FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

Tweet non necessari sulla morte di Paul Walker

Sui social media, il ciclo di diffusione e accettazione della notizia della scomparsa di un personaggio famoso segue uno schema prestabilito. Ormai è parte di ogni timeline, ma non è troppo tardi per dire addio alle battute da cazzoni.

Foto via Flickr - Tim Evanson

Come ormai avrete notato, sui social media la notizia della morte di un personaggio famoso segue uno schema prestabilito: dall'annuncio della notizia, spesso accompagnato da eventuali smentite e conseguenti conferme, si passa alla condivisione di spezzoni di film/video/citazioni/immagini commemorative, la cui persistenza nelle timeline può variare da ore a giorni fino a settimane. E poi, ovviamente, ci sono status e tweet personalizzati, che vanno dai semplici messaggi di addio alle battute—queste ultime, utili per lo più a dimostrare l'umorismo tagliente di chi le compone, e inevitabilmente destinate a fallire.

Pubblicità

Dopo la notizia dell'incidente mortale in cui è rimasto coinvolto Paul Walker, conosciuto ai più per il suo ruolo in Fast and Furious, il ciclo di accettazione e disturbo è cominciato un'altra volta. Ecco un campionario delle reazioni, tanto sincere quando imbarazzanti, che hanno scandito il fine settimana.

Hey Paul Walker, click it or ticket!

— Hayden Henderson (@hhenderson94) December 1, 2013

Bro i just died laughing! somebody tweeted "please let it be Paul Wall and not Paul Walker" lmao im weak

— Jerrell Jackson (@JerrellCJackson) December 1, 2013

Thats very gay of you, Tyrese.

— Bobson Brown (@ChinasaNkwoji) December 1, 2013

Paul walker has gained over 800,000 followers on twitter since his death. What's the point now…

— (@heptxo) December 1, 2013

Paul walker hit that flicking tree so hard nigger split his noise

— D's Property™ (@mony_young) December 1, 2013

Such sad news about Paul Walker man!!! Love and prayers going out to his loved ones :(

— Tessanne Chin (@Tessanne) December 1, 2013

Paul Walker's daughter is a Belieber and he supported Justin. #RIPPaulWalker pic.twitter.com/PyZofSM5cu

— apassionata♡ (@wintersrauhl) December 1, 2013

Just heard the news #paulwalker so very sad and shocking. May he RIP and fly fast with the angels tonight. We will all miss him deeply. Xo

— Patti Stanger (@pattistanger) December 1, 2013

Was family guy trying to warn us about paul walker's accident after Brian Griffin died?

— Tony Garcia (@TooShort108) December 1, 2013

Pubblicità

I understand people should care about the driver that died also, but he was the DRIVER of the car that LOST CONTROL and killed PAUL WALKER

— Mike Wyatt (@HashtagMikeDubz) December 1, 2013

Quest’ultimo è quello che mi ha colpito di più, perché si oppone a una corrente emersa quasi subito, quella volta a ricordare il conducente della vettura su cui Paul è morto, Roger Rodas, e rappresentata da tweet come quello che segue.

RiP Roger Rodas. Aka the guy driving the car with Paul Walker in the passenger seat. The guy who isn't recognized because he wasn't famous.

— Unsober Girl (@unsobergirl) December 1, 2013

È una forzatura dire che a nessuno importi del conducente, ma messaggi come questi non sono nulla in confronto agli insulti.

Paul Walker may have been an average actor, but he was one of the most charitable guys in real life and should not be forgotten.

— UWMadisonConfessions (@UWConfessions) December 1, 2013

Non mancano le mosse pseudo-pubblicitarie,

RIP to #Virgo Paul Walker! He was born on September 12. At his best, he was encouraging, fearless, optimistic.

— The12Signs (@The12Signs) December 1, 2013

o i messaggi in stile "certe persone sono troppo belle per questo mondo e dovrebbero vedersi risparmiata l'inevitabilità della morte."

Paul walker was too hot to die

— Parin ❁ॐ❁ (@parin_r) December 1, 2013

Riassumendo, internet permette ai suoi utenti di celebrare una sorta di funerale di massa dedicato a quanti abbiamo accolto nella nostra vita attraverso la cultura popolare. È uno strumento di cui si può fare un uso più o meno dignitoso. Peccato che, sempre più spesso, ogni funerale della vita vera finisca per trasformarsi in una copia di quello che succede online.

Segui Dave su Twitter: @dave_schilling