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Cultura

La storia della cam-girl senza vagina

Fare spogliarelli in chat può salvarti la vita.

Sono cresciuto con la dieta della generazione del WWW, quella a base di sesso online, torture sugli animali e canali arabi all-news, quindi Internet deve mettercela proprio tutta per potermi scioccare. Quando un mio amico mi ha parlato di queste foto su Efukt.com (decisamente Not Safe For Work), però, sono effettivamente rimasto sorpreso.

La ragazza nella foto si fa chiamare "DamageDolly" e lavora come spogliarellista online. Scorrendo la pagina verso il basso non solo si intravedeva un sacchetto da colostomia: la modella aveva spaventose cicatrici che partivano dall’ombelico e arrivavano a quelli che sembravano essere dei genitali mancanti, e una foto poco più in basso mostrava i segni di una recente mastectomia.

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Incuriosito da come fosse riuscita a trovare tanta fiducia in se stessa da spogliarsi di fronte al crudelissimo internet, ho deciso di rintracciarla e di scoprire qualcosa di più. Si chiama Sally e la sua storia è difficile da digerire, ma non manca di una certa coerenza. Anche se credo non sia il tipo di logica a cui si è costretti a pensare molto spesso.

VICE: Ciao Sally. Puoi dirmi di più sul tuo stato?
Sally: Soffro del morbo di Crohn da quando avevo 14 anni. Si tratta di un disturbo digestivo e può avere effetti ovunque, dal naso alla bocca fino alla vagina o all’ano. Solitamente è qualcosa che dà dei problemi ad andare in bagno e assorbire nutrienti.

Qual è stata la prima operazione a cui ti sei sottoposta?
La prima è stata nel 2006. Era una colostomia. L’hanno fatta con la speranza che fosse temporanea, ma sapevamo tutti che sarebbe stata permanente.

Quali sono stati gli effetti sulla tua vita sessuale?
La mia vita sessuale era già fortemente sconvolta. Ho avuto i primi sintomi quand’ero ancora un’adolescente, ma arrivata ai 18 è stato semplicemente orribile.

In che senso?
La mia vagina era tutta in fuori, come una massa di… non so nemmeno cosa. Una specie di elefantiasi, orribile. Si scoprì che era il morbo, combinato con un’infiammazione cronica. Hanno dovuto rimuovere tutto.

Quando è successo?
Nel 2007. L’ho dovuto fare in due fasi. Prima c’è stata la colostomia, poi la vulvectomia. Nel 2008 ho dovuto fare un totale di sei interventi chirurgici—due mentre ero incinta e altri quattro dopo.

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Hai un figlio?
Sì, compirà quattro anni a dicembre. Però non lo vedo da marzo, vive con suo padre, una persona maligna, cattiva e meschina. Ci facevamo entrambi di metanfetamine, ma io ho smesso non appena ho saputo di essere incinta. Sono stata a lungo in ospedale durante la gravidanza e spesso quando ero sotto l'effetto dei medicinali mi confidavo con le infermiere, e alla fine ci hanno segnalato per violenza domestica.

Da allora è stato difficile per te vedere tuo figlio?
Sì, all’inizio ho avuto io la custodia primaria ma, a causa di alcuni problemi di salute mentale seguiti da una ricaduta, ora è lui a tenere il bambino.

Hai ricominciato a prendere metanfetamine?
No, ho smesso nel 2008 e non ho mai più ripreso. Sono passata all’eroina, che non avevo mai assunto prima. Ho continuato da ottobre 2010 a marzo 2011, ma da allora ho smesso anche con quella.

Come hai affrontato mentalmente queste operazioni chirurgiche così intese e invasive?
Alcune volte non le ho affrontate, altre invece sì. Credo di essere una persona naturalmente ottimista e la spiritualità mi ha aiutato. Anche stare davanti alla webcam mi ha certamente aiutata.

La doppia mastectomia è legata al morbo di Crohn?
Nel febbraio del 2011 ho fatto il piercing ai capezzoli. Ho pensato che sarebbero stati carini. In quel periodo mi facevo di eroina e quindi, non c’è bisogno di dirlo, non mi prendevo esattamente cura del mio corpo. Mi pulivo e facevo la doccia regolarmente, ma ero ancora sotto con l'eroina, quindi non me ne importava più di tanto. Nel giugno dello stesso anno erano così gonfi che i medici pensavano avessi messo le protesi al seno. Ho dovuto fare un’operazione, ma le ferite non si cicatrizzavano. Soffrivo moltissimo, in maggio parlai con il mio medico e gli dissi: “Per favore, rimuovili e basta, non voglio più stare così.”

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Come ha inciso la perdita dei tuoi organi sessuali sulla tua identità?
Sicuramente ha inciso, ma c'ero già passata con la rimozione della vagina, quindi quando è arrivato il turno del seno è stata come una goccia nel mare, rispetto a tutto il resto.

Non mi sembri una persona che ha perso la sua femminilità.
Be', in effetti posso identificarmi con entrambi i sessi. Interiormente mi considero più un uomo, mentre esteriormente mi sento donna. Alcune volte mi sento più o meno entrambi, come se il mio corpo non fosse stato fatto per avere tette. Ha un bell’aspetto, sto bene.

Hai qualche rimpianto?
Non mi pento della decisione di aver rimosso il seno. Però rimpiango di aver preso l’eroina, sono stata un’idiota. Ma si impara solo vivendo, giusto? Ahah. Vaffanculo.

Come sei finita a fare la cam-girl?
Era il periodo in cui mi preparavo a lasciare il padre di mio figlio. Non sapevo neanche cosa fosse un meme, ho cominciato a frequentare le chat IRC e i ragazzi mi dicevano: “Tits or GTFO”, non sapevo neanche che cazzo volesse dire.
Così gli ho inviato una foto delle mie tette. Pensavo solo che le volessero vedere, invece no, mi stavano provocando. Ho cominciato a fare la troietta in chat, sai, postando foto. Alla fine ho scoperto che potevo essere pagata per farlo e a giugno del 2011 ho ufficialmente cominciato a utilizzare la webcam.

Che tipo di reazioni hai avuto dalla gente?
All'inizio non mi spogliavo completamente. Mostravo le mie tette, magari mi tiravo giù la camicetta per farle vedere, ma non mostravo mai lo stomaco. Ho sempre voluto, ma avevo paura di spaventare le persone e disgustarle. Un paio di persone mi hanno convinta a usare Skype e hanno visto il mio corpo—mi hanno fatto delle domande, ma niente di che. Poi, una sera, uno dei miei clienti abituali mi convinse a spogliarmi fino in fondo davanti alla telecamera. Ero preoccupata, ma lo feci e fu la cosa più liberatoria che avessi mai provato.

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Mi puoi raccontare di alcune reazioni che hai avuto e come ti hanno fatta sentire?
Credo che le reazioni peggiori siano state, “Sei un mostro disgustoso, levati dal cazzo.” Non so, c’era da aspettarselo, giusto? Non sono normale, alla gente non piace ciò che non risponde ai canoni tradizionali dell'intrattenimento per adulti. Sono preparata.

Ma ti senti completamente a tuo agio con te stessa?
Sì, mi piace ballare, mi piace l’idea che qualcuno mi stia guardando e mi piace eccitarli.

È difficile godere sessualmente, considerato il tuo stato?
Ho ancora i due buchi, solo che sono piccoli. Faccio pipì normalmente, e il resto va nel sacchetto. Posso ancora fare sesso più o meno normalmente, tranne qualche posizione. Però ho bisogno di un pene piccolo perché il buco non è molto grande. Dipende molto dalle emozioni, da cosa succede nel mio corpo e via così. Ci sono molte variabili. Ho fatto sesso anche con peni grandi dopo aver lasciato il padre di mio figlio, perché mi piaceva provare dolore.
Fare sesso come una ragazza normale è stata un’esperienza piacevole per me.

Come riesci a resistere?
Sai, posso condensare tutto in poche parole. Mia madre mi ha messo in testa una frase con cui descriveva i trip di acido,  “È solo una fase, passerà.” E io applico quelle parole a tutta la mia vita.

Diresti che da tutto ciò si può trarre qualcosa di positivo?
Potrei dilungarmi sui lati positivi, ma mi limiterò a dire che la cosa che preferisco è quando qualcuno online dice un sacco di stronzate e io rispondo: “Mi spiace davvero che la pensi così”. Una volta che ho spiegato la mia storia, talvolta rispondono dicendo “Ho pensato a quello che mi hai detto e mi dispiace molto”—sai, il rimorso dei troll!

Ho visto un tuo post in cui affermavi che fare la cam girl ti ha salvato la vita. Potresti spiegare cosa intendevi? Ti basta la webcam oppure prenderesti in considerazione anche offerte per lavorare nel porno?
Quando l’ho detto, pensavo che se non fosse stato per la webcam non avrei mai saputo che le persone credono ancora che io sia bella, tanto da pagarmi per vedermi. Ci sono amici con cui parlo e con cui mi scrivo unicamente attraverso la chat, e non li potrò mai ringraziare abbastanza. Sono stata così tante volte vicina al suicidio, e tutto questo mi ha dato un grosso aiuto. A volte mi sentivo davvero inutile, senza un posto nel mondo. Quindi devo molto a questa prospettiva. Quanto al porno, non ho avuto nessuna offerta, ma spero di riceverne.

Grazie Sally, buona fortuna per il futuro.