FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

I nazisti tedeschi se la sono presa col Kinder Cioccolato perché i bambini sulle confezioni non sono abbastanza bianchi

Credevate che il picco si fosse toccato quando in Italia si sono tutti incazzati per la sostituzione del volto del bambino sulle barrette Kinder Cioccolato? Ditelo ai tedeschi di Pegida.

Grab

via Facebook/Pegida BW. Il post è successivamente stato rimosso.

Vi ricordate quando, una decina di anni fa, il volto sulle confezioni del Kinder Cioccolato era stato sostituito con quello di un bambino decisamente più in linea con i tempi? Allora la scelta di marketing era stata criticata all'infinito da persone evidentemente molto legate a quel taglio di capelli démodé.

Giovedì scorso però è successo qualcosa di ancora più insensato: sulla pagina Facebook del movimento tedesco anti-Islam "Pegida BW"—le iniziali "BW" fanno riferimento al Baden-Wüttemberg, uno dei 16 stati federali della Germania—sono state postate le foto di due confezioni di Kinder cioccolato sulle quali non c'era il volto di un bambino bianco.

Pubblicità

E il semplice fatto di non vedere un bambino bianco sulla confezione è bastato a spingere i fan di Pegida ad avviare uno shitstorm xenofobo. Nel giro di poche ore sotto la foto sono comparse decine di commenti con frasi tipo "mi viene da vomitare" a "non li compro più" fino a "povera Germania".

Se in Italia la pagina Lega della Terra ci aveva abituati abbastanza bene al razzismo legato all'alimentazione, quello successo in Germania è stato anche un esempio piuttosto becero di manipolazione goffa. Nella foto manca infatti la parte che spiega chi sono questi bambini e perché sono stati ritratti su quelle confezioni—parte che contiene la foto di un campo da calcio, il logo degli Europei 2016 e la scritta: "Le nostre stelle del calcio da bambini! Tanti auguri!"

Perché, infatti, quelli raffigurati sulle confezioni non sono altro che i calciatori della nazionale tedesca Jerome Boateng e Ikay Gündogan (anche se il secondo non andrà agli Europei a causa di un infortunio).

Per inciso: non ci sarebbe nulla di male se la Ferrero mettesse dei bambini di colore sulle confezioni dei suoi prodotti. Semplicemente, in questo caso, quelli nella foto sono solo due degli undici testimonial di un'edizione speciale delle barrette Kinder con le foto dei calciatori da bambini sulla confezione realizzata in Germania per l'inizio degli Europei 2016.

Nel giro di poche ore la notizia ha girato talmente tanto che il marchio, rispondendo a un commento, ha dovuto dire esplicitamente "di non condividere e di non accettare questa forma di discriminazione" legata ai suoi prodotti.

Pubblicità

via Facebook/Pegida BW

"Cara Sabine, grazie per l'indicazione," si legge nel commento. "Noi della Ferrero a questo punto vogliamo esplicitamente distanziarci da qualsiasi forma di xenofobia e discriminazione. Non le tolleriamo nemmeno sulla nostra pagina Facebook. Tanti saluti, il team Kinder Cioccolato." Nel giro di poco tempo è anche partita una campagna di solidarietà su Twitter, dove gli utenti hanno postato foto di loro da bambini con l'hashtag #cutesolidarity.

A ben vedere, tutta la questione è un esempio lampante della disonestà di questo tipo di pagine e movimenti, nonché di quanto poco basti ormai per aizzare la gente online. Alcuni commentatori, ad esempio, hanno riconosciuto i calciatori nelle foto e scritto che si trattava di un'edizione speciale, ma anche così molti utenti—invece di arrabbiarsi per la manipolazione operata dai gestori della pagina di Pegida—si sono messi a commentare il fatto che nella nazionale tedesca "non ci sia ormai più niente di nazionale."

Non è chiaro il motivo per cui gli admin della pagina abbiano poi rimosso il post. Può darsi che si siano resi conto anche loro di quanto tutta questa storia fosse giustamente degenerata. La morale, come al solito, è che molte persone hanno solo bisogno di arrabbiarsi, non importa se per un motivo reale o meno. Gli basta arrabbiarsi, anche se poi gioiscono per gli assist di Gündogan.

Post su segnalazione di VICE Germania. Segui Leon su Twitter

Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: