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CLITOLETTERATURA—TENTAMI AL CREPUSCOLO

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Quando ero preadolescente, in una scuola cattolica di sole ragazze a Singapore (grembiuli blu e lesbo a go go), io e la mia amica Stephanie eravamo solite eccitarci su scadenti romanzetti rosa. Stephanie abitava in un appartamento del Consiglio per Alloggi e Sviluppo, che non è altro che il "ghetto" di Singapore. Sua madre aveva sposato questo tizio mingherlino, pallido, con ciuffi di peli messi a casaccio sul corpo e guance infestate da cicatrici dovute all'acne. La mamma di Stephanie, quando non era a una raccolta di fondi in chiesa, amava aggirarsi silenziosamente per casa nella sua camicia da notte, ingozzandosi di romanzi Harlequin come fossero calmanti.

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Io e Stephanie eravamo ossessionate da questi libri. Ci piaceva leggerli di nascosto in bagno, stringendoci le cosce mentre ci arrapavamo da morire, prima di svignarcela a finire i compiti di matematica. Titoli titillanti come Oscurità crescente e La strada per la rovina mi hanno preparato a relazioni inappaganti molto prima che diventassi esperta di Sex and the city.

La scorsa settimana mi è saltato agli occhi in libreria un romanzo rilegato in lillà dal titolo Tentami al Crepuscolo. Aveva una piccola didascalia che recitava "L'ora della seduzione si sta avvicinando…". Quella ellissi, così efficace nella sua sottile allusione al S-E-S-S-O, era seguita sulla copertina interna del libro dal sottotitolo "Cederà alla tentazione estrema?". Questo invito succulento era rivolto a me. Decisi di sbarazzarmi della merda pseudo-intellettuale che mi trovavo in mano e di farmi sedurre fino al sorgere del sole, gemendo fino a mezzanotte. Avevo bisogno di scoprire, dieci anni dopo i miei primi flirt con la clitoletteratura, se queste voluttuose edizioni economiche potessero ancora sortire il loro dolce effetto.

Tentami al Crepuscolo è incluso nella categoria "storica" dei romanzi rosa. Il che significa che più o meno è roba nello stile delle sorelle Bronte. Donne di mezz'età con matrimoni infelici che passano giornate ad avere fantasie sulla protagonista, Poppy Hathaway, un'attraente diciannovenne il cui inusuale intelletto la allontana dalla società noiosa che la circonda.

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La trama è prevedibile come il ciclo mestruale: Poppy è innamorata di un qualche rampollo straricco che la scarica ad un ballo. Le sue inclinazioni da caparbia eroina si sgretolano rapidamente in una lacrimosa vulnerabilità. Entra in gioco Harry—enigmatico uomo d'affari con una voce "morbida, profonda, come miele affumicato". Impersona l'archetipo del cattivo ragazzo disperatamente bisognoso di essere domato, e naturalmente ha una grossa mazza.

Harry e Poppy vengono scoperti mentre limonano e sono costretti a sposarsi. Questo li proietta direttamente alla loro moralmente ambigua prima notte di nozze: Harry è super eccitato da quell' "anello resistente", ma Poppy è ancora ferita dall'ex-amante e rifiuta di collaborare. La scena del quasi-stupro, a dire il vero, è piuttosto eccitante. Lei simula indifferenza mentre Harry la masturba e "percorre con la lingua dolci giri intorno al capezzolo". Anche quando viene tipo un milione di volte, i pugni le rimangono saldamente serrati sui fianchi. E il suo cervello si rifiuta di riconoscere che la vagina è finalmente pronta a essere penetrata.

Il fatto che Poppy non sia intenzionata ad accogliere il "paccotto" di Harry fin quando non impara a trattarla con rispetto, presumo voglia dare credibilità al personaggio, ma tutte le scene di non-sesso sono disgustosamente artificiose e pressocché illeggibili.

Finalmente, il libro raggiunge un climax: Poppy è pronta a concedere il suo fiore, ma Harry non riesce a darsi da fare perché capisce quanto male le faccia (perché la ama, capito?). Quindi esce e si devasta in giro per le taverne del paese, mentre Poppy, ferita e confusa, corre a casa, dove apprende dalla sua ex-balia (che si scopre essere la sorellastra di Harry, ma che cazzo?) che Harry da bambino aveva subito degli abusi. La sua solitudine maschera un trauma! Naturalmente Poppy torna di corsa e riescono finalmente a fare l'amore con dolcezza, appassionati, e Harry adempie con parecchio aplomb—"indugiando lì dove lei provava piacere, spingendo quando la sentiva sollevata, mentre ogni lento affondo le instillava sempre maggior ebbrezza".

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Il giorno seguente, Poppy è (ovviamente) incinta.

Valutazione: 6/10. Le scene di sesso spinto fanno guadagnare punti extra perché quell'uccello-da-pedigree di Harry le parla sporco. Nonostante questo particolare riuscisse contemporaneamente a farmi ridere e arrapare, il dialogo "politico" messo in mezzo a caso e gli ignobili giochi di parole impediscono al libro di costituire reale divertimento.

MICHELLE LHOOQ

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Tags: clitoretteratura, letteratura erotica, sesso, Tentami al Crepuscolo