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Kony 2012: altre domande senza risposta

Abbiamo provato a intervistare Jason Russell, ma probabilmente era troppo impegnato a masturbarsi per poter rispondere alle nostre domande.

Visto l'enorme successo e le critiche registrate dalla campagna KONY 2012, a cui si aggiunge il recente arresto (per atti osceni in pubblicodel regista e voce narrante del video Jason Russell, abbiamo deciso di tornare sulla vicenda, con un nuovo, e si spera esaustivo, articolo. 

Data la mia lunga esperienza nel campo della propaganda, mi preoccupa il fatto che persone da tutto il mondo stiano facendo donazioni a un'organizzazione fondamentalmente diversa da quello che immaginano. Anche se in Rete si è dibattuto molto sulla questione, sono ancora diverse le domande senza risposta. Alcune di queste sono quelle che avrei voluto porre ai rappresentanti di Invisible Children dopo che Kenny Laubbacher, resposabile delle "artist relations" di IC, ha proposto a VICE a un colloquio negli uffici dell'organizzazione, a San Diego. Avevamo appena pubblicato il nostro primo post su KONY, e Laubbacher sosteneva che il pezzo contenesse informazioni errate e fonti false.

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Abbiamo ovviamente accolto l'invito, ma da allora non siamo stati in grado di realizzare l'intervista. Siamo stati più volte rimbalzati, e alla nostra richiesta di realizzare l'intervista telefonicamente hanno risposto con una lunga serie di scuse. Speranzosi di ottenere presto qualche risposta, abbiamo deciso di pubblicare comunque questo pezzo.

Come per molti altri, il mio problema con KONY 2012 è che il filmato non fa minimamente accenno alle credenze religiose del cofondatore di Invisible Children, Jason Russell. Russell non è un semplice fedele da funzione domenicale, ma un evangelista convinto. Tutto questo fa pensare che l'omissione non sia soltanto voluta, ma parte di una più ampia strategia mediatica.

"Il trucco sta nel non andare in giro a dire 'Io vi battezzerò nella Chiesa, ho un piano per convincervi'," ha detto Russell lo scorso novembre a un gruppo di studenti cristiani. "Dovete guardarli negli occhi, proprio come Gesù, e dire 'Chi siete, sarete miei amici?'. Come faceva Gesù con le prostitute, gli esattori e i pescatori."

I bilanci di esercizio di IC mostrano ingenti donazioni da parte della National Christian Foundation—una fondazione di erogazione a carattere anti-gay e anti-aborto che ha contribuito alla stesura della legge ugandese contro l'omosessualità. Tra i sostenitori finanziari di IC compaiono altri pezzi grossi del movimento anti-gay di destra come i Caster, finanziatori della campagna per la Proposition 8 in California relativa alla proposta di abolizione del diritto al matrimonio omosessuale.

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Qui di seguito trovate un breve resoconto del modo in cui KONY 2012 ha manipolato fatti e dati a sostegno del suo programma:

Russell sostiene che Joseph Kony è il più crudele signore della guerra al mondo. La lista della Corte Penale Internazionale risponde a un ordine cronologico, relativo alla data della condanna—e non al grado di "crudeltà". Quanto alla "crudeltà", poi, diversi esperti considerano il genocidio più grave dei crimini contro l'umanità o i crimini di guerra. In questo senso, il primo della lista della CPI è allora Omar al-Bashir, presidente del Sudan. Mettendo sullo stesso piano genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, il "più crudele" risulta essere Ali Kushayb, seguito a breve distanza da Ahmad Haroun. Su entrambi pende un mandato di arresto per i crimini commessi in Darfur. Ahmad Haroun è il governatore del Kordofan Meridionale, in Sudan, e di conseguenza non dovrebbe essere così difficile da rintracciare. Omar al-Bashir circola liberamente.

Quella della CPI non è la lista dei più cattivi del mondo: si riferisce agli indagati di una serie di "situazioni" ed esclusivamente a Paesi come Uganda, Darfur, Kenya, Congo, Libia, Costa d'Avorio e Repubblica Centrafricana. I criminali del resto del mondo non vengono presi in considerazione. Gli uomini sulla lista della CPI non sono i più cattivi della terra, ma i più cattivi di alcune località dei sette Paesi sopracitati.

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Quest'anno, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha attribuito all'Esercito di Resistenza del Signore una sola vittima. IC ne conta tre, ma assegna al dato una credibilità di grado 3 su una scala da 1 a 5. In ogni caso, si tratta di numeri di gran lunga inferiori rispetto alle 16 persone uccise pochi giorni fa da un soldato americano.

Sempre in fatto di numeri, sulle strade ugandesi muoiono ogni anno più persone di quante l'Esercito di Resistenza del Signore ne abbia uccise dal 2006.

L'indifferenza mostrata da IC nei confronti dei fatti è piuttosto preoccupante, tanto che chi ha risposto al loro appello con donazioni dovrebbe sentirsi ingannato.

I commenti di George Clooney al video sono stati decontestualizzati e si riferiscono al Sudan, non all'Esercito di Resistenza del Signore. Clooney non è stato intervistato per il video KONY 2012. L'intervento è estratto da un'intervista della NBC con Brian Williams. Clooney ha recentemente confermato di desiderare che tutto il mondo sappia chi è al-Bashir.

I commenti di Shepard Fairey arrivano invece dall'Henry Rollins Show e non riguardano il movimento KONY 2012, ma quello Occupy di cui l'artista fa parte. Fairey ha dichiarato che pur non essendo stato consultato in merito all'uso del suo intervento nel video e non potendo garantire per IC come organizzazione, appoggia il fine ultimo della campagna.

Angelina Jolie non sostiene il movimento. L'informazione viene riportata nel filmato, ma compare solo per pochi attimi, scritta in caratteri piccoli e seguita da una porzione di testo casuale in stile "lorem ipsum".

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Le riprese da Gulu riguardano un viaggio precedente. La città viene presentata come se la crisi nell'Uganda settentrionale fosse ancora in atto. Chiunque viva nella zona ricorderà un "esercito" di giovani bianchi benintenzionati con pantaloni da Aladdin, Birkenstock e fasce per capelli, al cui lontano arrivo si accompagnarono scintillanti hotel cinesi (che solitamente fanno il tutto esaurito in occasione delle conferenze sullo sviluppo), ristoranti, locali, corsi di yoga e tour operator pronti a soddisfare le loro necessità. Mostrare immagini di repertorio va bene, ma anche in questo caso è necessario contestualizzare.

Il primo politico ugandese intervistato nel video è Santo Okot Lapolo, uno dei principali sostenitori di Museveni. Oltre a essere sospettato di aver fatto recapitare una bomba a Vincent Otti, defunto vice di Kony, Lapolo è colpevole di appropriazione indebita di fondi e diffamazione di un magistrato.

Il senatore americano Jim Inhofe, anch'egli presente nel filmato, è noto soprattutto per il suo sostegno incontrastato alle grandi compagnie petrolifere (delle quali non disdegna i finanziamenti) e per l'affermazione secondo cui i prigionieri di Abu Ghraib dovrebbero essere riconoscenti ai carcerieri americani per il trattamento che hanno loro riservato.

Tra gli intervistati ci sono anche due dei politici più liberali di Uganda e Stati Uniti, Norbert Mao e l'ex senatore Russ Feingold. In un eccezionale momento di compassione altamente editata, sembra che i due volti della politica trovino finalmente un punto d'incontro.

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In una scena, gli autori si congratulano tra loro dopo la decisione di Obama di "ascoltarli" e inviare consulenti militari nell'Africa centrale. In realtà, la richiesta è partita dal governo dell'Uganda, non da IC. Il provvedimento è firmato dall'ex senatore Feingold, non da IC. La lettera che Jason Russell legge ai presenti non è indirizzata a IC, ma al Congresso americano. Esclusi IC e i loro sostenitori, nessuno riconosce all'organizzazione un contributo nella faccenda, che si tratti del provvedimento, della lettera o della missione.

Jacob, l'ex bambino soldato su cui è incentrata la vicenda, è evidentemente affetto da un disturbo post traumatico da stress. Si tratta di forti sofferenze psicologiche innescate da un evento talmente traumatico, catastrofico o violento da limitare la facoltà di rielaborazione dell'accaduto da parte della vittima. Il ricordo delle sofferenze comporta l'incapacità di controllare le emozioni. In sede clinica, il paziente intraprende un percorso graduale e molto lento. Nel video, Russell piazza Jacob davanti a una telecamera e lo bombarda di domande sul suo passato, costringendolo a confrontarsi con un ricordo che è troppo forte e doloroso per essere processato—da qui, la reazione isterica (e mediaticamente efficace) che precede l'annerirsi dello schermo. Come per magia, la sua voce risuona sullo sfondo scuro, "Ho visto… visto…"

Lo stesso atteggiamento che Russell ha nei confronti del figlio è discutibile.  La spiegazione dei "bambini invisibili" che non sono soltanto vittime ma anche colpevoli lascerebbe sconcertato persino un adulto. Gavin: "Ma loro non fanno quello che dice perché sono bravi, vero?" Russell: pausa. "Ma lui li costringerà a fare cose cattive." Russell: "Ha trasformato ragazze in schiave sessuali e ragazzi in soldati." Poco dopo, la voce di Russell spiega come l'Esercito di Resistenza del Signore sia responsabile di mutilazioni. Per lo spettatore diventa complicato capire chi sono le vittime e chi i carnefici. Figuriamoci per il figlio di Russell, di appena 5 anni. Le ragazzine della foto avevano compiuto violenze? Jacob aveva compiuto violenze? Per sfuggire a questa verità, Kony è ritratto come l'unico colpevole, proprio come Hitler e Bin Laden. E dato che il problema è semplificato a tal punto, anche la soluzione diventa semplice: "Fermiamolo." In questo modo, spiega il video, i bambini invisibili potranno fare ritorno nelle loro case.

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Il problema è che in seguito a conflitti di questa natura, i bambini soldato non sempre possono tornare a casa, accolti a braccia aperte dalla famiglia. Si tratta di giovani che hanno commesso violenze sessuali e omicidi, e far tornare le cose come prima non è sempre possibile, nonostante siano molte le ONG impegnate in programmi di reintegro.

È una faccenda molto complicata, ma la complessità è qualcosa da cui IC si tiene bene alla larga. Kony è davvero malvagio, ne siamo convinti, ma è necessario contestualizzare. Come affermato dal senatore repubblicano Jim Inhofe, non c'è niente di peggio della mutilazione dei bambini. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo sono più di 140 milioni le donne e le ragazze che hanno subito mutilazioni nell'infanzia. Chi sono i responsabili? Per lo più altre donne, madri e nonne, e occasionalmente dottori. L'unica differenza è che nel loro caso, la mutilazione è nascosta dagli abiti. L'unico motivo per cui la mutilazione genitale femminile desta minore scandalo è che non è immediatamente visibile.

Oltre a collaborare con organizzazioni di estrema destra come la National Christian Foundation, IC è inoltre legato al governo e all'esercito ugandesi. Il governo dell'Uganda è noto per l'oppressione di minoranze, la mancanza di trasparenza elettorale e i comportamenti spesso poco ortodossi della sua polizia (lo scorso anno, diversi leader dell'opposizione sono stati arrestati soltanto perché cercavano di andare al lavoro). Lo scorso anno, il presidente Museveni ha speso più di 50 milioni di dollari di aiuti per comprarsi un jet.

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Per essere chiari: non ho problemi con il fatto che Jason Russell sia cristiano. Il mio problema è che nel video non vi sono riferimenti alla cosa. Sembra piuttosto che Jason voglia tenerla segreta, o quantomeno ignorarla, forse perché sa che i giovani sono spesso cinici nei confronti della religione. Ma non sono solo i giovani a essere stati ingannati. Oprah Winfrey (sostenitrice dei diritti gay) avrebbe donato a IC due milioni di dollari. Come si sentirà ora nel sapere che i suoi soldi potrebbero finire in qualche programma anti-omosessuali? Cosa ne pensano Susan Davis e Russ Feingold, entrambi liberali a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso? Avrebbero dato il loro appoggio a IC se fossero stati a conoscenza dei suoi legami con movimenti nati-gay? Se Russell concorda con NCF e governo ugandese nel ritenere l'omosessualità sbagliata, avrebbe dovuto dirlo prima? Se il suo fosse un movimento autonomo e finanziato privatamente, la cosa potrebbe anche non causarmi tutti questi problemi. Ma IC ha apertamente chiesto ai sostenitori di raccogliere fondi.

Che dire di quelle persone talmente commosse dal filmato da aver comprato l'apposito braccialetto e tentato di inserire i numeri su di esso riportati come spiegato nelle istruzioni? IC dice che i braccialetti sono sold out. Online circolano diversi post di persone che chiedono dove "registrare" i braccialetti. A quanto pare, questa procedura deve ancora essere implementata. Inoltre, IC non spiega quali sono i dati dell'utente che vengono registrati quando quest'ultimo inserisce il numero. E, soprattutto, non spiega come verranno usati.

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Un sito definisce la campagna KONY 2012 "propaganda inversa", espressione che ritengo piuttosto corretta.

Nel 2004 ho lavorato alla campagna del Partito Laburista Australiano. Nella zona di mia competenza, il Partito Nazionale d'Australia (conservatore e portavoce delle istanze rurali) era avanti di pochi punti, ma l'area aveva subito consistenti cambiamenti demografici dovuti all'afflusso di pensionati di Sidney e Melbourne. Il Partito Laburista riteneva di poter conquistare il seggio, e ci aveva convinti della cosa. Non potevamo perdere. Abbiamo intrapreso i nostri compiti con determinazione. A motivarci erano essenzialmente il credo nella superiorità del nostro partito e, soprattutto, il desidero di compiacere i piani alti. Se la nostra campagna elettorale fosse andata a buon fine, avremmo ottenuto il riconoscimento dei personaggi politici più importanti e influenti del Paese, e con questo impieghi ben pagati all'interno della futura formazione di governo.

Dovevamo convincere circa 5000 elettori a invertire le loro preferenze spingendoli a votare per la prima volta il Partito Laburista. Ci siamo messi sotto, sfornando comunicati stampa in cui elencavamo i successi più o meno effettivi registrati dal candidato nella zona.

Alla fine abbiamo vinto. Ma due delle cose che abbiamo fatto non mi rendono per niente fiero. Abbiamo accusato l'avversario di essere un pedofilo basandoci su una meschina manipolazione di link internet con una vaga allusione al suo partito. Non volevamo farlo, credevamo fosse disgustoso, ma ce l'avevano chiesto i nostri capi, e in fondo il nostro obiettivo era quello di fare bella figura e vincere. La trovata si è ritorta contro di noi. Siamo stati accusati di giocare sporco, regalando un po' di consensi dei media all'avversario.

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In secondo luogo, abbiamo inventato un nuovo partito politico. La maggior parte dei pensionati in Australia vota per i liberali. Il nostro target erano coloro che si erano trasferiti in zona per l'ambiente e il clima. Spiagge, montagne, alberi, solite cose. Così ci siamo inventati il Partito dei Liberali per le Foreste. All'epoca mi era sembrata un'ottima trovata, stavamo inducendo quegli ignari vecchietti a fare ciò che ritenevamo la cosa giusta: votare per il nostro candidato e il Partito Liberale attraverso una semplice associazione di parole. Probabilmente, è grazie a questa mossa che siamo riusciti a farcela, sottraendo un seggio agli avversari. Mi hanno offerto un lavoro ben retribuito in un ufficio stampa. Ho accettato, continuando a giocare il gioco della manipolazione attraverso i media.

Sulla base di questa esperienza non ho difficoltà a capire come gli autori di KONY 2012 abbiano preso dichiarazioni come quella di George Clooney, con vaghi riferimenti ai crimini di guerra o azioni, tagliando qua e là e mettendole insieme in un bel filmato. Ma la faccenda non riguarda soltanto loro e le loro telecamere. A mio avviso, emerge chiaramente come stiano cercando di fare impressione su qualcuno, che sia la Chiesa, i repubblicani, Dio o qualche affarista.

La serie di inganni che si è resa necessaria per far funzionare questo filmato spinge gli spettatori cinici come me a pensare che dietro ci sia qualcos'altro. Se la verità parla da sé, perché non essere sinceri? Perché scegliere un conflitto ormai finito? Perché l'Uganda, quando l'Esercito di Resistenza del Signore è ora in Congo, Sudan o Repubblica Centrafricana? Perché sostenere Museveni, responsabile di migliaia di morti? Perché nascondere particolari come religione e questioni finanziarie?

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Ci sono tante spiegazioni. Data la posizione della destra americana e il ruolo di primo piano esercitato da Inhofe nel video, la risposta più ovvia sarebbe il petrolio. Il Sudan del Sud possiede dei giacimenti, ma non le possibilità estrattive. L'Uganda è la principale via dal Sudan verso le coste del Kenya. L'Uganda è pronto ad approfittare della situazione, e non c'è motivo per cui gli Stati Uniti non dovrebbero volere una fetta di quelle ricchezze.

Altro fattore è l'influenza cinese, forte in tutta l'Africa orientale (a differenza di quanto afferma Russell, l'Uganda non è nell'Africa centrale). Le aziende cinesi non sono così strettamente regolate come quelle occidentali, e possono assumersi più rischi rispetto a queste ultime. Il loro ruolo in Africa è in rapida crescita, e la loro economia è perennemente affamata delle abbondanti risorse del Congo.

La destra potrebbe aver intravisto nell'Uganda un luogo pieno di potenzialità. Con le chiese evangeliche intente a diffondere la parola del Signore in tutto il mondo, avere un punto di riferimento nel Paese più religioso della regione sarebbe più che opportuno.

Volevo capire meglio le cose, e come spiegato in apertura del pezzo, VICE era stata invitata a intervistare i rappresentanti di IC, a San Diego. Da allora abbiamo cercato di metterci in contatto con loro via telefono, email e piccioni viaggiatori. Questo è ciò che ha risposto la scorsa settimana Julie Halpin, delle pubbliche relazioni:

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"Ho ricevuto il vostro messaggio. Sembra che per ora l'intervista non potrà essere fissata. Possiamo risentirci più avanti, diciamo mercoledì?"

E poi:

"Grazie per averci contattato. Sfortunatamente, anche per la prossima settimana non saranno possibili interviste. Sarà mio dovere tenervi aggiornati sulla campagna."

Non mi resta che scrivere qui le mie domande, nella speranza che Halpin o qualche altro rappresentante di IC possa farle avere a qualcuno in grado di rispondermi:

- Jason Russell, lei è cristiano. Le sue credenze religiose sono note e ben documentate. Pensa che se vi avesse fatto accenno nel video la vostra campagna avrebbe ottenuto comunque così tanti consensi?

- Avete ricevuto fondi da organizzazioni che sostengono movimenti anti-gay sia negli Stati Uniti che in Uganda. Crede come loro che l'omosessualità sia sbagliata?

- Crede che avreste ottenuto lo stesso livello di sostegno se l'opinione pubblica fosse stata consapevole dei vostri legami con movimenti anti-gay?

- Oprah Winfrey è una portavoce dei diritti gay. Sapeva del vostro legame con la National Christian Foundation? Crede che avrebbe fatto ugualmente una donazione di milioni di dollari se ne fosse stata al corrente?

- È d'accordo nel sostenere che l'uso di citazioni decontestualizzate da agli spettatori l'impressione che George Clooney e Shepard Fairey stiano parlando di Joseph Kony?

In fin dei conti IC non ha mentito, e non ha fatto altro che appendere manifesti e indossare braccialetti, quindi non gli si può dare tutta la colpa. Il problema è che migliaia di giovani hanno creduto che quelli di IC fossero come loro. Hanno creduto che Clooney, Angelina e Shepard fossero come loro. Così hanno dato i loro soldi a un'organizzazione che credevano li rappresentasse. Sono stati ingannati, ed è l'ora che Jason Russell e compagni lo ammettano.