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Identità

Storia del capello lesbico

'The History of Lesbian Hair': classico della letteratura lesbica o ennesimo libro fuffa LGBT?
Jamie Clifton
London, GB
Foto dal libro The History of Lesbian Hair

Le recensioni online di The History of Lesbian Hair di Mary Dugger sono tutte negative. I cibernauti LGBT l'hanno stroncato perché apparentemente datato, indifferente e negativo. Ma quei tipi sono quasi sempre degli idioti ed è chiaro che non hanno capito che qualsiasi libro con un titolo del genere non può che essere geniale. Cosa che effettivamente The History of Lesbian Hair è. Purtroppo l'autrice risulta irrintracciabile—dalle mie ricerche in rete emerge che l'ultima cosa che ha scritto sia questo articolo del 1997. Dopo di che, niente. Ma questo libro dovrebbe senza dubbio garantirle una lunga permanenza tra i classici della letteratura lesbica. Il testo contiene immagini in stile clip-art che insegnano come modellare il proprio aspetto lesbo, seguite da una spassosa appendice di sette pagine in cui si descrivono i vari tipi di donne omosessuali—credo sia questo il "nonsense stereotipato" che ha irritato tutte quelle persone.

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Lasciate perdere queste storie, perché la Dugger snocciola una serie di verità sul mondo lesbo nella maniera più irriverente possibile, ed è proprio questo ciò che ti serve quando sei un adolescente e non sai bene come prenderla. Basta dare una veloce occhiata alle pagine per capire cosa intendo.

Qui, per esempio, la Dugger conduce il lettore attraverso una linea del tempo illustrata sulle pettinature. A quanto pare, Patsy Cline (cantante country americana degli anni Sessanta) si è conquistata il titolo di "regina indiscussa delle capigliature dell'universo lesbo"—soltanto una delle onorificenze che la sua permanente perfettamente curata le ha regalato. Difficilmente troverete un'altra analisi degli identificatori lesbo e del loro significato altrettanto concisa. Il taglio 'Ingrid', per esempio, comunica una totale mancanza di talento, mentre il 'Tennis Pro' conferisce immediatamente un'aria capace, e il 'KD Lang' cattura subito l'attenzione. Finalmente, le lesbiche di oggi sanno cosa è meglio evitare e cosa invece va assolutamente fatto.

Una dettagliata analisi delle sopracciglia e dei baffi di Frida Kahlo, infine, spiega come questi elementi siano simbolo dell'aspetto femminile—cose che nessuno noterebbe mai, a meno che non gli capiti di scriverci su un libro.

In questa pagina, la Dugger si dedica alle mutazioni delle sopracciglia della nota scrittrice omosessuale Rita Mae Brown, sottolineandone il progressivo ispessimento che culmina nel taglio alla Salman Rushdie. Mi chiedo se l'intenzione della scrittrice fosse quella di lanciare un monito a tutte le lesbiche, invitandole a curare la propria peluria sopraoculare per evitare di essere scambiate per lo scrittore a cui negli anni Ottanta il leader islamico iraniano Ayatollah Khomeini dedicò niente poco di meno che una fatwa di morte.

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Ma la parte che preferisco—e che ha scatenato l'ira dei critici online—è questa che avete qui sopra. Come abbiano fatto a non capire che si tratta di un pezzo volutamente stereotipico proprio non lo so, anche se credo sia stato il riferimento alle Birkenstock a trarli in inganno e a farli uscire pazzi. Un consiglio: mai parlare male delle Birkenstock o di KD Lang se vi rivolgete a un pubblico di lesbiche. Altro punto a favore della Dugger è il fatto che ci invita a contattarla in caso desideriamo uno stile più maschile o femminile, dalla carceriera al partner dominante passando per l'aggiusta-tutto. Inutile dire che sarei curioso di vedere la sezione su come costruire il proprio stile da uomo gay.

Nelle ultime pagine del libro torna la sezione dedicata alle sopracciglia, con consigli su come curarle in caso bramiate conquistarvi un posto a Hollywood. Sì, perché nonostante i milioni di trattati sulle varie tattiche per sbarcare il lunario, nessuno si era mai occupato delle sopracciglia. Le illustrazioni permettono di testare i vari modelli, con tanto di campioni taglia e incolla per verificare quale sia lo stile più adatto.

Grazie, History of Lesbian Hair, senza di te non avrei mai capito quanto le lesbiche siano ossessionate dalle loro sopracciglia.