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Game of Sthronz

Lo scenario politico italiano assomiglia sempre di più a una puntata di Game of Thrones. Chi siederà sul Trono di Spade? Scopritelo in Game of Sthronz.

Tutti guardano Game Of Thrones. In Italia come in svariate altre parti del mondo, la serie è ormai famosa come il fantasy che è riuscito a conquistare chi il fantasy non se l’era mai inculato di striscio. Ebbene, per quanto scioccante possa sembrarvi, esiste al mondo anche qualcuno che si è letto i libri. Qualcuno il cui livello di sfiga è piuttosto significativo, che sa che il vero titolo della storia è A Song Of Ice & Fire, e che l’ha scritta uno che sembra il Michael Moorcock dei poveri. Quel qualcuno siamo noi, e proprio per questa serie di motivi, la nostra fervida immaginazione è stata catturata da un fatto: Westeros, il continente in cui si svolge la parte più importante delle vicende ideate da G.R.R. Martin, è praticamente identico all’Italia. È una penisola con montagne e freddo al nord, caldo e mare al sud, la cui decadente capitale è posizionata più o meno al centro. Ma un'analogia ancora più evidente e calzante tra il nostro Paese e la serie tv sta nel fatto che la situazione politica è praticamente la stessa: in Italia come a Westeros, siamo nel mezzo di una costante guerra politica senza quartiere.

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Si è appena conclusa una tornata di elezioni amministrative che ancora una volta ha cambiato le carte in tavola e confuso ulteriormente tutti: nessun partito sembra capace di prevalere sugli altri mentre tradimenti e cambiamenti sono all’ordine del giorno. In sintesi, siamo a maggio e di sicuro l’inverno non sta arrivando, ma state sicuri che prima di ottobre le cose avranno avuto bene il tempo di incasinarsi ulteriormente. Cerchiamo di capirci qualcosa insieme e intanto brace yourselves, che magari elezioni are coming. Prima di tutto, lasciate che vi presenti Varys la Vespa, il più noto conduttore di talk show politici dei sette regni. Sarà la nostra guida in questo delirio.

PDL - LANNISTER

Tra i grandi sconfitti di queste ultime amministrative, nonostante siano vent’anni che, bene o male, non riusciamo a levarceli dalle balle, il PDL somiglia ai Lannister, quelli ricchi e pieni di figa che, per un motivo o per un altro, finiscono per accoppiarsi tra loro, e che al momento stanno prendendo delle gran mazzate da ogni parte. Il popolo affamato li odia. Le altre casate pure. Esattamente come il PDL. In particolare, i due fratelli Jaime e Tyrion, in qualche modo le due facce del caro Silvio: da una parte il valoroso cavaliere, bello e cazzone, ostaggio dell’odiato nemico, dall’altra un nano puttaniere capace di comprarsi amici e nemici.

Aggiungete il fatto che è stato uno scandalo sessuale a minare la quiete dei leonini lord. Certo, Berlusconi non è mai arrivato a scoparsi la sorella, ma non potete negare che ci sia un po’ della bella Cersei in tutte le donne dell’ex-premier.

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PD / SEL -  BARATHEON (RENLY)

Il centrosinistra sembra sempre sul punto di fare il botto. Hanno i numeri, gli alleati, hanno gli slogan e il programma, ma poi finisce sempre che deludono, leccano troppi culi, pigliano troppe mazzette e schiattano. Un po’ come Renly, il più piccolo dei Baratheon, che aveva un esercito della madonna ma è riuscito lo stesso a farsi ammazzare. E tutti i suoi cavalieri sono scappati ad appoggiare il governo tecnico di suo fratello Stannis. Questo per dire che un certo numero di vittorie comunali non sono abbastanza per cantare vittoria. Pareva anche che Renly potesse fare grandi cose per il progresso sociale, che un re omosessuale mica si era visto mai, però no, meglio tenerlo nascosto che gli alleati Tyrell sono froci in segreto e cattolici in pubblico. Dai, che cazzo… avevano anche un cavaliere donna!

MOVIMENTO 5 STELLE - I BRUTI OLTRE LA BARRIERA

Fuori dai partiti, un tempo c’era un gran casino. Gente che, sfiduciata dagli inciuci di palazzo, si era ritrovata aldilà del muro a fare il cazzo che gli pareva. Poi a un certo punto arriva uno dal mondo civilizzato che, con la fregnaccia della democrazia dal basso, si fa eleggere re da gente che manco sapeva ce ne fosse bisogno, e li convince pure che è proprio il caso di muovere guerra al mondo di sotto. Certo, re Robert gli stava costruendo la TAV nelle loro terre, ma si potevano benissimo difendere da soli, senza bisogno di Beppe Grillo e del suo blog. Però sono stati pecoroni, e seguono. Per ora si sono presi Parma, poi vedremo.

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LEGA NORD - GREYJOY

I Greyjoy sono fondamentalmente dei separatisti, come il carroccio.  Hanno in comune anche la natura di inguaribili rompicazzo, orgogliosi, ignoranti e razzisti. Soprattutto, il loro lord mezzo rotto ha un babbaleo di figlio che quando può lo mette nei casini.

Certo, il fatto che i nati dal ferro siano isolani li fa somigliare più agli indipendentisti sardi, e venerano un dio-piovra tipo Cthulhu mentre qua di pesce c’è solo il Trota. Per la Lega le amministrative sono state una rovinosa sconfitta. Nella serie, invece, i Greyjoy se la stanno ancora cavando.

ITALIA DEI VALORI - STARK

Ecco, già immagino le voci “ma gli Stark sono i veri separatisti del nord, dovrebbero essere la lega”. No. Con la fissa che i signori di Winterfell hanno per palle tipo l’onore, la legge, e la fedeltà alle istituzioni, potevano solo essere il partito di Di Pietro, una razza di sbirri nati per cui il rispetto della legge val bene qualche camionata di morti. Tonino non ha il fascino cavalleresco di Ned, ma ne condivide l’eterno broncio, fieramente incazzato con gli acerrimi nemici Lannister/PDL. Mezza famiglia Stark ha trovato posto nella Guardia Di Notte, che è come dire il Consiglio Superiore della Magistratura.

Gli Stark hanno anche un servo, Hodor, che di solito si limita a caricarseli sulle spalle e ripetere il proprio nome. Allo stesso modo in cui l’intera linea “teorica” dell’Idv si regge sulle spalle di Marco Travaglio che, come un mantra, continua ad augurare a tutti la galera.

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Esattamente come gli Stark, al momento l’Italia Dei Valori ha portato a casa qualche vittoria, ciononostante non sembrano troppo sicuri di che pesci pigliare, e la disgrazia è dietro l’angolo.

GOVERNO TECNICO - BARATHEON (STANNIS)

Sì ok, mascella, serietà e verve vocale che mi fa venir la gotta. Bravi tutti. Il più grande dei Baratheon e il più tecnico d’Italia han qualcosa in comune, grazie. Ma a convincerci non sono stati né la noia né la rettitudine, ma una donna, Melisandre, e il suo essere mamma di un mostro, buio, che in fin dei conti altro non è che il vil denaro, quel che i ciarlatani chiamano euro e che da anni assedia le casse del popolino a ondate di pacche sulla spalla, “sin sala… EQUITALIA!” Melisandre la rossa è BCE la nera, segretamente comandata dai Draghi, il fuoco, e prontamente lì a mandare tutti al culo, grilli e bruti, biondi e nordici, senza limiti di reggenza, c’è, non c’è, le elezioni non le interessano, o almeno così dice.

I FRATELLI CRAXI - TARGARYEN

Esiliati, cacciati, dimenticati, i Targaryen non conoscono pace, arrivano persino a eliminarsi, lui lei, lei lui, vince lei. Regina, bionda, occhi viola—costumista daltonico—draghetti al braccio, Daeneyris piace a ricchi, poveri e immigrati a cavallo. In eterna attesa di un ritorno, in memoria del papà, Daenerys ce la mette tutta, come Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Anastasia—ah, la Russia—figlia di un Bettino non qualunque, e sorella di un Bobo prima complice e poi nemico della casata.

Bobo, Anastasia, un solo trono, al di là del mare. La Tunisia, Essos, il ricordo della terra natia—chissà come sono messi a Dothraki in Tunisia. Che hanno fatto i Riformisti alle amministrative? Boh… Che sta facendo Daenerys? Boh…

UDC - TYRELL

Sì vabbè si gioca facile. Uno di qua, uno di là, bandiera al centro, numero 2, via! Prima mi sposo lui, no è gay, no è morto, poi mi sposo l’altro (SPOILER), no è stronzo, sì ma è biondo, poi è ricco (END SPOILER). Mio! Preso! I Tyrell sono perfetti per il centro, così perfetti che se anche Casini indossasse una collana di fiori siamo convinti che riuscirebbe a ottenere il perdono ecclesiastico e tornarsene in chiesa in un batter d’ali. E invece no e forse è meglio così, perché tra una spinta lì e una botta là le ultime notizie lo danno sconfitto quasi ovunque, con una sola vittoria. Bandiere, tornei e girotondi gay-friendly, ma giocate a un due tre stella diamine!