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Facebook ha cancellato cinque anni della mia vita

Non conoscete la verità su voi stessi quanto la conosce Mark Zuckerberg.

Facebook ha cancellato il mio account e tutte le mie foto, fatta eccezione per le quattro presenti in questo articolo.

Quanti anni ho?! Forse 12?! A un tratto non ne sono più così sicuro. Penso di ricordarmi dei Limp Bizkit, di Boris Yeltsin e dei telefoni fissi, e questo mi porta a pensare di non avere 12 anni. Oltretutto, non ho la minima idea di cosa sia Gogo’s Crazy Bones. Per me non è altro che un nome. Non so nemmeno da dove l’ho tirato fuori, e comunque non parliamo di roba di dieci anni fa?

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Ma Facebook sembra pensare il contrario. E quando è successo che Facebook sbagliasse? Mai. Del resto, la scienza ci dice che ci conoscono meglio di noi stessi. I mercati finanziari sono ormai pronti per fargli la sega più goduriosa della storia. Quindi, qualsiasi cosa Mark Zuckerberg dica di voi che voi pensate non sia vera, è vera. Se decide che vi siete iscritti al suo sito a sette anni fingendovi ventenni, l’avete fatto. E quando decide che per il mondo dei social network siete morti, be’, siete morti.

Sono passate sei settimane dal momento in cui ho scoperto che il Signor Zuckerberg che veglia dal Cielo su di noi ha premuto il tasto “eliminazione kafkiana” sulla mia vita. Ho provato a fare il log in, e non riuscivo. Non esistevo. Ho cliccato sulle FAQ. In un font minuscolo, sono stato informato che forse il mio account era stato segnalato. Se volevo, potevo mandare una richiesta tramite un link per sapere cosa fosse successo.

Ovviamente l’ho fatto. C’è voluta una settimana per ottenere una risposta. Ma quando è arrivata, ho capito che era valsa la pena di aspettare.

Salve,

per iscriversi a Facebook bisogna avere almeno 13 anni. Attualmente, non siamo in grado di verificare la sua età. Per riattivare il suo account, deve fornirci la copia digitale di uno dei seguenti documenti: Passaporto
Patente di guida
Certificato di nascita
Badge scolastico o del lavoro

Lauren Gestione dell’utenza
Facebook

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Sul serio, Facebook? Volete la scansione del mio certificato di nascita? A quanto pare, Facebook ha iniziato a credersi quello che noi credevamo: una specie di dipartimento governativo pseudo-statale. Il Ministero dei Socal Network, o qualcosa del genere. Ma non si può discutere con la burocrazia, e tantomeno con Lauren, Gestione dell’Utenza. Non vi risponderà. Dopo alcune email completamente inutili, ho ingoiato il rospo e scannerizzato il mio passaporto.

Una settimana dopo, ecco la risposta:

Salve, in base alle informazioni che ci ha fornito, il nostro sistema ritiene che Lei non soddisfi i requisiti minimi d’età previsti da Facebook. A fronte della legge, Facebook richiede almeno 13 anni di età per potersi registrare al sito. Ci scusiamo se questo non è il suo caso. Sfortunatamente, Facebook non è in grado di riabilitare account cancellati in modo permanente dal sito. Quando un account viene eliminato, eliminiamo dal nostro database anche tutte le informazioni personali ad esso associate. Lauren
Gestione dell’Utenza
Facebook

Tutte la mia roba era andata perduta. Per sempre. Come se avessi posseduto un container pieno di tutti i ricordi dal 2007 al 2012, imballati e riposti con cura, e un giorno Zucky avesse semplicemente deciso di prenderlo e sbatterlo giù da qualche scoglio, dritto nel mare del dimenticatoio.

Per farla breve, quindi: 1.         Non possiamo mandarti una mail per informarti che stiamo cancellando il tuo account.
2.         E se pensiamo che tu non abbia 13 anni, non conserveremo il tuo account mentre ti chiediamo una prova della tua età. Lo elimineremo in un batter d’occhio.
3.         Ma ti chiederemo in ogni caso di dimostrare la tua età, per autorizzarci a dirti che non ti abbiamo chiesto di dimostrare la tua età e abbiamo, invece, cancellato il tuo account.
4.         Ci sono 800 milioni di stupidi utenti sul nostro sito che devono ancora dimostrarci la loro età, ma verrà anche per loro il momento della resa dei conti. Puoi scommetterci.
5.         Secondo la nostra logica, quando hai creato il tuo account dovevi avere sette anni. Sono passati sei anni, e adesso ne hai 13, un dannato tredicenne socialmente precoce. Il 90 percento dei tuoi amici hanno tra i 25 e i 35 anni. Devi essere davvero carismatico. Sei un bambino prodigio? Come mai ti permettono di frequentare tutte quelle serate mondane con i giornalisti più fighi di Londra? Hai fatto un patto col diavolo? Perché, nonostante assumiamo centinaia di dottorandi per scrivere algoritmi per i nostri server così specifici, non abbiamo ancora studiato abbastanza la teoria delle probabilità per capire quanto sia estremamente improbabile che qualcuno con un profilo come il tuo abbia meno di 13 anni. Non sono molto bravo ad accettare a testa bassa di essere preso a calci nel sedere senza motivo, quindi da allora ho cercato di far capire alcuni di questi punti a Lauren, Gestione dell’Utenza.

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Purtroppo, mi ha solamente copiato e incollato i soliti tre paragrafi che mi aveva già mandato. Mi sono un po' fissato con Lauren. Chi è? Chi è davvero? Non so se sia vero, ma ho sentito che Facebook dà in appalto alcune sezioni operative a lavoratori del terzo mondo, per risparmiare. Che ci sono alcune persone in Marocco la cui vita consiste nello spulciare i contenuti segnalati come offensivi: un continuo premere pollice su o pollice verso su immagini di bambini morti, incidenti d’auto, razzismo, violenza… Mi chiedo se a “Lauren”—o, come credo che si chiami veramente, Maria Del La Luz di La Paz, Bolivia—piaccia il suo lavoro, ovvero passare al setaccio questi paragrafi preimpostati per trovarne uno che corrisponda al caso per cui è prevista la cancellazione dell’utente desiderato.

Non invidio Lauren/Maria. Tanto per cominciare, ha a che fare con teste di cazzo come me. Ma me la immagino anche andare a casa dopo una lunga giornata di copia e incolla dei paragrafi scritti da Zuckerberg, di ritorno alla sua catapecchia di La Paz. Me la immagino seduta su una delle sue sedie arrugginite, mentre cerca di staccare dopo una giornata passata a pensare ai problemi dei Paesi sviluppati… senza poter risolvere i problemi del terzo mondo. Suo figlio ha il morbillo, deve attraversare tre isolati per raggiungere l’acqua potabile e non riesce a pensare ad altro che a Facebook.

Facebook ha solo 3.000 dipendenti diretti. Questa settimana il suo IPO era di 100 miliardi di dollari, il che significa che ognuno di quei dipendenti vale 333333333.33 dollari. Forse Lauren/Maria vedrà questa cifra circolare in rete. Forse arriverà alla conclusione, come il mercato ha evidentemente già fatto, che il suo capo è un infallibile saggio che senza dubbio traghetterà tutti noi nel tecnofuturo. “Perché le persone hanno sempre da ridire quando mando loro quei paragrafi copincollati?” brontolerà. “Non sanno che Facebook ha sempre ragione? Sempre.” Poi imprecherà quando suo figlio morirà di difterite, e si chiederà se continuando con la messinscena dei  tredicenni iperintelligenti cacciati dal sito di Mark, potrà ancora, forse, un giorno, condividerne la ricchezza.

Segui Gavin su Twitter per rimanere aggiornato sulle avventure di un tredicenne prodigio: @hurtgavinhaynes