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Persino Fausto Bertinotti—che solo pochi mesi fa si era scoperto liberale e aveva detto che il comunismo aveva fallito—ha festeggiato la vittoria di Tsipras, che ha definito un nuovo capitolo della politica europea che "non si può rinchiudere nei canoni tradizionali."Nel frattempo, all'interno del Partito Democratico, in molti stanno tentando di dipingere Renzi come un precursore di Tsipras—che in passato lo aveva definito "una personalità scissa", mentre ora sembra aver ammorbidito i toni. A formulare in modo esplicito questo paragone ci ha pensato anche Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A suo avviso, "uno capace di incarnare la volontà di cambiamento come Tsipras," in Italia c'è e "si chiama Matteo Renzi," perché proprio come Renzi anche Tsipras "vuole 'cambiare verso' all'Europa."Debora Serracchiani, vicesegretaria del PD, ha detto che "Tsipras saprà sfruttare al meglio il risultato elettorale raggiunto, per il bene della Grecia e per consolidare in Europa il percorso per la crescita cui ha lavorato il governo Renzi in questi mesi." Mentre per Gianni Pittella, europarlamentare ed ex candidato alle primarie del PD, "se l'indirizzo è quello di cambiare le politiche economiche, Renzi lo sta facendo da ben prima di Tsipras"—da quando non era mainstream, insomma.La vittoria di — Nichi Vendola (@NichiVendola)26 Gennaio 2015
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Anche per la presidente di FdI Giorgia Meloni il risultato delle elezioni in Grecia rappresenta "il fallimento delle politiche della Troika e la voglia di libertà che arriva dai popoli europei," ma la Meloni ha perlomeno il buon gusto (o la dignità) di precisare che "Tsipras è distante da noi anni luce" per quanto Syriza e FdI lavorino per costruire "una risposta credibile" alla stessa domanda.Se fossi stato greco avrei votato per Syriza: l'euro e l'austerità stanno affamando i nostri popoli e prima o poi i popoli si ribellano!
— Gianluca Buonanno (@BuonannoG)25 Gennaio 2015
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Tutto questo anche se lo stesso Tsipras ha detto molto chiaramente che Syriza non ha nulla a che fare con le forze di estrema destra rappresentate da Marine Le Pen—e la storia di Syriza, che ha sempre combattuto contro tali ideologie, lo dimostra.In ogni caso, tutti questi tentativi di appropriarsi indebitamente del risultato elettorale di Syriza da parte di forze lontane anni luce—sia in senso geografico che politico—dalla Grecia e da quella situazione lasciano il tempo che trovano. Nei fatti, al di là alle dichiarazioni entusiaste e ai tentativi di cavalcare l'onda del momento, è chiaro a tutti che il successo di Tsipras non può essere rivendicato da tutte quelle forze politiche—dal PD alle destre più o meno moderate—che mentre in Italia ne festeggiano la vittoria, in Europa portano voti alle forze che vi si oppongono.Segui Mattia su Twitter: @mttslv