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Per rendersi conto di quanto la polemica sia sfuggita di mano basta dare un'occhiata a quello che è uscito sui principali quotidiani, trasformatisi in una specie di sezione distaccata di blog anti-degrado alla Roma fa schifo. L'altro giorno, ad esempio, il Corriere della Sera ha pubblicato le "denunce dei lettori" sul "degrado a Roma." Un lettore, dopo "aver passato circa 40 anni in giro per il mondo," dice sconsolato che "oggi Roma mi ricorda Bombay 1962." Un altro si lamenta che il Pantheon è ostaggio del "degrado imperante" e che "agli occhi dei turisti Roma non sembra essere la Capitale di un paese europeo, ma quella di un paese nord africano. " Lo sfogo è accompagnato da questa foto dell'orrore.
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Insomma: chi non è di Roma, o non vive a Roma, negli ultimi giorni ha una rappresentazione della città unilaterale e a dir poco spaventosa––sacchi dell'immondizia ovunque, gente che caga per strada, bande di borseggiatori che ti hanno già portato via tutto non appena scendi dal treno, gabbiani sempre più famelici e prepotenti, e così via. Ecco, è quasi sorprendente che i romani non girino per strada direttamente armati, o non usino mezzi blindati.Tuttavia, quello che mi sto chiedendo in questi giorni è se davvero la percezione e la rappresentazione mediatica coincidano con l'effettiva realtà.E in parte sì, concide. Roma è sporca, caotica e disorganizzata. Le municipalizzate dei trasporti versano in una condizione comatosa, i mezzi pubblici non funzionano (per una città di queste dimensioni, almeno), il divario urbanistico tra centro e periferia è spaventoso, l'amministrazione comunale è sull'orlo del collasso e Ignazio Marino è un uomo sempre più isolato e debole, sottoposto com'è alle pressioni di Matteo Renzi e all'ostilità del suo stesso partito.Il punto è che, come tutte le metropoli moderne, la Roma odierna è irriducibile a una rappresentazione in bianco e nero—non può essere qualche bottiglia di birra abbandonata sul Gianicolo o alternativamente una scena de La grande bellezza . Questa divisione artificiosa e netta, tra l'altro, è esattamente speculare a quella tra cittadini "perbene" e "permale," che è il primo obiettivo a cui punta l'ideologia del decoro .I problemi a Roma ci sono e sono indubbiamente strutturali. Nessuno li nega—sarebbe semplicemente disonesto farlo. Ma da qui a descriverla come una specie di inferno bombardato dall'immondizia o un pezzo di terzo mondo nel cuore dell'Europa, ecco, ce ne passa. Anche perché, come ha dimostrato l'inchiesta Mafia Capitale, ogni volta che questi problemi vengono trasformati in un'emergenza sappiamo perfettamente come va a finire.Segui Leonardo su Twitter