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Μodă

In Corea del Sud, i genitori impongono la chirurgia estetica ai figli

E quando non insistono, si offrono comunque di coprire tutte le spese.

Una sudcoreana sottopostasi a interventi di chirurgia plastica a naso e occhi. (Immagine via)

Sono certa che a questo punto l’avrete già capito: in Corea del Sud la chirurgia estetica va piuttosto forte. L'ultima conferma, con annesso dibattito sull'occidentalizzazione e la relatività dei canoni di bellezza, è arrivata non molto tempo fa, quando ogni sito di news riportava le foto di alcune partecipanti a un concorso di bellezza coreano sottolineando l'impossibilità di distinguere tra una e l'altra a causa delle forti somiglianze. Ma c'è anche un aspetto più preoccupante: sempre più spesso sono i genitori a fare pressioni sulle figlie perché si sottopongano agli interventi. E se normalmente sono le dirette interessate a optare per l'operazione, l'idea di un genitore che insiste e si offre continuamente di pagarti l'intervento solleva ancora più interrogativi.

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Ho deciso di chiamare la mia amica Sparkles (nome fittizio), che recentemente è tornata nella sua città natale, Seul, per capire un po' meglio la situazione. Ho scoperto che la moda della chirurgia estetica è già diventata un cosa di cui scherzare, con battute su dottori in comune e ragazze che si prendono in giro a vicenda per non avere ancora massacrato a sufficienza le proprie palpebre.

La pubblicità di una clinica estetica su un autobus in Corea del Sud. (Immagine via)

VICE: Com’è l’immagine della chirurgia plastica oggigiorno in Corea?
Sparkles: Ci sono tendenze molto precise, come il taglio dell’angolo interno dell’occhio. Per un po’ hanno prevalso la liposuzione e il lipofilling. Ma è difficile dire se ci stiamo conformando ai canoni di bellezza occidentali—nessuno andrebbe dal chirurgo con la foto di una celebrità caucasica, chiedendogli di diventare così. Questa idea potrebbe derivare dal fatto che gli occidentali hanno nasi più snelli e occhi più grandi, quindi è facile descriverlo come un look tipicamente occidentale. Ma nessuno, in Corea del Sud, direbbe che vuole somigliare ai caucasici. Qui le operazioni al naso e agli occhi vengono definite la "base”—sono la procedura standard.

Sembra che tu stia ordinando un panino, “Prendo quello base, grazie.”
Sì. Non è raro sentire cose tipo, “Oh, ancora niente plastica? Dovresti farti almeno la base!” Come se fosse perfettamente normale. Lo fa talmente tanta gente che siamo arrivati al punto in cui si dice, “Ma ti sei rifatta solo gli occhi e il naso, mica chissà che.”

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Hai amiche che si sono sottoposte a interventi di chirurgia estetica?
Credo di non avere nemmeno un’amica che non si sia rifatta niente. Ci sono passate tutte. Normalmente se lo pagano da sole, ma ci sono un sacco di madri disposte a finanziare il trattamento. Tutti stanno diventando sempre più belli e i genitori non vogliono che i figli siano i più “brutti”. Come negli anni Novanta, quando tutti giravano col walkman e i tuoi genitori non volevano fossi l’unico a scuola a non averlo.

Perché hai deciso di sottoporti a queste operazioni?
Non è stata una mia idea: mia madre continuava a dirmi, “Non è niente di che, chiudi gli occhi, ti fai una dormita ed è fatto. Ti risvegli e sarai più bella.” Ha iniziato a dirmelo quando ero alle superiori. Voleva che mi rifacessi il naso e che fosse prima dell’università.

Un chirurgo sudcoreano mostra immagini del prima e dopo. (Immagine via

Perché insisteva?
Nella società c’è la convinzione che più sei bella, più benefici otterrai—ed è vero. La gente è più incline a scegliere persone attraenti quando deve prendere una decisione, per esempio sul lavoro. Questo è lo standard della bellezza che si è imposto qui, quindi tutti vogliono essere così; la cultura l’ha reso la norma. Molti non ci pensano troppo. Pensano, “Vorrei che i miei occhi fossero più grandi. Be’, me li farò ingrandire.”

Hai notato qualche beneficio particolare ora che la tua faccia è cambiata?
Sì, le persone sono più carine con me. E non solo in Corea, anche quando viaggio. Ho l’impressione che potrei uscire con facilità da molte più occasioni che in passato.

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Hai intenzione di testare il tutto rapinando una banca?
No, non dico che me ne stia approfittando, ma sento che le persone mi trattano diversamente. Questo mi spinge a credere che la gente avesse ragione; ho letto da qualche parte che, a livello psicologico, le persone si fidano più dei belli.

È stato strano vedere la tua faccia diversa?
Sono stata sotto sonniferi e antidolorifici per una settimana quando ho rifatto il naso, quindi non ho fatto che dormire. La prima volta che mi sono rivista allo specchio è stato davvero strano. Pensavo fosse troppo snello, non mi piaceva e credevo che non si adattasse al mio viso. Quando mi sono abituata, è stato come quando vai a fare shopping e trovi l’abito perfetto: sei felice che sia tuo e non vedi l’ora di indossarlo. Una sensazione del genere, ma un milione di volte più intensa.

E tuo padre voleva che ti rifacessi le orecchie, giusto?
Sì, una era più piccola dell’altra. Era angosciato dal fatto che un giorno, al mio matrimonio, mi sarei sentita in imbarazzo all’idea di tirarmi su i capelli. Un pensiero strano, eh?

Un chirurgo plastico controlla il proprio lavoro su un naso. 

Già. Ti sei rifatta qualcos’altro?
Anche gli occhi, ed è stata un'esperienza assurda. Durante l’intervento devi stare sveglia. Usano un anestetico locale sulle palpebre e sotto gli occhi. È orribile, perché senti che qualcosa attraversa la tua pelle, quando ti mettono i punti. Ero in un bagno di sudore, nervosissima. Li ho rifatti insieme al naso, ma non sono guariti bene e li ho dovuti rifare una seconda volta. Inizialmente era stata mia madre a insistere.

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Avevi paura prima dell’operazione?
Ero più preoccupata di quello che avrebbe potuto dire la gente. Continuavo a ripetere al chirurgo, “La prego, può farlo più naturale possibile?” Devo averlo spazientito, perché a un certo punto mi ha detto, “Perché non li tieni così? Perché fare una plastica se vuoi che nessuno noti la differenza?” Continuava a ripetermi di non preoccuparmi e che gli umani sono creature che si adattano. Ora non riesco più a immaginare la faccia di prima. Dovevano farmi prima gli occhi e poi il naso, ma dato che ero terrorizzata mi hanno messa subito a dormire e hanno iniziato dal naso.

Hai mai guardato delle foto di com’eri prima?
Sono disgustose. Come ho già detto, non riesco nemmeno a immaginarmi la vecchia faccia. A casa ci scherziamo su. Io dico che dovrei dare fuoco a tutte le mie vecchie foto e mio padre mi lancia un accendino. Le vecchie foto che ho tenuto su Facebook sono a distanza o fuori fuoco. Inizialmente non mi interessava, ma poi ho iniziato a fare nuove amicizie e ho pensato di doverle cancellare. Se qualcuno mi chiedeva se mi ero rifatta il naso non mentivo, ma non dicevo cose tipo, “Ciao, sono Sparkles, mi sono rifatta il naso.” Non è un argomento molto comune—di solito la gente è più interessata a sapere a che procedure ti sei sottoposta e dove.

Ora sei più sicura di te?
Assolutamente sì. Per la prima volta ho potuto anche cambiare acconciatura. Avevo sempre portato i capelli lunghi e mossi, e quando mi sono rifatta li ho tagliati tutti. Oltretutto, una sola palpebra non è facile da truccare, le ciglia sembrano più corte e l’ombretto non si vede. Ora che ho la doppia palpebra posso fare molto di più. È divertente!

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