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Vice Blog

Perché non dovreste stupirvi dello "studio segreto" di Facebook

Lo studio “segreto” del social network per manipolare i nostri sentimenti ci ha messo di cattivo umore solo perché abbiamo intuito di essere degli sprovveduti. Dopotutto, il permesso glielo abbiamo dato noi.


Foto via Flickr/Frerk Meyer.

Mettiamo subito le mani avanti: la parte peggiore di tutta questa storia dello studio di Facebook sul “contagio emotivo” degli utenti—come si legge sullo studio pubblicato su PNAS—sono gli utenti. Nessuno può dire con certezza di essere una delle 689.003 persone sottoposte all'esperimento che, tra l'11 e il 18 gennaio 2012, ha alterato in segreto i contenuti del News Feed, ma è come se la cosa ci avesse violati tutti.

Be', non è così. In questo caso, sentirsi vittime serve solo a fare la figura degli sprovveduti. Se state scrivendo qualche post acido del tipo “il grande fratello ci osserva” o “tenete lontane le mani dai miei sentimenti”, fermatevi e respirate. Primo: vi state sfogando su Facebook per parlare male di Facebook. Secondo: il contagio emotivo descritto dallo studio è abbastanza insignificante. Bene, prendete un altro respiro e togliete le mani dalla tastiera.

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