#

1:

 Nel 2013 la pornografia era ancora disponibile in formato cartaceo! Stipata negli scaffali più alti delle edicole per assicurarsi che gli appassionati di seni relegati su una sedia a rotelle dovessero richiederla a voce alta, era una cosa piuttosto imbarazzante. Anche comprare i preservativi era imbarazzante, e passarsi il filo interdentale in pubblico era imbarazzate. Quindi preferivamo non preoccuparci del filo interdentale e sopportare le gengive sanguinanti.

#2: Nel 2013 ricaricavamo ancora tutto, ogni volta per poche ore di funzionalità. I telefonini, i portatili e le macchine fotografiche erano tutti attaccati a un buco nel muro da cui risucchiavano un po’ di magia. I freelance, come me, cercavano di conquistarsi un presa libera nei muri delle caffetterie, con i cavi dei laptop tutti attorcigliati, simili ai capelli di Medusa. Passavamo il tempo a cercare di scoprire la password del wifi, che era sempre “moccaccino123”, di solito nascosta dietro uno specchio del bagno appuntata su un pezzetto di carta igienica. Passavamo da un salutare tè verde a un rancido toast pur di non abbandonare la sedia che avevamo occupato ormai da ore, e il personale rendeva tutto più semplice dimenticando il toast sul grill per mezz’ora, per poi toglierlo e lasciarlo raffreddare del tutto, dimenticandosi di lui, di te e del resto del mondo. Trascorrevamo ore su Facebook spiando persone che non ci piacevano, periodicamente alternate a 25 minuti di duro lavoro. #3: Tutti si scattavano foto con i cellulari e le caricavano online. Tua madre non se ne faceva poi così tante, considerato che spesso pensava di avere dei capelli schifosi, ma poi una volta il suo fidanzato le disse, “PERCHÉ dici così? Hai dei capelli splendidi, sono una versione più curata dei miei.” I due si guardarono allo specchio arrivando alla conclusione che sembravano stranamente simili e che entrambi venivano dallo stesso paesino di periferia, quindi probabilmente erano parenti. È stato un momento felice. Già che ci sono, ti posso dire quale fosse il segreto per guadagnare autostima nel ventunesimo secolo: trovarsi un fidanzato che fosse legato a te e che avesse il tuo stesso tipo di capelli, ma non uguali.

#4: All’inizio del 2013 un neonato è stato curato dall’HIV e il TIME Magazine ha annunciato che la scoperta della cura per il cancro sarebbe stata imminente. Ho sollecitato gli dei della medicina a fare in fretta per aiutare la mia amica Matilda, un’artista di 30 anni che stava facendo la chemioterapia. Da quando era stata operata girava con una sacca da colostomia piena di cacca appiccicata alla pancia e aveva continui dolori—in un'occasione mi disse che le facevano tanto male le dita che le sembrava di aver suonato l’ukulele per dieci ore di fila. Al momento si è unita a un forum sulla colostomia e ha trovato, dice, “un sacco di nuovi amici, tutti 70enni che hanno delle sacche ricoperte di swarovski e si prendono in giro dicendo che devono continuamente fare la cacca”. Tutta questa storia del cancro al colon è piuttosto scomoda per Mattie, posto che è anche incinta di 23 settimane. #5: Nel 2013, figlia mia, tua madre aveva uno strano presentimento sul nuovo disco dei Daft Punk che tutti stavano aspettando con somma eccitazione. Anche se sarebbe stato senza dubbio un capolavoro, sentirne parlare le ricordava di quando lo stavano registrando, nella loro villa in cima alle colline della sua vecchia Hollywood, quando poi aveva scoperto di essere incinta ed era dovuta tornare in Inghilterra per soccombere a un eterno inverno dell’anima. Scherzavo!! Fa solo così freddo mentre scrivo queste righe che mi sono beccata lo scorbuto e non riesco più a ricordarmi quale sia il colore del cielo quando non nevica.

#6: Nel 2013 internet era pieno di piccole stronzette incazzose ed era molto facile diventare una di loro. #7: La tv pubblica trasmetteva documentari sulle cose più disparate, come i guardoni al parco e le madonne sui toast. #8: I pr di Rihanna hanno fatto girare un sacco di giornalisti su un aereo per permettere loro di fotografarla in qualsiasi momento. #9: Non abbiamo avuto nessun nome per il primo ventennio del 2000 (2000 - 2020).

#10: La Primavera Araba dominava le notizie; la Siria era diventata un mostruoso corvo che mangiava le mani dei bambini. All'8 aprile 2013, Assad non era ancora stato rovesciato, ma il suo karma gli avrebbe fatto visita, prima o poi. Intanto, un uomo chiamato David Cameron si sarebbe fatto ricordare per aver abolito il servizio sanitario nazionale inglese e aver instaurato un sistema di assicurazioni simile a quello in vigore in America. Dove, anche se dovresti sborsare un sacco di soldi al mese in caso capiti qualcosa di brutto, paghi comunque di nuovo quando ti succede qualcosa di brutto, solo che se sei assicurato paghi di meno. Ma se non sei assicurato puoi sempre fare un accordo con i medici dell’ospedale, dato che sono tutti assunti come fossero dei liberi professionisti, e quindi puoi, ad esempio, chiedere all’anestesista se accetta contanti e farle scivolare in tasca una banconota. So che succede così perché ne sono stata testimone in uno dei migliori ospedali di Los Angeles, quando ho dovuto passare un lungo giorno a farmi controllare e alla mia assicurazione sono stati chiesti 30.000 dollari. Qualcuno è venuto nella mia camera d’ospedale con un pos per il pagamento con carta di credito, chiedendomi di versare la cifra. Mentre venivo sottoposta a risonanza magnetica mi hanno pompato una pubblicità nelle orecchie—slogan per convincerti ad arruolarti nell’esercito americano. “FORTE!” urlava la voce nelle casse, mentre cercavo di non muovermi nel mio tunnel di solitudine.  “L’ESERCITO È FORTE!”
Quindi, bimba mia, posso almeno spiegarti uno dei misteri della prima parte del ventunesimo secolo: perché gli americani spendono tanti soldi nelle guerre, senza vincerne nessuna. È perché cercano di reclutare soldati che sono già in ospedale. Tuttavia, quando ti racconterò di tutto questo, le guerre saranno combattute dai droni, mandati a sfracellare altri droni controllati dagli esseri umani a migliaia di chilometri di distanza. Speriamo solo che questi droni siano a posto con le loro assicurazioni sanitarie e abbiano delle batterie che durano più di due ore.  Leggi anche:

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