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Macro

Tutto quello che pensate di sapere sui soldi è sbagliato

Un esperto ci ha spiegato che tutto quello che pensiamo di sapere sui soldi è falso, e che finché non capiremo da dove vengono e cosa sono davvero continueremo a prendercela con il capitalismo—come se servisse a qualcosa.

Questo post fa parte di Macro, la nostra serie su economia, lavoro e finanza personale in collaborazione con Hello bank!

Ogni summit dei vertici economici mondiali è accompagnato da proteste contro il capitalismo e il denaro. Ma mi chiedo se a volte questi manifestanti non sbaglino bersaglio—se non ci sia qualcosa di più importante del capitalismo da cambiare.

Felix Martin è bond investor e membro del think tank newyorkese Institute of New Economic Thinking. Ha scritto per il Financial Times e il New Statesman, tra il 1998 e il 2008 ha lavorato alla Banca Mondiale e in qualche modo ha anche trovato il tempo di laurearsi in Lettere antiche, Economia e Relazioni internazionali. Nel suo libro del 2013 Money, The Unathorized Biography spiegava che il modo comune di pensare ai soldi non è solo del tutto sbagliato, ma anche pericoloso. Nel libro offriva un'alternativa che aprirebbe nuovi scenari per l'economia, i governi di tutto il mondo e il capitalismo stesso.

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L'abbiamo contattato per scoprire perché abbiamo tutti bisogno di cambiare il nostro modo di considerare i soldi.

Felix Martin

VICE: Ciao Felix. Cosa pensano le persone dei soldi?
Felix Martin: Direi che la maggior parte delle persone pensa che i soldi siano un oggetto tale e quale a un tavolo, una macchina o un libro—puoi possederli. Perciò, quando ho dei soldi sul conto, possiedo qualcosa. Il che va a braccetto con l'idea diffusa dell'origine dei soldi. Secondo questa idea, tanto tempo fa si usava il baratto, ma era un metodo poco efficace perché funzionava solo se qualcun altro aveva bisogno di quello che offrivi tu, e viceversa. Perciò, qualche mente brillante avrà pensato che era necessaria una cosa che tutti avrebbero accettato—anche se di per sé non serve a nulla—che funzionasse come "metodo di scambio".

Il denaro contante.
Sì, di solito d'oro o d'argento, per motivi diversi—durata, rarità eccetera. Poi, a un certo punto, qualcuno ha avuto l'idea di prestare e prendere in prestito il denaro, ed è stato l'inizio dei crediti e dei debiti. Poi, alcune istituzioni si sono specializzate in queste transazioni, e sono nate le banche. È una storia molto plausibile. Facile da credere e con una sua logica. Il problema è che è storicamente falsa, e storici e antropologi sanno da un sacco di tempo che è falsa, ma gli economisti no.

Ma cosa cambia se abbiamo un'idea sbagliata dei soldi, se comunque sappiamo usarli? È importante sapere come è andata davvero?
Assolutamente. C'è anzitutto una ragione storica. Se vuoi capire la nostra storia—come la nostra società si è evoluta, da dove viene il capitalismo e come si è creata l'attuale distribuzione della ricchezza—devi avere ben chiaro da dove viene il concetto di denaro e cosa significa oggi.

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E il denaro ha un grossissimo impatto sulle nostre vite, immagino.
Sì, molti aspetti della nostra vita oggi vengono misurati in soldi. L'idea di applicare un concetto di valore monetario a tutto è ovunque. Si applica alla vita umana, a qualcuno che fa i lavori domestici—a tutti quei servizi che non erano considerati da un punto di vista economico anche solo una o due generazioni fa—e questo è un cambiamento fondamentale. Se pensi ai soldi solo come una cosa, e agli effetti dei mercati azionari come totalmente scissi da questa cosa, non puoi capire davvero cosa succede. Ecco: se vogliamo capire il nostro passato, se vogliamo capire come siamo arrivati fin qui, abbiamo bisogno di guardare le cose sotto la giusta prospettiva.

E della crisi degli scorsi anni cosa ci dici? È stata causata anche dalla nostra incapacità di comprendere come funzioni davvero il denaro?
C'è una differenza cruciale tra le crisi in cui le persone sanno perfettamente come funziona il sistema e cosa è andato storto e le crisi in cui non è così. E la crisi degli ultimi anni è un esempio del secondo tipo. Il che porta spesso al punto in cui la gente inizia a dire che il nostro sistema è sbagliato—ma questo non è vero, è un grande sistema. Ma il nostro sistema funziona solo quando le persone lo capiscono; quando qualcosa va storto, si riesce allora a identificare chi e quali istituzioni ne sono stati responsabili. E alla base della nostra incomprensione c'è un'idea sbagliata di cosa siano i soldi.

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Quali sono le alternative che vengono proposte di solito?
Alcune persone pensano che dovremmo passare a qualcosa di totalmente diverso—per lo più un sistema comunista. Ci sono anche quelli che spingono per una società non basata sul denaro, ma basta ricordare la Russia sovietica per capire che non è una buona opzione. La cosa buona dei soldi è che regalano la libertà individuale: dalla gerarchia sociale, dalla gerarchia famigliare etc. E queste sono cose da incoraggiare.

Ok, ma allora ci spieghi cosa sono i soldi?
Nel Pacifico c'è un'isola che si chiama Yap. Gli esploratori che ci sono arrivati nel ventesimo secolo pensavano che ospitasse una società primitiva da un punto di vista economico, basata sul sistema del baratto. Ma hanno trovato una situazione completamente opposta. Gli abitanti avevano una valuta: il fei, una ruota di pietra, pesante e di grandi dimensioni il cui diametro poteva arrivare anche a tre metri, con un buco nel mezzo. Ma non se li scambiavano fisicamente come facciamo noi con le banconote. I debiti contratti a ogni transazione venivano appoggiati gli uni agli altri, e il bilancio pendente veniva spinto fino allo scambio successivo.

La cosa davvero incredibile era che un fei era caduto in mare ed era affondato. Perciò, anche se non c'era un oggetto monetario da vedere, c'era l'idea di valuta—la relazione soggiacente tra crediti e debiti tra le persone. I soldi sono questo; non una cosa o un oggetto, ma una serie di idee che rendono possibili i commerci.

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Non è un po' come i lingotti d'oro che ci sono nelle banche? L'oro per cui una banconota funziona come una sorta di cambiale?
Non c'è oro nelle nostre banche. Alcune banche inglesi hanno cominciato come oreficerie, ma la storia della banca moderna non nasce così. È tutto nato con i commercianti, che accumulavano crediti e debiti e poi se li passavano. Il denaro non ha niente a che fare con un oggetto fisico. È esattamente lo stesso di quello che succede alle borse finanziarie, a Wall Street per esempio. Non è più una questione di soldi veri, ma di informazioni che passano sugli schermi. Quello che succede è che dei titoli finanziari vengono manipolati e scambiati—e i titoli sono dei "pagherò".

E in ultimo, cosa ne pensi di BitCoin? È davvero una valuta rivoluzionaria come pensano molti?
I difensori di BitCoin proclamano che sia la prima valuta privata e virtuale. La verità è che tutto il denaro è virtuale, perché il denaro—a differenza delle monete e delle banconote usate per tenere traccia degli spostamenti di denaro—è un insieme di idee e di relazioni. Per quanto riguarda la parte del "privato" le banche commerciali non appartengono allo stato—sono private.

Grazie, Felix.

Segui Joseph su Twitter: @josephfcox