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Girl News - Ragazze e fine settimana

"Il mio scopo ultimo in quanto scrittrice/essere umano/ragazza è convincervi che prestare attenzione a ciò che gli altri pensano della vostra vita sociale è una terribile idiozia." - Kate Carraway

Sabato: oggi è sabato, il giorno della settimana sinonimo di vita sociale e uscite, che si tratti di pellegrinaggi pomeridiani in centro o di serate nei locali o al ristorante. Ma chi l'ha detto, poi?

In caso voleste uscire, questo è ciò che vi aspetta là fuori: file di mostri che vi si appiccicano addosso, tossendovi nei capelli e parlando col tono di chi si ammazza di sedativi; progetti artistici e lavorativi di chi vi sta intorno (una vera rottura di scatole, quando vi rendete conto di aver adeguato la vostra vita sociale alle aspirazioni altrui); lo scazzo causato quasi quotidianamente da amici e fidanzati, reali e potenziali; drink in miniatura, per giunta annacquati, e qualche stronzo che vi propina quella che dovrebbe essere un’invitante insalatina condita con granchio, avocado e altra roba verde. Senza contare le condizioni meteo, il parcheggio, le spese infinite e la possibilità di fare figuracce sempre in agguato. Questa non è una lezione di vita, solo una lista di alcune utili scuse per il sabato sera.

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Perché ricordate che ciò che vi aspetta a casa è: un morbidissimo pigiama, la musica che vi piace, cose che avete già pagato, una piacevole esperienza di autocelebrazione del sé e, non meno importante, la possibilità di essere disgustose come e quanto vogliate.

Tra l’essere asociali e il trasformarsi in una moderna versione dei New York Dolls esiste un'oasi felice e assolata, che è il sano starsene a casa. Non sempre, ovviamente: diciamo, un po' come le parrucchiere con un tariffario dai 175 ai 500 dollari (che poi vorrei sapere a loro, in realtà, quanto cavolo costano quei prodotti), da una a tre volte a settimana.

RADICALE VULNERABILITÀ
Credo che una delle femministe che seguo su Tumblr stia attraversando una brutta rottura, perché tutti i suoi post parlano di radicale vulnerabilità. Nell'uso che lei fa, la vulnerabilità riguarda il rapporto tra la donna sfruttata e il mondo che abusa di lei, ma io, nel mio infinito narcisismo, la collego a quando voglio starmene a casa, sdraiata sul pavimento a pensare a me stessa mentre tutti gli altri sono al bar o stanno scopando o cose del genere. Per me, “radicale vulnerabilità” è rivivere le proprie storie ed esporsi al passato, specialmente alle emozioni più deviate, i fallimenti peggiori e le altre persone. E non posso negare che sia un bel traguardo, dopo l’interminabile e autolesionista maratona dei miei vent’anni, corsa perennemente sulla difensiva. Vi piace il modo fastidioso in cui scrivo quando parlo di queste cose? Forse tutti questi discorsi fanno parte della corazza di cui la radicale vulnerabilità cerca di negare l’esistenza, no? OPS.

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SANO MENEFREGHISMO
Il mio scopo ultimo in quanto scrittrice/essere umano/ragazza è convincervi che interessarvi di quello che gli altri pensano di voi, specialmente delle vostre scelte sociali, è una cazzata. Starsene a casa non è solo radicalmente vulnerabile, ma anche rischioso dal punto di vista sociale. I vostri amici vi faranno inevitabilmente problemi, perché interpreteranno la vostra voglia di starvene a casa a farvi i cazzi vostri come un rifiuto nei loro confronti e cercheranno, ovviamente con successo, di farvi sentire una merda. Ma comunque. Simon Doonan, una delle poche persone nel campo della moda a non riempirsi la bocca di buonismo, ha detto in un’intervista di Rich Juzwiak per The Daily: “Chi impara a fregarsene ha un potere incredibile.” E anche: “Ero gay quando esserlo era illegale. Ho avuto la mia Green Card quando ancora ai gay non era permessa… Adesso è il momento giusto per dire 'Fanculo, non me ne frega niente di quello che pensa la gente.'”

ALTERNATIVE
Starsene a casa offre un’alternativa. Potreste essere fuori a fuggire da voi stesse, oppure scegliere di rimanere al calduccio, ad ascoltare il liquido in cui galleggiano le vostre orbite fluttuare dolcemente come l’Atlantico di notte (che poi, le orbite possono essere considerate carne?). Non volete sperimentare tutto quello che vi si offre, anche quando questo consiste nello stare sedute in un angolo inusuale della cucina soltanto per vedere che effetto fa vista da quella prospettiva? Qual è il vostro problema?

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FINZIONE
Fingere di essere una persona normale è il mio passatempo preferito, se per passatempo intendete qualcosa che siete ansiose di fare per puro divertimento e qualcosa non perfettamente tangibile, che scorre su un binario fantasma parallelo a quello della vita reale. Avreste dovuto sentirmi quando il mio dottore mi ha chiamato durante una festa tra amiche: mi sono tirata su così velocemente e ho parlato talmente a lungo come una Barbie che mi si è rigirata la gonna.

CRAMPI FACCIALI
La cosa più importante da ricordare quando rimanete a casa invece di uscire è avere l’atteggiamento giusto. Pensate alla vostra serata come a una specie di avventura misteriosa verso Narnia, perché la passività non è mai una buona idea, persino quando ve ne state in cucina a fare i disegnini con il gelato sciolto. Quello che voglio dirvi è di non guardare film sul portatile finché il vostro letto non è diventato una specie di nido, perché altrimenti finirete a tenervi la testa con le mani e vi farete male alle ossa. È così che funziona, per me: mi rendo conto di fare qualcosa di sbagliato proprio quando mi vengono i crampi in faccia.

COSE DA FARE
Cucinate qualcosa e imbellettatevi facendovi le unghie o delle maschere, oppure ubriacatevi, fatevi una canna, leggete o guardate un film. Oppure no. Non me ne frega niente. Non è questo il punto.

SOLITUDINE
Se c'è qualcosa che non capirò mai e che NON VOGLIO capire sono le persone che non riescono a stare da sole. La questione della solitudine rappresenta la ciliegina sulla torta della teoria per cui l’ordine di nascita è il fattore più importante nella vita, più della classe e più del luogo in cui si cresce. Non credete? Chi ha passato tante ore da solo quando era piccolo non sentirà il bisogno di chiamare qualcuno e dire: “Dai vieni, mi sento solo.” Stare a casa implica la solitudine, ovviamente. Una pausa dai vostri fidanzati/amici/famiglie è e dovrebbe essere considerata un lusso fantastico sia per voi, sia per loro. In ogni caso, se avete un gatto con cui poter parlare non sarete mai soli.

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PULIZIE
Rassettare la casa è sintomo di radicale vulnerabilità? Non saprei, ma un'ora di pulizie in bagno è di sicuro la cosa più goduriosa di tutta la settimana, anche grazie ai prodotti di nuova generazione. Ho comprato un fantastico detersivo al pompelmo rosa: provatelo, e vi ritroverete a ciabattare per casa alla disperata ricerca di qualcos’altro da tirare a lucido.

SESSO
Visto che abbiamo deciso di considerare la nostra serata a casa come un’avventura privata e non come un compromesso o una sconfitta, la questione della masturbazione è di primaria importanza. E non dimenticate che il calo della passione sessuale riguarda anche la relazione che avete con voi stesse! Passare una sera da sole nel fine settimana è un’occasione fantastica per esplorare i vostri corpi con i nuovi ritrovati del porno. Se potete, sballatevi un po’, mettete su un cd delle Warpaint o di altri, e perdetevi in nuove scoperte sessuali. È una forma di successo personale, e rientra anche nella radicale vulnerabilità.

ABBIGLIAMENTO
I principi del Nuovo Giornalismo di Tom Wolfe includono lo “status life”, ovvero “l’insieme di comportamenti e oggetti attraverso i quali gli individui esprimono la propria posizione nel mondo, sia essa reale, ipotizzata o desiderata.” Sapete, ormai la so a memoria, questa frase. Merito dei tanti corsi di Giornalismo Creativo che ho tenuto. Se siete come me e avete il feticcio del significato delle cose, vi farà piacere sapere che starsene a casa non c’entra niente con lo “status life” e con la sua sovrastruttura (“status culture”), perché i nostri vestiti da casa non hanno nulla a che vedere né con le altre cose che possediamo, né con tutti i relativi segni e simboli. Il mio abbigliamento da casa preferito è una tuta che ho trovato da Giant Tiger (aka "solo nelle peggiori città canadesi") e una maglia che mio fratello usava per sciare. Vedete? È come quando ero al liceo e condividevamo i vestiti. Mi viene da piangere se penso a quanto mi manca, e non solo quando mi trascino dal letto alla vasca da bagno.

AUTONARRAZIONE DEL SÉ
Non dite di essere diventate degli eremiti. State forse cercando di porre definitivamente fine alla vostra vita sessuale?

TELEVISIONE
La tv via cavo è una malattia. Io ce l’ho, e quindi ho anche i palinsesti TV tra i miei segnalibri, e questo è decisamente un problema. La tv è ottima per quell’ora di buco che avete tra il lavoro e l'uscita, o per smaltire i postumi di una sbronza o un’influenza. È a questo che serve. La televisione di oggi ha un certo appeal, lo riconosco, ma non ha mai smesso—né smetterà—di essere uno schifo.

NIDO
L’espressione “costruire il nido” si riferisce di solito a quando si prepara la casa prima di sfornare un bebè, ma in realtà è un bel modo per descrivere gli sforzi che fate per rendere il vostro appartamento un universo personale ed estremamente confortevole, anche se in realtà è una landa triste e desolata. Tutto quello che vi serve è un piccolo spazio riservato al nido. Le coperte e i cuscini sono importantissimi, ma forse anche alcune candele e lampade strane, e magari qualche bel libro illustrato… e che ne dite di prendere quella vecchia maglietta e infilarci dentro il vostro cuscino? E non credete che una scatola di mini-marshmallow potrebbe essere una buona idea?

Segui Kate su twitter: @KateCarraway