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Quello di cui non c'è mai penuria, invece, è l'attenzione per le minacce dell'Isis rivolte a Roma. L'ideale è quando queste vengono lanciate da account sconosciuti su Twitter e sono accompagnate da immagini del Colosseo, pur essendo—lo afferma l'Ansa stessa in un lancio—"difficile stabilire se l'odierna 'sparata' mediatica sia collegabile a minacce precise e concrete." Nel dubbio, comunque, meglio pubblicare.Buonanno in Libia. Trema l'Isis. — Alessandro Milan (@alinomilan)March 8, 2015
In questo senso, la questione #We_are_coming_O_Rome è ancora più emblematica. L'esistenza di questo hashtag viene "scoperta" dall'analista di SITE (un'organizzazione for profit non esente da critiche) Rita Katz, che il 19 febbraio la comunica su Twitter. La circostanza piuttosto curiosa è che quell'hashtag non esisteva prima del tweet dell'analista americana, e che il corrispettivo in lingua originale aveva solo "all'incirca 18 tweet da una quindicina di utenti," a cui si aggiunge quello di un tifoso saudita della Juventus del 2012.I curdi in gabbia e la bandiera nera sul Colosseo: ecco le ultime mosse della propaganda Isis — La Stampa (@la_stampa)February 22, 2015
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