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L'MDMA può curare il DPTS?

Curare il Disturbo Post-Traumatico da Stress con l'MDMA. A Vancouver comincia un trial con 12 pazienti.

MDMA + Una chiave colorata = DPTS sconfitto? via

Studi recenti hanno dimostrato che un uso occasionale di3,4-metilenediossimetanfetamina (MDMA, ragazzi) in unione con una psicoterapia mirata può migliorare drasticamente la salute e il benessere dei pazienti che soffrono di Disturbo Post-Traumatico da Stress. La ricerca pubblicata l'anno scorso da Michael e Ann Mithoefer (rispettivamente psichiatra e infermiera, nonché marito e moglie) sul Journal of Psychopharmacology ha prodotto dei risultati davvero stupefacenti.

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È importante notare che questo studio non suggerisce semplicemente di prescrivere MDMA ai pazienti. Piuttosto, nel corso della terapia, al paziente vengono somministrate due dosi di MDMA nel corso di due sessioni di terapia che si svolgono a distanza di tre-cinque settimane. È un una tantum, e magari sarà l'unica esperienza di alcuni di questi pazienti con l'MDMA, ma queste tre o quattro pastiglie potrebbero cambiare le loro vite per sempre. In meglio.

Quello che lo studio ha dimostrato è che l'MDMA funziona come catalizzatore terapeutico. La manifestazione nei pazienti di sintomi comuni nel Disturbo Post-Traumatico da Stress, come ansia, paranoia, incubi e depressione è scesa di più del 75 percento. È un decremento più che doppio rispetto a quello registrato in pazienti che abbiano affrontato la stessa terapia ma senza la somministrazione della droga, o con la somministrazione di un placebo.

Ancora più importante è che, due mesi dopo aver ricevuto questo trattamento, all'83 percento dei pazienti il DPTS non è stato nemmeno più diagnosticato, e da tre a cinque anni dopo ancora i benefici della cura persistevano, mentre non c'era traccia di effetti negativi a lungo termine sulla salute associati all'uso di MDMA.

Dal momento che i farmaci legalizzati come la sertralina e la paroxetina sono efficaci nella cura del DPTS solo nel 20 percento dei casi, la terapia con la MDMA sembra una vera e propria svolta. Anche Oprah ci mette la faccia. 

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In seguito al successo dello studio dei Mithoefer, simili trial sono in via di sviluppo in Svizzera, Inghilterra, Australila, Israele e—da un paio di settimane, dopo due anni e mezzo di irrigidimenti della comunità scientifica e burocratici—anche in Canada sono arrivati nove grammi di MDMA pura.

Lo psicologo dottor Andrew Feldmar di Vancouver inizierà il suo trial su un gruppo relativamente ristretto (12 pazienti), tra cui soldati, poliziotti e vittime di aggressioni sessuali, tutti con diagnosi di DPTS, che non hanno avuto benefici da nessun altra cura, finora.

Gli ostacoli che il Dr. Feldmar ha dovuto superare per mettere le mani su quei nove grammi di MDMA (che, come lui stesso ha detto, sarebbe stato ben più facile trovare per le strade di Vancouver) sono stati quasi comici. Due anni e mezzo dopo l'approvazione della ricerca, c'erano ancora ispettori che viaggiavano avanti e indietro da Ottawa per controllare il luogo in cui l'MDMA sarebbe stata stoccata, dietro vetro infrangibile, in una cassaforte inchiodata al pavimento. Come ha dichiarato Feldmar a una televisione canadese, "È come se Vancouver intera stesse aspettando l'arrivo di questa droga e di derubare il laboratorio per impossessarsene… È come se l'intero Fort Knox stesse aspettando l'arrivo della droga."

Quando si lavora su pazienti affetti da Disturbo Post-Traumatico da Stress, sono tre le connessioni che devono essere fatte: uno, il paziente deve sentirsi sicuro nel preciso momento in cui si svolge la terapia. Due, in quel momento, il paziente deve sentirsi abbastanza a proprio agio da riportare alla coscienza ricordi dolorosi e riviverli liberamente. E tre, attraverso questi primi due step, il paziente stabilisce un rinnovato legame con il mondo, creando un legame di empatia con il proprio terapista.

Il Dr. Feldmar ha detto che l'MDMA influenza tutti e tre i livelli della terapia, parallelamente ai tre effetti propri della droga: "Se l'MDMA è assunta nella giusta situazione, ha tre effetti principali. Il primo è di aprirti il cuore. Un altro è di farti vivere a pieno il presente e solo il presente, così che il futuro e il passato in quel momento non contano. Il terzo è che per la prima volta alcune persone sono libere dalla vergogna e dall'imbarazzo."

I trial seguiranno il metodo Mithoefer, e Feldmar ce ne descrive lo svolgimento nell'ambito di una sessione di psicoterapia, "L'ecstasy è stato sviluppato come una delle "sostanze empatoge", ovvero generatrici di empatia. Se tu sei il mio terapista, io potrei pensare che dietro la tua faccia ci sia la persona che mi ha fatto del male. In pratica, non mi fido di nessuno a causa di quanto è successo in passato. Se prendo dell'ecstasy, mi dimentico cosa sia successo, non mi preoccupo del futuro, il mio cuore si apre e all'improvviso, se tu sei una persona benintenzionata, io lo intuirò, e forse per la prima volta dal momento traumatico, creerò una connessione con te, un legame in cui mi sento tranquillo."

Stereotipicamente, il Disturbo Post-Traumatico da Stress è percepito come "shell shock", psicosi traumatica, secondo la terminologia creata per i veterani o coloro che hanno partecipato a combattimenti violenti. Ma quello che sta emergendo anche agli occhi dell'opinione pubblica—e questo studio ha le potenzialità per fare ancora maggiore luce sulla questione—è che il DPTS non affligge solo pazienti che hanno vissuto la guerra, il terrorismo, o qualche altra violenza fisica. Ne possono soffrire anche quelli che hano subito in silenzio: vittime di violenza familiare, di aggressioni sessuali o di altri eventi generatori di stress che possono accadere in questo mondo ingiusto e spesso spietato.

Se questi studi continuano a dare risultati positivi, ci sarebbe da sperare che questa droga possa diventare più accessibile, e che ulteriori ricerche ricevano finanziamenti dalle forze militari, dal ministero della sanità, da privati. Per quanto al momento possa sembrare un tabù, se l'MDMA può essere usata responsabilmente per combattere il Disturbo Post-Traumatico da Stress, e rendere così la vita un po' meno dura per chi ha dovuto soffrirne i colpi, be', perché no?