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Lettere di un nazista innamorato

Per molti anni gli storici hanno creduto che la corrispondenza di Himmler con la moglie fosse andata perduta. A settant'anni dalla morte, però, le lettere sono ricomparse e pubblicate, offrendo uno spaccato sulla sua vita.

©United States Holocaust Memorial Museum, con l'autorizzazione di James Blevins

Per molti anni gli storici hanno creduto che la corrispondenza di Himmler con i famigliari più stretti fosse andata perduta. Non potevamo che fare supposizioni sulla natura delle relazioni tra il capo delle SS e la moglie, un’infermiera incontrata durante un viaggio in treno nel 1927 e con la quale si era sposato qualche mese dopo. Le lettere sono ricomparse di recente a Tel Aviv, 70 anni dopo il suicidio del teorico della soluzione finale.

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Marga, bionda e dagli occhi azzurri, era già stata sposata in passato. Ma Himmler aveva sorvolato sulle sue convinzioni personali e se ne era innamorato. Eppure la loro storia prese una piega meno romantica quando Himmler, durante la guerra, cedette al fascino della segretaria Hedwig Potthast—da cui ebbe anche due figli. Marga è sempre stata al corrente di questi tradimenti.

La nipote di Himmler, Katrin Himmler, e Michael Wildt, specialista di storia della Germania del ventesimo secolo, hanno pubblicato Il diario segreto attraverso le lettere a sua moglie 1927-1945, uscito in Italia ad aprile di quest'anno e nel quale si raccolgono e analizzano gli scambi epistolari del criminale di guerra con Marga. Dopo avere letto l'opera abbiamo pensato di commentarne qualche estratto che permette di capire meglio un personaggio che si giudicava “angelico nella vita privata” ma che ha inevitabilmente segnato la storia con le sue macabre idee.

Un giovane impaziente
Himmler impazziva se non riceveva notizie dalla moglie. Come tanti all’inizio di una relazione aveva bisogno di conoscere tutte le azioni e i gesti dell'altro e aveva un modo molto personale di comunicarglielo: “Mia cara, bella 'cattivissima' mogliettina d'oro! Figurati che ieri e oggi il 'povero' marito non ha ricevuto lettere dalla brava donna. Di', dunque, questa non è forse una 'cattivissima' mogliettina? Venerdì ha imbucato la lettera nella cassetta tanto tardi che la posta non ha più avuto il tempo di portarla [a me] il sabato, e sabato la brava donna ha dimenticato che bisogna spedirla in espresso. - A meno che le non abbia un problema, spero di avere una, cioè due lettere domani mattina.”

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Himmler e la soluzione finale
“Quand'è che saremo finalmente liberi da queste canaglie, in modo da poter condurre una vita felice?” Ecco il genere di commenti di Himmler all’indomani della Notte dei Cristalli. Le sue lettere contenevano anche riferimenti alle visite ai campi di sterminio e alle cose sorprendenti che vedeva. “Sono andato ad Auschwitz […] Sono rimasto al campo da sabato a martedì, per testare un nuovo metodo di esecuzione che mi pareva interessante.” E poi: “Oggi abbiamo visitato Dachau. Questi nuovi campi di concentramento sono grandiosi!”

Un tipo piuttosto ottimista
“È senza dubbio la missione più difficile che mi sia mai stata assegnata. Ma credo che raggiungerò il mio obiettivo, e sono convinto della nostra vittoria finale” (20 gennaio 1945). Un mese prima di morire era ancora convinto di vincere. “I tempi per noi sono terribili, ma andrà tutto bene. Ne sono sicuro. I nostri antenati e il grande popolo tedesco ci proteggeranno e non permetteranno che ci sconfiggano.”

Una passione di coppia: la castrazione animale
Il 15 aprile del 1928 Himmler inviò a suo moglie una lettera con un ordine piuttosto interessante per comprendere i loro interessi.

"Quelli che ho segnato in blu ti consiglio di acquistarli. Quello che è segnato in rosso è la più grande opera che esista sull'allevamento dei volatili; penso che lo compreremo insieme, più avanti, quando avremo acquisito un po' le basi sull'intero argomento grazie ad altri testi. Ti invio anche l'opuscolo sulla 'capponatura'. Su questo punto, ti consiglierei di ordinare gli utensili per la capponatura in tempo utile perché possiamo esercitarci, la domenica dopo la Pentecoste, quando sarò a Berlino, dai tuoi genitori, all'esterno, su un gallo morto."

La risposta della moglie è piuttosto limpida ed entusiasta. Gli annuncia che si sarebbe affrettata a comprare libri e strumenti, e conclude dicendo che non vede l'ora di leggerli. Himmler aveva un sogno: vivere in un casale con una moglie che conoscesse meglio di lui i segreti di una vita in campagna.

Un addio romantico

“Baci a te, mia cara moglie, e anche a te, mia amata figlia. Con i miei devoti omaggi, Heil Hitler!” Questa è la prima volta che Himmler usa il saluto nazista e probabilmente è anche stata l’ultima: verrà infatti arrestato tre settimane dopo e si suiciderà.